domenica
24 Agosto 2025

Tappa americana per il Teatro delle Albe, nel segno di Dante

Marco Martinelli ed Ermanna Montanari a Philadelphia e New York con incontri, laboratori e spettacoli

Ermanna Montanari
Ermanna Montanari in scena, foto di Enrico Fedrigoli

A gennaio il Teatro delle Albe toccherà due città americane, nell’ambito dell’iniziativa che si prefigge di portare l’opera di Dante Alighieri nel mondo. Dopo Buenos Aires, meta che ha inaugurato il progetto nell’autunno 2022, i direttori artistici Marco Martinelli ed Ermanna Montanari saranno protagonisti anche a Philadelphia e a New York.

Prosegue il progetto Dante nei cinque continenti con cui Martinelli e Montanari si prefiggono di portare il Poeta e la sua opera nel mondo «creando una comunità temporanea – affermano i direttori artistici – che possa condividere un’esperienza precisa, compiere un viaggio insieme, formando una polis che forse proprio nel teatro può ritrovare, oggi, una vocazione pubblica».

A Philadelphia Martinelli e Montanari saranno ospiti dell’Università della Pennsylvania, dipartimento di Italianistica, per una serie di lezioni e seminari su Dante e la poetica della compagnia, oltre che per un incontro pubblico presso Annenberg center. A Philadelphia verrà inoltre portato, sempre nel programma dell’Annenberg “Penn live arts”, il loro Fedeli d’Amore, polittico in sette quadri per Dante Alighieri, musica di Luigi Ceccarelli con Montanari (voce), per la quarta volta premio Ubu miglior attrice proprio per questo lavoro, Simone Marzocchi (tromba), testo di Martinelli.

Successivamente si sposteranno a New York dove, oltre allo spettacolo Fedeli d’Amore, porteranno incontri, proiezioni e un laboratorio a tema dantesco a La Mama Theatre, uno dei palchi più importanti per la sperimentazione e l’avanguardia nel teatro contemporaneo internazionale.

Rapina con lo spray urticante alla tabaccheria – FOTO

Prima le ha spruzzato in faccia uno spray urticante, poi le ha sottratto la borsa con l’incasso della giornata, di alcune migliaia di euro, prima di fuggire a piedi.

La rapina è avvenuta nella serata di ieri, 16 gennaio, alla tabaccheria di via Faentina 71, a Ravenna, quando la titolare stava abbassando la saracinesca verso le 19.30, ora di chiusura.

La donna è stata sorpresa alle spalle da un uomo e rapinata.

Le forze dell’ordine stanno tentando di dare un volto al malvivente, al momento senza risultati.

La notizia è riportata con ulteriori dettagli sui quotidiani in edicola oggi, 17 gennaio.

A Ravenna si svela la Maria Montessori pioniera del femminismo

L’incontro promosso dal comitato locale del Centro Italiano Femminile, nel pomeriggio del 18 gennaio al Seminario Arcivescovile

Maria Montessori
Maria Montessori (1870-1952), educatrice, filosofa e scienziata italiana famosa nel mondo

Mercoledì 18 gennaio, alle 15.30, nella sala “Don G. Minzoni” del Seminario Arcivescovile (piazza Duomo 4) di Ravennasi svolgerà il convegno dal titolo “Il cuore femminista di Maria Montessori”.
L’evento è promosso dal Comitato Comunale del Centro Italiano Femminile di Ravenna e condotto dalla professoressa Valeria Paola Babini, docente di Storia della Scienza nell’Ateneo di Bologna e autrice della monografia Una donna nuova. Il femminismo scientifico di Maria Montessori.
Porterà i saluti del Comune Livia Molducci, assessora alle politiche per la famiglia,all infanzia e alla natalità. Interverranno Barbara Visani, pedagogista del Servizio Nidi e Scuole dell’Infanzia nel Comune di Ravenna e Giovanna Piaia, presidente dell’Associazione “Dalla parte dei minori“.

Aria di rivoluzione, tre serate sugli anni ’60 con Maximiliano Cimatti

Da giovedì 19 gennaio, all’Osteria del Pancotto di Gambellara. Fra racconti, musica e buon cibo

Woodstock Hendrix 1969

Giovedì 19 gennaio prende il via un ciclo di tre incontri-spettacolo all’Osteria del Pancotto di Gambellara dal titolo “Gli anni che stravolsero il mondo”, con lo scrittore e narratore Maximiliano Cimatti.

Tre narrazioni, diciotto storie, decine di protagonisti e tre anni memorabili: il 1967, il 1968 e il 1969. Sullo sfondo il decennio che ha cambiato il mondo: gli anni ’60, con le sue contestazioni, i fermenti culturali, i cambiamenti sociali e le illusioni infrante di un popolo nuovo, giovane, arrabbiato e sognatore.

Sono gli anni della guerra in Vietnam, della Primavera di Praga, del Maggio Francese e delle Olimpiadi di Città del Messico bagnate nel sangue di centinaia di studenti. I tre anni di fine decennio segnano l’apice del grande sogno di una generazione e la sua stessa fine. Rimangono indelebili le lotte per i diritti civili e per la libertà d’espressione, le conquiste nel campo della libertà sessuale e del diritto allo studio. E rimangono impressi alcuni eventi di quell’epoca: dall’uccisione di Martin Luther King e Robert Kennedy ai primi passi sulla luna di Neil Armstrong, dal sacrificio di Jan Palach al progetto utopistico dell’Isola delle Rose, dai moti di Valle Giulia al più famoso raduno musicale di tutti i tempi: Woodstock.
Di questo e altro racconterà Cimatti nelle sue storie, tra aneddoti, invenzioni narrative e canzoni dell’epoca cantante dal musicista argentino Martin Navello.

Cena con menù degustazione a cura dello chef Pierpaolo Spadoni con inizio alle 20, spettacolo alle 21.15.
Info e prenotazioni: 392 0185087

Al museo di Alfonsine una rassegna di foto su Auschwitz per il Giorno della memoria

Dal 19 gennaio al 2 febbraio un’esposizione di immagini di due fotografi tedeschi intenzionati a raccontare il lascito del luogo all’umanità

AuschwitzInaugura giovedì 19 gennaio alle 20 al Museo della battaglia del Senio di Alfonsine la mostra «Il Presente di Auschwitz. Fotografie di Henning Langenheim e Peter Liedtke», allestita in occasione del Giorno della memoria.

Si tratta di una mostra tematica a cura del Fritz Bauer Institut di Francoforte (la versione italiana è curata da Proforma memoria) che propone una riflessione sul tema del rapporto tra memoria, immagine e comunicazione, sull’esperienza concentrazionaria in Auschwitz-Birkenau e la percezione che di essa abbiamo oggi. Un luogo che risulta significativo non solo per la terribile esperienza che porta, ma anche per i rimandi che nel pubblico suscita ancora oggi con quel che resta del lager.

Del campo di sterminio i due fotografi colgono non tanto i trascorsi in tempo di guerra, bensì la sua attualità: una successione di immagini che mostra ciò che è il campo oggi per chi lo visita, con differenti chiavi di lettura. Scattate tra il 1987 e il 1992, le fotografie esposte raccontano di un luogo fatiscente, che porta con sé diverse forme di orrore e inquietudine, una delle quali è la paura della perdita dei segni visibili e tangibili della memoria, di non potere più affidare ai soli luoghi l’orrore di questo passato.

Confrontandosi con le difficoltà del ricordare, queste immagini si caricano del compito di non ridurre la Shoah alla mera esistenza del luogo di memoria.

L’esposizione, a ingresso libero, rimarrà allestita fino al 2 febbraio e sarà visitabile il lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 8.30 alle 13, il mercoledì dalle 8.30 alle 13 e dalle 14 alle 17; domenica su richiesta; accesso consentito fino ad un’ora prima della chiusura.

L’iniziativa si inserisce in una più ampia serie di appuntamenti dedicati al Giorno della memoria: il calendario completo è disponibile sul sito  www.comune.alfonsine.ra.it.

Per ulteriori informazioni, chiamare lo 0544 866618, oppure 0544 866648.

Il faentino Giraldi ha chiuso la Dakar in 74 ore, i complimenti del vicesindaco

GiraldiGrande soddisfazione per il motociclista e imprenditore faentino Iader Giraldi che ha partecipato all’edizione 2023 della Dakar. La durissima corsa, quest’anno in Arabia Saudita, dal Mar Rosso al Golfo Persico, si è conclusa domenica dopo 15 giorni di prove.

Giraldi – che partecipava con una KTM 450cc Replica –  l’ha conclusa in 74 ore, 42 minuti e 28 secondi, classificandosi 55° nella sua categoria, la Rally 2, accumulando 33 minuti di penalità e con un distacco di circa 28 ore dal vincitore della Rally 2, Romain Dumontier.

«Non possiamo che fare i complimenti a Iader – sottolinea il vicesindaco di Faenza, Andrea Fabbri – per l’impresa sportiva che ha portato a termine affrontando il durissimo percorso della Dakar di quest’anno. In soli due anni Iader ha trasformato una passione in un successo che per Faenza ha dello storico. La sua impresa è un altro tassello al già variegato puzzle della storia del motorsport faentino. Ora lo aspettiamo per poterlo festeggiare e per nuove avventure e progetti».

Capodanno cinese a Lugo: oggetti tradizionali in mostra e laboratorio di lanterne

Le iniziative coinvolgono la biblioteca e l’associazione Gemellaggi: dal 2010 una relazione di amicizia lega la città di Baracca (342 residenti cinesi) con la città-prefettura di Tai’an che conta 5,6 milioni di abitanti

09laboratorio Di Calligrafia Cinese 09A Lugo si festeggia il Capodanno cinese che cade domenica 22 gennaio e dà inizio all’anno del Coniglio. In Cina le celebrazioni continuano fino al 5 febbraio (data della Festa delle Lanterne). A Lugo sono in programma una serie di appuntamenti che coinvolgono la biblioteca Trisi e l’associazione Gemellaggi con la collaborazione della mediatrice culturale Hui Jiang.

A Lugo la comunità cinese conta 342 residenti al 31 dicembre scorso (secondo i dati statistici della Provincia) e in città esiste una consolidata tradizione vista anche la relazione d’amicizia che dal 2010 lega la città cinese di Tai’an con Lugo. Tai’an si trova nella parte centrale della provincia di Shandong e prende il nome dal monte Tai, che significa “pace nazionale e sicurezza popolare”. Ha giurisdizione su 6 contee, le loro città e distretti e 4 aree funzionali, con una superficie totale di 7.762 chilometri quadrati e una popolazione di 5,6 milioni.

Quest’anno la biblioteca, dopo aver accolto una donazione di libri per adulti e bambini provenienti da Ta’ian, ha deciso di approfondire la conoscenza delle tradizioni e della cultura cinese con una mostra dei materiali che nel tempo sono stati donati alla città di Lugo. Si tratta di oggetti tradizionali d’uso comune nella cultura cinese, decorazioni in legno intagliato, rotoli illustrati, abiti, e le tradizionali Jianzhi (o paper-cut): decorazioni realizzate su carta finissima nella quale viene ritagliato un motivo ornamentale, diventate patrimonio intangibile dell’Umanità Unesco.

Red Paper Lanterns, Shanghai, 2012La mostra sarà inaugurata lunedì 23 gennaio alle 17 e sarà accompagnata da letture ad alta voce e da un laboratorio di decorazioni di buon augurio in onore del Coniglio, il segno zodiacale cinese che caratterizza l’anno che inizia.

Sempre nella sera del 23 gennaio, l’Associazione Gemellaggi e l’Università per adulti di Lugo organizzano il cenone tradizionale di Capodanno al ristorante Sushi Tequila a Sant’Agata sul Santerno.

Il secondo appuntamento in biblioteca è giovedì 2 febbraio alle 17. Anche in questo caso, alle letture per bambini in italiano e cinese seguirà un laboratorio. Questa volta sarà dedicato alla realizzazione delle tradizionali lanterne di buon auspicio che vengono fatte volare durante la Festa delle Lanterne, momento che segna la fine ufficiale del periodo del Capodanno Cinese.

«Queste iniziative nascono dal desidero dell’amministrazione e di Tai’an, città con cui abbiamo un patto di amicizia dal 2010, di riprendere i rapporti attraverso la riscoperta della propria cultura e tradizione – ha spiegato l’assessora alla Cultura Anna Giulia Gallegati -. Dopo una proficua riunione lo scorso ottobre anche assieme all’associazione gemellaggi, Tai’an ha deciso di inviarci libri in cinese, che abbiamo accolto con grande piacere alla Trisi, e oggetti della tradizione messi in mostra in biblioteca e che potranno essere condivisi con le scuole. Grazie all’Università per adulti e all’Associazione Gemellaggi siamo riusciti ad organizzare diversi eventi dando così spessore al rapporto culturale e all’approfondimento della cultura cinese».

Illuminazione pubblica, Cotignola passa ai Led: risparmierà il 63,8 % di energia

Accordo del Comune con Hera per la riqualificazione di 2.010 corpi illuminanti e interventi per la sicurezza

COTIGNOLA Foto Di Gruppo Post Accordo Con Hera LuceCotignola sceglie di dare una svolta green alla propria illuminazione pubblica: grazie all’accordo sottoscritto tra il Comune e Hera Luce, società di illuminazione pubblica del Gruppo Hera, sarà dato avvio ai lavori, che dureranno 238 giorni (circa 8 mesi), per rendere più efficace e sostenibile l’illuminazione pubblica.

L’intervento permetterà di risparmiare il 63,8% di energia (oltre 635mila kWh/anno), pari a 256 tonnellate di Co2 che quindi non saranno emesse in atmosfera ogni anno. Un dato che corrisponde al consumo energetico medio annuo di 235 famiglie.

I punti chiave del progetto sono la sostituzione e l’installazione di nuovi impianti illuminanti a tecnologia Led, l’installazione di 35 centraline di telecontrollo per permettere di monitorare da remoto i parametri dell’impianto e la sostituzione di pali danneggiati e di parte delle linee elettriche.

Le opere porteranno alla riqualificazione di 2.010 corpi illuminanti obsoleti; sarà inoltre dedicata particolare attenzione alla riqualificazione di via Roma, con estensioni delle vie Pergolino e Gaggio, e saranno realizzati interventi che renderanno il comune più smart con 7 nuovi quadri elettrici e la riqualificazione dei 23 già esistenti. Ma non solo: sono previsti vari interventi per rendere il territorio comunale più sicuro, a iniziare dai 10 nuovi impianti di illuminazione su altrettanti attraversamenti pedonali e alla rimozione dello spegnimento alternato punti luce. È inoltre in programma la fornitura e posa di un sistema di videosorveglianza formato da due telecamere, una multiottica e una per la lettura targhe, collegate al server di raccolta dati tramite fibra ottica e posizionate nella zona della nuova rotatoria tra via Corletta, via Sforza e via Guidana San Lorenzo.

Un bando per trasformare la torre dell’acquedotto in un “albero urbano”

Torre Piezometrica ViachiariniL’Unione della Romagna Faentina ha bandito un concorso di idee per trasformare la torre piezometrica di Via Chiarini, a Faenza, in un “albero urbano”.

Tra le azioni di adattamento climatico, il Paesc prevede di aumentare la qualità architettonica del contesto urbanizzato e di diminuire l’effetto isola di calore anche attraverso “alberi urbani come elementi verdi e simbolici realizzati attraverso la reinterpretazione ambientale ed ecologica di elementi architettonici esistenti (quali serbatoi piezometrici, torri, ecc.)”.

Al concorso potranno partecipare singoli professionisti o un gruppo di più soggetti con competenze attinenti all’oggetto del concorso.

Gli interessati potranno inviare le loro proposte ideative entro le ore 24 del 15 aprile.

Il bando è pubblicato sul sito romagnafaentina.it nella sezione “Bandi e avvisi diversi”.

Dante di destra? L’assessore Sbaraglia contro il ministro: «Irrispettoso»

Da Ravenna una replica alle parole di Sangiuliano: «Grottesco appuntare al petto del Poeta stravaganti spille di partito»

Dante Osho 587x768
Uno dei tanti “meme” provocati dalle dichiarazioni del ministro, in questo caso a firma della celebre pagina “Le più belle frasi di Osho”

Le parole del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano su Dante che sarebbe il fondatore della cultura di destra italiana hanno provocato reazioni anche a Ravenna, città che custodisce le spoglie del Sommo Poeta.

«Sono convinto che una delle tentazioni più forti in cui si può inciampare nel confronto con la storia, che sia attraverso il racconto storico, o le opere che nel suo corso l’arte ha prodotto, sia di leggerla attraverso le lenti del presente – ha commentato l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia -. È una tentazione perché spesso siamo davanti a qualcosa di talmente imponente e assoluto che supera la dimensione del tempo.Ma ogni opera, ogni evento, ogni pensiero è inscindibilmente figlio innanzitutto del proprio tempo, ogni attimo della storia o dell’arte sono stati contemporanei: sono nati nella loro contemporaneità e per la loro contemporaneità. Qualsiasi lettura non può che partire da qui e la più grande violenza che si possa fare loro è quella di trascinarle fuori dall'(ormai proprio) assoluto per piegarle alle misere logiche dell’oggi.
Noi ravennati abbiamo la fortuna di poterci confrontare da secoli con l’eredità di Dante, della sua opera e del suo pensiero, e conosciamo l’enorme portata delle sue parole, la loro forza che risuona intatta ancora oggi. A Ravenna abbiamo toccato con mano, soprattutto in occasione delle celebrazioni del settimo centenario dantesco, la loro potenza trascinante, la loro capacità di ispirare. Credo che non ci sia nulla di più irrispettoso e grottesco che appuntargli goffamente al petto stravaganti spille di partito. Se l’attuale ministro della cultura avesse fatto visita a Ravenna nei mesi delle celebrazioni avrebbe sicuramente trovato infinite occasioni per capire come sviluppare un dialogo tra Dante e l’oggi senza cadere nel paradossale».

Il ravennate Ballardini è il nuovo allenatore della Cremonese

WhatsApp Image 2023 01 15 At 22.59.30
Davide Ballardini durante il primo allenamento con la Cremonese (dal profilo Insagram della società)

Il ravennate Davide Ballardini è il nuovo allenatore della Cremonese. Lo ha annuciato, con una nota, il club grigiorosso che sabato (14 gennaio) aveva esonerato Massimiliano Alvini.

Ballardini ha siglato un accordo che lo legherà al club grigiorosso fino al 30 giugno 2024.

Con lui arrivano a Cremona anche i componenti del suo staff: Carlo Regno (allenatore in seconda), Francesco Bertini (preparatore atletico), Roberto Beni (collaboratore tecnico), Nicola Tarroni (collaboratore tecnico), Andrea Sardini (allenatore dei portieri).

La Cremonese è al momento ultima in classifica in serie A con 7 punti, 9 in meno del Sassuolo quartultimo.

Va a fuoco il tetto di un’abitazione a Reda, per un camino incandescente

Intervento dei Vigili del Fuoco che hanno messo in sicurezza l’abitazione. Causa la mancata pulizia della canna fumaria

Incendio Tetto Casa Reda

Impegnativo soccorso dei Vigili del Fuoco, intervenuti con squadre da Ravenna, Faenza e Lugo, nel pomeriggio di oggi 15 gennaio, in una casa a Reda di Faenza. L’allarme per un incendio di un tetto, scaturito dal surriscaldamento della canna fumaria. Grazie anche ad un mezzo con scala aerea della sede centrale di Ravenna, i pompieri  hanno operato togliendo le tegole e tagliando la copertura in legno. intercettando il fuoco e spegnendolo con il liquido schiumogeno ed i naspi ad acqua.

Finita l’opera di spegnimento del fuoco è stata verificata con una “termocamera” se ci fossero ancora braci o focolai e a fine intervento è stato posizionato un telo di plastica per la protezione del tetto bruciato. Non risultano feriti ma solo tanto spavento. Gli abitanti della casa hanno così evitato di evacuare l’edificio.

Il problema che ha innescato l’incidente – rammentano i Vigili del Fuoco – è la mancata pulizia  delle condotte dei fumi. Una manutenzione necessaria che può evitare tanti inconvenienti, compreso un pericoloso incendio.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi