venerdì
12 Settembre 2025

Caduto con il monopattino, 25enne in coma. La polizia locale: «Non poteva circolare in quella strada»

Restano gravi le condizioni del giovane caduto ieri sera, 3 luglio, mentre guidava un monopattino elettrico in via Ravegnana a Ravenna. Il 25enne marocchino è in coma in prognosi riservata all’ospedale Bufalini di Cesena. Nella caduta, avvenuta all’altezza del civico 421 mentre viaggiava in direzione Forlì, ha sbattuto la testa sull’asfalto riportando un trauma cranico: quando sono arrivati i soccorsi aveva già perso conoscenza.

Una nota inviata alla stampa dalla polizia locale, che ha svolto i rilievi dell’incidente, specifica che «il giovane sembra avesse con sé il caschetto per il monopattino, ma il tratto di via Ravegnana dell’incidente, fuori centro abitato, risulta interdetto ai monopattini». La nota dei vigili urbani non fa riferimenti alla buca nell’asfalto proprio nei pressi della caduta e evidenziata dai segni del gesso durante i rilievi.

Zona logistica semplificata: prima riunione del comitato di indirizzo sei mesi dopo l’istituzione

La zona logistica semplificata (Zls) dell’Emilia-Romagna, istituita con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 10 ottobre 2024, muove i primi passi. Ieri pomeriggio, 3 luglio, a Bologna si è tenuta la prima riunione del comitato di indirizzo (istituto sei mesi fa) che ha dato il via operativo a un progetto strategico destinato a rafforzare e potenziare l’intero sistema produttivo regionale. Il comitato svolge un ruolo centrale di coordinamento delle politiche, delle semplificazioni e degli investimenti.

La Zls interessa 28 amministrazioni distribuite su 9 province, per una superficie complessiva di oltre 4.560 ettari. Un’area vasta e strategica che comprende 25 aree produttive, 11 nodi intermodali e l’intero porto di Ravenna. È qui che si concentreranno azioni mirate a rendere più agevoli e rapidi gli investimenti, grazie a una governance multilivello a regia regionale, incentivi fiscali dedicati e strumenti digitali per semplificare le procedure amministrative. Attrarre investimenti, semplificare le regole, valorizzare il porto di Ravenna come porta di accesso alla Regione sono i punti cardine del progetto.

La Zls prevede un pacchetto articolato di misure per attrarre investimenti e accompagnare la crescita delle imprese. Accanto al credito d’imposta statale per l’acquisto di beni strumentali nelle aree che rientrano negli aiuti di Stato, è prevista l’istituzione di una Zona Franca Doganale Interclusa al porto di Ravenna o in altre aree della Zls, che offrirà significativi vantaggi fiscali per le operazioni di import-export verso i Paesi extra-UE. Sul fronte regionale, invece, saranno attivate ulteriori misure di semplificazione amministrativa, come la piattaforma digitale “Accesso Unitario” per la gestione delle autorizzazioni uniche, oltre a premialità specifiche nei bandi finanziati con fondi FESR 2021-2027 e a riduzioni degli oneri legati alle pratiche ambientali. I Comuni potranno inoltre prevedere sconti fino al 30% sul contributo di costruzione e agevolazioni sulla Tari.

Il primo incontro del comitato è stato presieduto dal presidente della Regione, Michele de Pascale, cui spetta anche la presidenza del comitato stesso, insieme all’assessora alle Infrastrutture e Trasporti, Irene Priolo, al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico centro-settentrionale, Francesco Benevolo, e ai rappresentanti dei Ministeri competenti, della Camera di Commercio, della Città metropolitana, delle Province e dei Comuni coinvolti.

Entro il 31 agosto le domande per il rimborso degli abbonamenti a bus e treni

I residenti nel comune di Ravenna che hanno acquistato o acquisteranno un abbonamento annuale al trasporto pubblico locale e regionale su ferro e su gomma tra l’1 febbraio e il 31 luglio 2025, sostenendo un costo superiore ai 50 euro, potranno chiederne il rimborso grazie al cosiddetto fondo idrocarburi. Si tratta di una agevolazione riservata ai residenti nei comuni interessati da attività di estrazione di idrocarburi.

Il rimborso, che avverrà a partire da novembre 2025, è pari al 70 percento del costo effettivamente sostenuto dall’utente per l’acquisto dell’abbonamento, ma aumenta al 100 percento per gli abbonamenti Under 26.

La richiesta di rimborso dovrà essere presentata entro il 31 agosto 2025 all’azienda di trasporto che ha emesso l’abbonamento:

Start Romagna per il trasporto pubblico locale (Tpl);

Trenitalia (Tper) per gli abbonamenti al trasporto su ferro.

Gli utenti sprovvisti di collegamento a internet possono rivolgersi agli uffici del Punto digitale facile per ricevere assistenza gratuita, previo appuntamento, telefonando allo 0544.482482 lunedì dalle 9 alle 12; martedì mercoledì giovedì e sabato dalle 8 alle 13.

Scavi per la condotta del nuovo potabilizzatore, un tratto di via Canalvecchio chiuso per tre settimane

Procedono i lavori per la realizzazione della rete idrica dell’impianto di potabilizzazione di Hera e Conami in costruzione a Bubano, frazione di Mordano nell’Imolese, che riguarda 13 comuni del Ravennate e dell’Imolese, per un investimento complessivo di circa 50 milioni di euro. È in corso l’esecuzione delle condotte che porteranno l’acqua nel comune di Castel Bolognese. È stato già realizzato un tratto su via Lunga, sono in corso lavori in proprietà private, si stanno avviando gli attraversamenti no-dig (no scavo) e da lunedì 7 luglio inizierà lo scavo e la posa della condotta in via Canalvecchio.

È stata disposta, tramite ordinanza, l’interruzione temporanea della circolazione su via Canalvecchio per un tratto di 250 metri, a partire dall’incrocio con via Lunga e verso via Sant’Ilario. La disposizione sarà in vigore da lunedì 7 fino a venerdì 25 luglio. Saranno indicate le deviazioni del traffico in particolare su via Borello attraverso le vie Paoline Lesina e Sant’Ilario e via Prati provvedendo all’installazione ed al mantenimento della necessaria segnaletica di cantiere e di deviazione.

«Insieme ad Hera e Conami – commenta il sindaco di Castel Bolognese, Luca Della Godenza – stiamo puntando a un obiettivo ambizioso: avere acqua di qualità, con una durezza ottimale, con un sistema idrico potenziato e più resiliente in grado di rispondere anche ai cambiamenti climatici. Tutto ciò sarà possibile con l’impianto di Bubano e le nuove condotte che si stanno realizzando. Siamo consapevoli che ci saranno piccoli e inevitabili disagi, ma questi saranno ampiamente ripagati da una disponibilità di acqua potabile senza interruzioni e buona qualità».

«Un’ala dell’ospedale di Ravenna senza aria condizionata, controsoffitti marci, pazienti svenuti»

Secondo una segnalazione documentata, dal 9 giugno scorso – giorno in cui è crollato il controsoffitto in vari uffici a causa dell’umidità generata dalla condensa degli impianti – l’aria condizionata non funziona più in tutta un’ala dell’ospedale di Ravenna che ospita dietiste, ambulatori preoperatori (anche cardiologici) e parte della chirurgia.

Da allora, il personale è stato costretto a lavorare con temperature insostenibili. Alcuni ventilatori sono stati forniti dall’Azienda, ma molti altri sono stati acquistati o portati da casa da medici e infermieri per garantire un minimo di refrigerio a pazienti e operatori.

Lo riferisce in una nota inviata alla stampa il responsabile provinciale della Democrazia Cristiana, Giovanni Morgese, invitando il sindaco Alessandro Barattoni a intervenire, in qualità di massima autorità sanitaria locale.

«Nella sola ultima settimana – secondo Morgese – si sono verificati almeno quattro episodi di malori, con pazienti svenuti durante visite o accertamenti, poi trasferiti al Pronto Soccorso. Si tratta di soggetti fragili, in fase preoperatoria, messi ulteriormente a rischio da un ambiente non conforme agli standard minimi di sicurezza e benessere».

La situazione strutturale resterebbe preoccupante: «i pannelli del controsoffitto risultano ancora marci, danneggiati o mancanti, con evidenti presenze di muffa e umidità, che hanno già provocato disturbi respiratori e allergie in diversi lavoratori», conclude Morgese, che si impegna a portare il caso anche in Regione e in Parlamento.

Ubriaco in strada aggredisce i carabinieri: arrestato 39enne appena uscito dal carcere

La libertà riacquisita da pochi giorni, dopo aver scontato una condanna in carcere, è durata poco. Un 39enne di Faenza, in stato di ubriachezza, ha cominciato a disturbare i passanti in corso Saffi e ha concluso la serata in manette: è stato arrestato dai carabinieri per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. È accaduto nella notte tra il 2 e il 3 luglio.

I carabinieri del radiomobile della compagnia di Faenza sono intervenuti nel centralissimo corso Saffi su richiesta di un cittadino. Alla vista delle divise, il 39enne ha tentato di sottrarsi al controllo dandosi alla fuga, ma una volta raggiunto si è scagliato contro i militari ingaggiando una colluttazione (uno dei carabinieri ha dovuto ricorrere a cure mediche per le contusioni riportate). In ausilio è intervenuta anche una volante del locale commissariato di polizia.

L’uomo è stato arrestato e dovrà rispondere dei reati di resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato: durante le concitate fasi dell’arresto, il 39enne ha anche danneggiato la gazzella con un calcio.

L’arresto è stato convalidato dal tribunale di Ravenna dove l’interessato è comparso nella stessa giornata per l’udienza direttissima. Nei suoi confronti è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di permanenza notturna in casa.

Cade in monopattino (forse a causa di una buca), un 25enne grave al Bufalini

È finito probabilmente in una grossa buca (evidenziata sull’asfalto dalla polizia locale durante i rilievi), perdendo il controllo del monopattino e cadendo rovinosamente a terra. La vittima dell’incidente è un ragazzo di 25 anni, finito in gravi condizioni al Bufalini di Cesena.

L’incidente è avvenuto nella serata di ieri (giovedì 3 luglio), attorno alle 22, nel tratto della Ravegnana che va dal Ponte Assi verso la rotonda sull’Adriatica, alle porte di Ravenna. Non risultano altri mezzi coinvolti. I primi a prestare soccorso al ragazzo, fin da subito rimasto incosciente, sono stati alcuni automobilisti di passaggio. Sul posto poi sono giunte un’ambulanza e un’auto medicalizzata del 118.

Da valutare anche se il ragazzo potesse percorrere quel tratto di strada: i monopattini infatti non possono per legge percorrere i tratti con limite di velocità oltre i 50 km/h.

Esce schiuma dal Fosso Vecchio, Coldiretti chiede la bonifica

Cumuli di schiuma esondano dal canale Fosso Vecchio, struttura idraulica che contribuisce a drenare le acque superficiali nel Destra Reno nonché una delle principali fonti di approvvigionamento per l’irrigazione delle coltivazioni, dal Faentino passando per la Bassa Romagna sino ad Alfonsine.

Allertata dagli agricoltori associati, Coldiretti Ravenna ha immediatamente avvisato il sindaco del Comune di Bagnacavallo, zona interessata dal fenomeno, che ha provveduto a segnalare la situazione ad Arpae.

«Bene che le nostre sollecitazioni abbiano contribuito ad accelerare l’apertura dei cantieri per la messa in sicurezza dei territori attraversati dal Fosso Vecchio – afferma Coldiretti Ravenna – i rilievi odierni, tuttavia, rendono evidente come sussista ancora un forte problema ambientale e come non sia più rinviabile la bonifica definitiva del canale».

Episodi similari, con acqua rossa e schiuma in superficie, erano già stati denunciati da Coldiretti negli anni pre-alluvioni con l’organizzazione agricola che aveva sottolineato, in totale solitudine e a più riprese, la propria preoccupazione per l’ambiente e per la salubrità delle acque irrigue chiedendo azioni concrete di bonifica e risanamento del canale.

«Il problema – denuncia il direttore di Coldiretti Ravenna, Assuero Zampini – non è solo connesso alla qualità ambientale e al rispetto del territorio, ma anche alla tutela della costa e del nostro mare. Va ricordato, infatti, che il Fosso Vecchio scarica nel Destra Reno e da qui nell’Adriatico all’altezza di Casal Borsetti».

Da un lato, dunque – sottolinea l’associazione – «ci sono gli agricoltori che si fanno carico dei costi per la manutenzione della rete irrigua e pagano di tasca propria quota parte del prezzo di dell’acqua del Fosso Vecchio, e dall’altro c’è un evidente problema ambientale che dovrebbe interessare da vicino gli enti pubblici visto che, volente o nolente, quell’acqua prima o poi finisce in mare. Bene, quindi, l’approvazione del progetto infrastrutturale cui sta lavorando alacremente il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, ma, come si vede bene dalle segnalazioni anche fotografiche dei soci agricoltori, il problema ambientale, e a cascata anche economico perché si abbatte pesantemente su di un’agricoltura specializzata e di qualità, permane».

«In un momento vitale per l’agricoltura, con gli imprenditori che viste le condizioni meteo e il caldo estremo perdurante necessitano di acqua per salvare i raccolti – conclude Coldiretti Ravenna – queste limitazioni rischiano oggettivamente di causare importanti perdite di produzione. Servono, dunque, azioni di bonifica urgenti e definitive».

Al via i saldi in Emilia-Romagna: «Spesa media 130 euro, soprattutto per abbigliamento e calzature»

Sarà di 130 euro a testa la spesa per abbigliamento, accessori e scarpe che i clienti sosterranno nei negozi emiliano-romagnoli in occasione della stagione dei saldi estivi che si aprirà sabato 5 luglio.

A stimarlo è la Confesercenti regionale secondo cui le vendite a prezzi scontati rappresentano, per le imprese del commercio, un «appuntamento che può dare ossigeno e liquidità importante dopo alcuni mesi di vendite sottotono e poco brillanti».  A giudizio di Dario Domenichini, presidente di Confesercenti Emilia-Romagna, «quest’anno, purtroppo, le vendite nei negozi hanno anche dovuto subire una concorrenza sfrenata da parte di vendite promozionali, pre-saldi, sconti web e offerte via social anche nelle settimane immediatamente precedenti all’apertura della stagione dei saldi e spesso ignorando le normative vigenti. È tutto un mondo – ha concluso – che ha bisogno di regole nuove e renda la competizione fra le diverse tipologie distributive più equilibrata».

Secondo le previsione dell’associazione, come accennato, gli emiliano-romagnoli spenderanno mediamente 130 euro a testa soprattutto per capi d’abbigliamento e calzature. (fonte Ansa.it)

Senso unico sul lungomare a Marina: in due weekend 2.215 multe

Nei primi due weekend d’estate in cui è stata in funzione la telecamera a controllare il lungomare di Marina di Ravenna sono stati sanzionati 2.215 veicoli per violazione del senso unico (ogni sanzione è da 83 euro). Si è passati dai 1.510 del primo fine settimana (905 sabato 21 giugno e 555 domenica 22 giugno) ai 705 rilevati in quello appena trascorso (444 il 28 giugno e 261 il 29 giugno). I dati sono resi noti dal vicesindaco Eugenio Fusignani, titolare della delega alla Polizia locale, alla vigili del primo weekend di luglio in cui nuovamente sarà operativa la viabilità diversa e il controllo tramite telecamera.

In viale delle Nazioni a Marina di Ravenna, nel tratto tra la rotonda della Colonia a via Ciro Menotti la corsia di marcia verso il centro abitato è riservata al transito di autobus del servizio di trasporto pubblico locale, taxi, ncc (noleggio auto con conducente), mezzi di soccorso, ciclomotori, motocicli e dei veicoli a servizio delle persone disabili. La corsia di marcia nel verso opposto è invece consentita a tutti i veicoli.

I veicoli che non potranno circolare nella corsia riservata, per raggiungere il centro di Marina di Ravenna e il lungomare potranno percorrere via Trieste dalla rotonda dei Pinaroli alla rotonda dei Lagunari, via Ciro Menotti dalla rotonda dei Lagunari a viale delle Nazioni e viale delle Nazioni.

In corrispondenza della telecamera è stato posizionato un pannello a messaggio variabile che riporta la scritta verde “corsia aperta”, quando la corsia è accessibile a tutti e la scritta rossa “corsia chiusa”, quando il transito è riservato solo ai veicoli autorizzati.

Nei giorni in cui sarà attiva la corsia riservata, in corrispondenza dell’intersezione tra gli stradelli del Parco Marittimo (stradelli di ingresso e uscita dagli stabilimenti balneari) e viale delle Nazioni/Pace verrà istituita la direzione obbligatoria a sinistra (eccetto autorizzati); in corrispondenza dell’intersezione tra le strade a fondo chiuso poste sul lato opposto e viale delle Nazioni/Pace verrà istituita la direzione obbligatoria a destra (eccetto autorizzati).

Infine si ricorda che per quanto riguarda l’accesso dei disabili alla corsia preferenziale vengono adottate le stesse procedure già in vigore per la zona a traffico limitato della città di Ravenna; pertanto chi è già in possesso di un contrassegno a servizio di persone diversamente abili e ha già comunicato le targhe (massimo 2) non avrà alcuna ulteriore incombenza. Chi è invece titolare di un contrassegno per disabili, ma non ha ancora comunicato le targhe all’ufficio competente della Polizia locale di Ravenna, dovrà farlo scrivendo una mail a sirio@comune.ravenna.it, fino a cinque giorni dopo il transito.

«Gravissimo colpire la cultura e il territorio: continua il disegno punitivo del Governo»

Il Partito Democratico di Ravenna denuncia «l’atteggiamento irresponsabile» del Governo che «continua a penalizzare le comunità locali, la cultura, il lavoro e lo sviluppo». Il riferimento è al declassamento di diverse realtà romagnole da parte della commissione del ministero della Cultura che deve poi finanziare le varie realtà (qui un nostro approfondimento sul tema).

«Colpire i fondi destinati alla cultura, ai teatri e alle realtà artistiche locali – afferma Lorenzo Margotti segretario comunale Pd – è un errore gravissimo, come denunciato anche a livello locale dall’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia e da Alberto Cassani, già componente della Commissione consultiva Teatro. È sempre più chiaro che il Governo porta avanti un disegno punitivo che colpisce sistematicamente gli enti locali e le esperienze culturali diffuse sui territori, in particolare in Emilia-Romagna. Con la logica di predicare autonomia e praticare abbandono è stata praticata una lunga serie di tagli ai trasferimenti agli enti locali che hanno fortemente limitato la capacità delle amministrazioni di rispondere ai bisogni dei cittadini e di sostenere settori fondamentali come cultura, welfare e servizi pubblici. Dopo l’immobilismo per la gestione dell’alluvione e il mancato sblocco dei fondi destinati al porto di Ravenna, il Governo ha sistematicamente ridotto le risorse dovute ai territori colpiti, ignorando le esigenze reali delle comunità locali e delle economie locali. Serve una risposta forte, unitaria e determinata – conclude Margotti – da parte di tutte le forze civiche, sociali ed economiche della nostra provincia».

Il nuovo questore si presenta: «Focus sul litorale con un lavoro di squadra, anche con le polizie locali»

Si è ufficialmente insediato Gianpaolo Patruno come nuovo questore di Ravenna, succedendo a Lucio Pennella, passato a Modena dopo due anni nella città dei mosaici. Il 55enne Patruno è al secondo incarico da questore dopo un anno a Macerata.

Nell’incontro di presentazione con la stampa locale, il 2 luglio, il nuovo dirigente di viale Berlinguer ha posto l’accento su una delle priorità per il territorio: la gestione della sicurezza lungo il litorale durante la stagione estiva. In particolare, ha evidenziato l’esigenza di un’attenzione speciale per Milano Marittima: «Parlando con i colleghi, è chiaro che il focus sarà proprio sul tratto costiero».

Patruno ha sottolineato il valore del lavoro di squadra e l’importanza della collaborazione tra tutte le forze dell’ordine, con una menzione speciale alle polizie locali, «vere conoscitrici del territorio». Ha promesso impegno nella creazione di una squadra coesa, capace di dare risposte concrete e tempestive ai cittadini, non solo in città ma anche nei lidi e nelle zone rurali.

A proposito del nuovo incarico, il poliziotto ha ringraziato per la fiducia accordata dal Ministero dell’Interno e dal capo della polizia: «È un onore e una sfida stimolante, Ravenna è una città complessa, più di Macerata, e a me piacciono le sfide».

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