sabato
13 Settembre 2025

L’ex assessora Federica Del Conte sarà capo di gabinetto del sindaco Barattoni

Nella seduta del 24 giugno, la giunta comunale ha approvato una delibera che modifica il piano triennale dei fabbisogni del personale 2025-2027 del Comune di Ravenna contemplando, tra le altre cose, il completamento dello staff del nuovo sindaco Alessandro Barattoni, sulla base di quanto previsto dal Testo unico dell’ordinamento degli enti locali e conseguentemente dal Regolamento degli uffici e dei servizi del Comune di Ravenna.

Dopo la nomina della giunta e l’insediamento del consiglio comunale, si procede così nella definizione dell’assetto organizzativo per lo svolgimento del mandato amministrativo 2025–2030. Si procederà con l’assunzione a tempo determinato di quattro collaboratori esterni alle dirette dipendenze del sindaco, ai sensi dell’articolo 90 del Testo unico dell’ordinamento degli enti locali e dell’articolo 12 del Regolamento degli uffici e dei servizi del Comune di Ravenna, con decorrenza dal prossimo 1 luglio e per tutta la durata del mandato elettivo del sindaco.

In qualità di capo di gabinetto sarà assunta l’ex assessora Federica Del Conte, con responsabilità di tutte le funzioni di supporto organizzativo al sindaco per le attività politico-istituzionali e le relazioni esterne e il coordinamento delle segreterie degli assessorati.

Il ruolo di portavoce sarà affidato a Federica Ferruzzi, che supporterà il sindaco per quanto riguarda le relazioni esterne, l’attività giornalistica e di comunicazione e la gestione dei rapporti di carattere politico istituzionale con gli organi di informazione.

Elena Rambelli ed Ettore Zuffa si occuperanno rispettivamente del coordinamento e della gestione delle iniziative afferenti direttamente al sindaco e alla giunta nell’ambito socio-sanitario e di compiti operativi a supporto dell’attività del gabinetto e della segreteria particolare del sindaco.

La Coop rimuove dagli scaffali i prodotti israeliani e inserisce la palestinese Gaza Cola

Coop Alleanza 3.0 non rimane indifferente «davanti alle violenze in corso nella Striscia di Gaza», dichiarandosi «da sempre e senza esitazione al fianco di tutte le forze unite nel chiedere l’immediata cessazione delle operazioni militari». Ed altrettanto ferma è la condanna «verso il blocco degli aiuti umanitari destinati alle popolazioni civili della Striscia proclamato dal Governo israeliano».

Le escalation di queste ultime settimane hanno spinto Coop Alleanza a dare un segnale di coerenza rispetto a questa posizione e a decidere di rimuovere dai suoi scaffali alcune referenze di arachidi e di salsa Tahina, prodotte in Israele, e gli articoli a marchio Sodastream.

In seguito di questa decisione, maturata anche grazie un rapporto da poco presentato al precedente Consiglio di Amministrazione dalla Commissione Etica, una rappresentanza di soci e socie che da tempo si sono mobilitati per la Palestina è stata invitata ad intervenire all’Assemblea generale di Coop Alleanza 3.0 dello scorso 21 giugno, così da arricchire il dialogo interno alla Cooperativa.

Alla scelta di rimuovere quei prodotti dagli scaffali si aggiungono le iniziative che la Cooperativa ha sposato o attivato per essere di concreto aiuto alle popolazioni civili della Striscia di Gaza. Coop Alleanza 3.0 ha infatti aderito alla campagna nazionale “Coop For Refugees” e già da un paio di settimane ha scelto di inserire nel suo assortimento un prodotto particolare, la Gaza Cola. Questa bevanda è l’espressione di un progetto al 100% di proprietà palestinese che, con il ricavato delle vendite delle lattine, contribuirà alla ricostruzione di un ospedale nella Striscia.

Il centro Antidiscriminazioni apre le sue porte per il “Pride Open Day”

In occasione di giugno, mese del Pride, il Centro Antidiscriminazioni Lgbti+ di Ravenna apre le sue porte per il “Pride Open Day”. L’appuntamento è venerdì 27, dalle 17 alle 20 allo sportello di Via Berlinguer 7.
«La data non è stata scelta a caso – commentano dal Centro -, ma vuole ricordare i Moti di Stonewall, avvenuti nella notte tra il 27 e il 28 giugno 1969 a New York. In quell’occasione, persone Lgbti+ emarginate, in particolare persone trans, nere e latine, si ribellarono collettivamente alla violenza della polizia. Da quella notte è nato un movimento globale che ancora oggi lotta per diritti, visibilità e dignità».

Durante l’evento sarà possibile conoscere da vicino lo spazio e le persone che operano nel Cad, scoprire i servizi offerti e contribuire attivamente alla costruzione del suo futuro. L’open day sarà anche l’occasione per il lancio ufficiale del questionario partecipativo, uno strumento pensato per raccogliere bisogni, idee, desideri e proposte della comunità locale. Il questionario è già attivo (puoi compilarlo qui) resterà aperto per tutto l’anno e costituirà la base per lo sviluppo delle prossime attività del Centro. Accanto al questionario digitale, sarà allestita la Cassettina dei pensieri liberi, dove chiunque potrà lasciare in forma anonima un messaggio, un bisogno o una suggestione per contribuire alla crescita del Cad.

«Questo evento nasce dal desiderio di aprire il Cad alla città non solo come spazio fisico, ma come luogo di possibilità. Vogliamo ascoltare, raccogliere voci, creare relazioni. Il Pride non è solo una celebrazione, ma anche memoria e futuro condiviso. E anche un piccolo gesto, se fatto insieme, può generare cambiamento» conclude Ciro Di Maio, coordinatore del Centro.
Durante il pomeriggio saranno proiettate scene da film, documentari e canzoni queer che hanno segnato l’immaginario e la storia del movimento Lgbt+. Sarà inoltre offerto un piccolo rinfresco per concludere la giornata.

L’industria della ceramica in crisi per il caro energia e il post alluvione

L’aumento del costo dell’energia sta influendo in tanti settori, ma alcuni sono più in difficoltà di altri. È il caso della ceramica, uno dei comparti più importanti per l’economia emiliano-romagnola, che sta subendo i rincari sul gas e l’elettricità indispensabili per la propria produzione.
Tanto che molte piccole imprese rischiano di chiudere, mentre le più grandi stanno meditando di trasferirsi all’estero.

L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi da Augusto Ciarrocchi, presidente di Confindustria Ceramica, in occasione dell’assemblea annuale dell’associazione tenutasi a Sassuolo: «Se continuasse così, probabilmente molti dei nostri penseranno di andare a produrre da un’altra parte», ha detto. «Le dimensioni di molte aziende, soprattutto nel settore delle piastrelle, sono dimensioni tali che possono consentire di fare scelte di questo tipo. Certo, le aziende più piccole faranno un po’ fatica, ma le medio-grandi avranno tutte le possibilità di lasciare l’Italia».

Secondo Confindustria Ceramica, in Emilia-Romagna ci sono 259 imprese di ceramica che coprono l’80% della produzione nazionale e contano oltre 26 mila dipendenti. Il fatturato complessivo ammonta a 8,7 miliardi di euro e l’85% è rappresentato dall’export delle piastrelle. Le aziende più grandi sono situate in Emilia, nel modenese, mentre quelle più piccole e artigianali sono in Romagna, principalmente a Faenza. Ci sono poi altri distretti minori a Reggio Emilia e Imola.

Ma i problemi sono comuni: la ceramica è considerato un settore energivoro, in quanto il 30% dei costi di produzione è rappresentato dalle bollette, superiore al costo del lavoro. La creazione della materia prima, infatti, ha bisogno un’elevata quantità di calore. I principali competitor dell’industria ceramica emiliano-romagnola sono l’India e la Turchia, dove i costi dell’energia sono molto minori.

In Romagna, però, c’è un’aggravante aggiuntiva: sono le conseguenze dell’alluvione, che hanno colpito molte aziende faentine mentre hanno risparmiato l’industria emiliana della ceramica. Di questo si è parlato lo scorso 5 giugno al Museo internazionale delle ceramiche di Faenza, durante la quarta edizione della “Giornata del restauro”, un’iniziativa biennale organizzata dal Mic insieme al Gruppo italiano dell’International institute for conservation per approfondire le problematiche legate al restauro della ceramica. Il tema di quest’anno era dedicato proprio alla “Ceramica nell’emergenza”: un centinaio di restauratori, studenti e professionisti del settore si sono confrontati sulla necessità di stabilire una prassi per prevenire altri disastri nel caso di futuri eventi catastrofici.

«La gestione dei beni culturali in situazioni di calamità deve diventare sempre più strategica nel confronto fra istituzioni e professionisti», ha detto la conservatrice del Mic Valentina Mazzotti. «A livello regionale, registriamo l’affermazione di una crescente consapevolezza della cultura dell’emergenza con il progetto Egida “Piano sicurezza emergenza” che ha coinvolto 11 musei, tra cui il Mic, e che porterà alla de nizione di una piattaforma di sintesi di tutte le necessarie informazioni per la prevenzione e la gestione del rischio all’interno degli istituti culturali».
Il piano prevede di sviluppare un disciplinare sulla prevenzione e la gestione degli eventi catastrofici, trasmettendo le competenze per spostare e recuperare i manufatti di ceramica in caso di emergenza, nonché individuando dei luoghi di sicurezza in cui collocarli. Una priorità dopo la triplice alluvione di Faenza, ma che può rappresentare un utile strumento in tutta Italia anche in caso di incendi, terremoti o altri cataclismi.
Non solo per i musei, ma anche per le aziende.

In più di mille tra musici e sbandieratori a Lugo per i Giochi giovanili della bandiera

Lugo si prepara ad accogliere 40 squadre di sbandieratori da tutta Italia per la 26esima edizione dei “Giochi giovanili della bandiera”, i campionati nazionali under 15 della Fisb (Federazione Italiana Sbandieratori). Attesi in città migliaia di ospiti, tra atleti (1.100 tra musici e sbandieratori) e spettatori, nel weekend dal 27 al 29 giugno.
Per l’occasione, verrà disputata anche la Para Tenzone, competizione riservata agli atleti con disabilità, senza distinzione per fasce di età.

Tra i gruppi in gara, alcuni provengono da città famose per le loro rievocazioni storiche, importanti e radicate, rappresentate quindi da compagini di più borghi, come nel caso come Asti, Ferrara o Ascoli Piceno. Una forte presenza anche dalla Toscana, dove i palii storici sono numerosi, ma anche tanti sbandieratori dalle altre regioni italiane, dalla Lombardia alla Puglia, passando per Veneto, Piemonte, Abruzzo, Lazio, Liguria, Piemonte e Marche oltre che dall’Emilia Romagna. I colori di casa saranno difesi dai rioni lughesi di Brozzi, Stuoie e da un gruppo di Contesa Estense – Ghetto. Non mancheranno gli sbandieratori del Palio del Niballo di Faenza.


Il programma
La cerimonia si aprirà alle ore 20.30 di venerdì 27 giugno, nella piazza del Pavaglione, con la sfilata e la presentazione di tutti i gruppi partecipanti. Il giorno successivo via alle prove, che saranno suddivise su due campi gara: uno su piazza Mazzini, al centro del quadriportico del Pavaglione, e uno in piazza dei Martiri. Tre le categorie previste: Esordienti, dai 7 ai 9 anni; Giovanissimi, dai 10 ai 12 anni; Under 15, dai 13 ai 15 anni.
La giornata di sabato partirà alle ore 8, con l’esibizione (fino alle ore 13) della squadra e dei musici under 15. Dalle 16 alle 19.30 sarà la volta della Squadra e Musici Giovanissimi; mentre in piazza dei Martiri dalle ore 8 Singolo Esordienti, dalle 9.50 Singolo Giovanissimi, dalle 11.30 Coppia Esordienti, dalle 16 Singolo Under 15.
La giornata finale inizierà sempre alle 8, con la disputa della “Coppa giovanissimi” in piazza dei Martiri. Dalle 9.45, Coppia Under 15; nel Pavaglione dalle 8 Squadra Esordienti e a seguire la Para Tenzone. In chiusura della mattina di domenica le premiazioni.

«La manifestazione rappresenterà certamente una bella vetrina promozionale e turistica per la città, come dimostra il sold out già dichiarato da tempo nelle strutture ricettive e in quelle di ristorazione – commentano dal Comune di Lugo –  L’amministrazione ha inoltre predisposto aperture straordinarie e ingressi gratuiti ai siti cittadini».

Per il Museo Baracca accesso al sabato dalle ore 10 alle 19 e domenica dalle ore 10 alle 13. Aperture straordinarie anche per Rocca Estense e Casa Rossini. In tutti i casi per visite guidate ai gruppi dei Giochi sarà necessario prenotare allo 0545.299105 oppure museobaracca@comune.lugo.ra.it. Per quanto concerne logistica, viabilità e parcheggi i Giochi Giovanili della Bandiera non comporteranno alcuna variazione alla viabilità e al traffico nel centro storico.

«Orgoglio e promozione territoriale – commenta l’assessore alla Cultura Gianmarco Rossato – sono le direttive che guidano l’organizzazione di questo grande evento, per la prima volta a Lugo. Verranno migliaia di persone da tutta Italia, e molte visiteranno Lugo per la prima volta. I giochi si terranno in una cornice eccezionale, letteralmente tra quelli che sono, per antonomasia, i luoghi simbolo della nostra città: il Pavaglione, piazza Baracca con il monumento di Rambelli e la Rocca. Un evento di questo tenore avrà certamente un impatto sulla viabilità del centro, ma siamo convinti che i benefici per Lugo e per chi ci lavora saranno largamente superiori rispetto ai disagi».

Il Ravenna in serie C, manca solo l’ufficialità. Il nuovo responsabile del settore giovanile sarà De Gregorio della Spal

Manca solo l’ufficialità, attesa nelle prossime ore. Ma il nuovo Ravenna dell’ambizioso Ignazio Cipriani, a un anno dal passaggio di proprietà, può iniziare a festeggiare il ripescaggio in serie C e quindi il ritorno nel calcio professionistico. Nella mattinata di oggi (24 giugno) allo stadio ha effettuato un sopralluogo la commissione infrastrutture della Lega Pro, un passaggio formale per poter dare il via libera al “Benelli” nella categoria superiore.

Altro indizio piuttosto pesante è il cambio al vertice del settore giovanile: dopo alcuni giorni di trattative, è arrivata la fumata bianca per Massimiliano De Gregorio, che sarà il nuovo responsabile giallorosso (la firma, per questioni burocratiche, arriverà solo ai primi di luglio). Un segnale davvero importante: De Gregorio, infatti, proviene dalla Spal (qui una sua recente intervista), dove ha appena festeggiato, tra gli altri ottimi risultati, lo scudetto Under 16 di Lega Pro con il club ferrarese, destinato a ripartire dai dilettanti (al suo posto verrà ripescata l’Inter Under 23). Un professionista conclamato che avrà il compito di far fare il salto di qualità al vivaio giallorosso, atteso (in caso di ripescaggio) da campionati nazionali prof, molto più impegnativi (anche fuori dal campo) rispetto a quelli a cui è stato abituato in questi anni. Ovviamente, se non ci fosse stata la certezza della serie C, difficilmente De Gregorio avrebbe accettato il nuovo incarico.

Come noto, il ripescaggio dei giallorossi è “merito” del Brescia, la cui domanda di iscrizione verrà definitivamente bocciata in queste ore, aprendo così le porte al Ravenna. Nel caso non avesse presentato la domanda, invece, a essere riammesso in Lega Pro sarebbe stato il Caldiero Terme, il cui presidente nei giorni scorsi ha già alzato bandiera bianca…

Il campionato italiano di beach volley fa tappa a Marina di Ravenna: attesi oltre 200 atleti

A Marina di Ravenna arriva il campionato italiano maschile e femminile di beach volleyDa sabato 28 giugno a domenica 6 luglio oltre 200 atleti si sfideranno per la conquista della tappa nazionale. L’evento si terrà nella spiaggia del Marina Bay, dove sarà allestita una tribuna da 250 posti ai lati del campo centrale. 
A dare il via alla tappa di Marina di Ravenna sarà l’under 16 maschile e femminile che scenderà in campo il 28 e 29 giugno, a seguire sarà il turno dell’under 18 che si contenderanno la tappa il 30 giugno e il 1° luglio. Mercoledì 2 e giovedì 3 luglio sarà la volta dell’under 20 maschile e femminile, fino ad arrivare ai “grandi” del Campionato Assoluto previsto per il weekend dal 4 al 6 luglio. Il weekend vedrà come protagonisti le coppie ravennati Nika Deizi-Laura Toppetti e Lorenzo Monti-Marco Zoli che si sono già aggiudicate il titolo italiano under 20 rispettivamente nel 2024 e nel 2022.
Una lunga settimana all’insegna del beach volley che porterà sulla spiaggia della riviera numerosi atleti di livello nazionale e olimpionico (48 coppie per categoria tra maschile e femminile, oltre alle 68 totali degli assoluti) che proveranno a contendersi il primo posto alla tappa romagnola in vista delle finalissime di settembre.  «Si tratta di una grande manifestazione – dice il Sindaco di Ravenna con delega allo sport Alessandro Barattoni  –  e una bella opportunità per il turismo sportivo e per Marina di Ravenna. Abbiamo bisogno di far girare in tutta Italia i nomi dei nostri lidi abbinati a tante manifestazioni positive e il beach volley è una di quelle. Ho tenuto per me la delega allo Sport poiché credo molto ad eventi di questo tipo che fanno bene all’intera comunità. Sport di base e sport di alto livello si possono alimentare a vicenda: i giovani devono avere il sogno di diventare campioni, ma senza la base non ci sarebbe il vertice».
L’evento, che si giocherà su 4 campi che coinvolgeranno anche 40 ufficiali di gara, è organizzato da Orbite A.S.D della presidente Roberta Fogli: «Accogliere atleti di livello nazionale, giovani promesse e appassionati di questa disciplina è motivo di grande orgoglio per una piccola e giovane società come Orbite (nata nel 2020 ndr). Da mesi stiamo lavorando incessantemente per far vivere una settimana di sport, spettacolo ed emozioni a Marina di Ravenna. Ringrazio il Comune e gli sponsor per aver creduto nella nostra visione».
Il Consigliere Regionale Fipav, Daniele Cassanelli Stami, parla del calo registrato dal beach volley a livello regionale: «Ho arbitrato a livello mondiale e ora mi trovo dall’altra parte del tavolo. Da 3 mesi sono nel comitato regionale e abbiamo la volontà di far tornare il beach volley romagnolo dove merita di stare. La disciplina è nata diversi decenni fa a Cervia ed è giusto che torni qui al suo splendore» .
Oltre ai campionati italiani sono altri due gli eventi legati al beach volley ospitati dalle spiagge di Marina di Ravenna e organizzati dalla federazione. A luglio si terranno le finali regionali di under 16, mentre ad agosto ci sarà un torneo della categoria B1 con un montepremi di 2.500 euro. Il 12 e 13 luglio invece nella spiaggia del Bagno Obelix sono attesi tanti pallavolisti di rilievo per il “Bovelix”, l’evento annuale in memoria di Vigor Bovolenta.

Si chiude il trittico del Don Chisciotte ad Ardere: l’ultima anta in scena dal 25 giugno

La compagnia delle Albe/RavennaTeatro si prepara a tirare le fila con la terza (e ultima) anta del Don Chisciotte ad Ardere, lo spettacolo in fieri che ha accompagnato le ultime due edizioni del Ravenna Festival (lo raccontiamo qui).

L’epilogo è in programma dal 25 giugno al 13 luglio, con repliche quotidiane a partire dalle 20 (tranne lunedì e giovedì). Come nelle scorse rappresentazioni, si parte da Palazzo Malagola (via di Roma 118) per spostarsi poi al Palazzo di Teodorico, dove tornerà in scena la seconda anta, per raggiungere infine il Teatro Rasi, storica casa delle Albe che farà da sfondo all’atto finale. Al momento tutte le recite sono sold-out, ma la sera stessa è possibile mettersi in lista d’attesa alla Biglietteria del Teatro Alighieri per i posti che potrebbero rendersi disponibili.

La dimensione itinerante dello spettacolo era già stata ampiamente sperimentata dal Cantiere Dante dal 2017 al 2022, così come il coinvolgimento di centinaia di cittadini per ogni ritorno in scena, per una creazione corale alla riscoperta di capisaldi della letteratura occidentale. La prima anta a Palazzo Malagola si conclude con la fuga degli erranti dal rogo dei libri; Don Chisciotte, Dulcinea e Sancho (rispettivamente Roberto Magnani, Laura Redaelli e Alessandro Argnani), insieme ai maghi Hermanita e Marcus – gli alias di Montanari e Martinelli, a cui si deve l’ideazione, la regia e la drammaturgia – raggiungono le rovine di un palazzo, scenografia della storia centrale della seconda anta, in cui spicca la “schiava di Algeri”, novella fondamentale nella polifonia del romanzo di Cervantes. Con la terza anta, si approda invece di fronte ad un antico edificio – una chiesa? un teatro? – per tirare concludere la reinvenzione del romanzo seicentesco che sa rivolgersi al nostro secolo, dilaniato da guerre e ingiustizie, non così diverso da quello contro cui si scagliava il mite sognatore.

Anche quest’anno il progetto vedrà la partecipazione, insieme alle cittadine e ai cittadini di Ravenna, di “tribù” (gruppi composti da ragazzi e ragazze che hanno partecipato a laboratori di non-scuola) provenienti sia dall’Italia che dall’estero. Più che raddoppiati, rispetto allo scorso anno, i giovani che arriveranno dal nostro Paese; in particolare da Bari, Firenze, Foligno, Marsciano, Napoli, Noto, Rimini, Roma, Santarcangelo, Sassuolo, Trento, Varese, Villanovaforru. Diversi giovani giungeranno invece da Malta e da Parigi.

Il blitz di Greenpeace contro il rigassificatore: striscioni e proteste verso Trump e Meloni

La nave Arctic Sunrise di Greenpeace, attualmente impegnata nel tour europeo attraverso il mediterraneo “Stop fossil gas”, ha fatto tappa anche a Ravenna.
L’obiettivo dell’associazione è quello di accendere un dibattito pubblico sul sistema energetico europeo, mettendo in discussione la dipendenza dal gas fossile: proprio per questo gli attivisti e le attiviste di Greenpeace, a bordo della nave Arctic Sunrise, hanno raggiunto con dei gommoni il nuovo terminale FSRU di Ravenna e hanno appeso alla nave rigassificatrice Bw Singapore un grande striscione con il messaggio “Burn, baby, burn” (brucia, bellezza, brucia), che fa il verso al mantra del presidente Trump “Drill, baby, drill” (trivella, bellezza, trivella). La segnalazione è arrivata nella mattinata di oggi, 24 giugno, corredata da foto e video.

Contemporaneamente, un altro gruppo di attivisti in kayak ha protestato di fronte alla nave rigassificatrice con il noto meme raffigurante un cartello stradale con le due scelte che i leader europei possono fare in campo energetico: andare verso l’inferno climatico alimentato dal gas o garantire un futuro senza fonti fossili basato sulla transizione energetica.

«Nonostante le temperature record e gli eventi meteo estremi sempre più frequenti anche in Italia, il governo Meloni continua a puntare sul gas fossile e a sabotare la transizione energetica che permetterebbe di salvarci dall’inferno climatico» – dichiara Federico Spadini, campaigner clima di Greenpeace Italia – Dopo essere stata dipendente per anni dal gas russo di Putin, ora l’alleanza con gli Stati Uniti mette il nostro futuro energetico nelle mani di Trump, intrappolando il nostro Paese in una pericolosa dipendenza dal gas che alimenta la crisi climatica, trasforma il pianeta in un forno e fa lievitare le bollette energetiche, come successo negli ultimi inverni».

L’azione di Greenpeace prende di mira il recente impegno dell’Italia ad aumentare le importazioni di GNL (gas naturale liquefatto) dagli Stati Uniti. L’Italia è il quarto Paese importatore di GNL in Europa, con Qatar e Usa come principali fornitori. Nonostante la domanda italiana di gas sia scesa del 19% fra 2021 e il 2024 e l’import nazionale di GNL sia diminuito del 12% lo scorso anno, il governo Meloni continua a investire su una rete sovradimensionata di infrastrutture fossili come il nuovo rigassificatore di Ravenna, costato ben più del miliardo di euro che era stato preventivato. L’infrastruttura è stata inaugurata solo poche settimane fa e ha ricevuto il primo carico commerciale di GNL lo scorso 11 giugno, proprio dagli Stati Uniti, mentre il secondo carico statunitense è previsto per domani, 25 giugno.

Lavori al via per il nuovo ufficio postale: sportelli temporanei in un container

L’ufficio postale di Riolo Terme entra a far parte del progetto “Polis” e sarà trasformato in sportello unico digitale di prossimità. I lavori hanno preso il via oggi (24 giugno) e a partire da venerdì 27 gli sportelli di via Gramsci 2 verranno trasferiti in un container, posizionato allo stesso indirizzo.

L’orario di apertura sarà dal lunedì al venerdì dalle 08:20 alle 13:35, mentre il sabato dalle 08:20 alle 12:35. Il servizio sarà anche dotato di Atm Postamat con orario 07 – 22.

L’ufficio postale di Riolo Terme, così come altri 13 della provincia di Ravenna, è inserito nell’ambito del progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, finanziato con 800 milioni di euro di fondi nell’ambito del Pnrr. Lo scopo è quello di avvicinare i servizi di pubblica amministrazione agli abitanti dei piccoli centri. Al termine dei lavori, l’ufficio disporrà di ambienti accoglienti e rinnovati e dell’accesso a nuove tipologie di servizi, come il ritiro di certificati anagrafici e di stato civile, i servizi Inps per i pensionati come il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “Obis M” che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico.

Sport, musica e birra tornano in Darsena per la “Music Race”

Sport, musica e birra si uniscono sullo sfondo della Darsena di Città: torna per il quarto anno Ravenna Music Race Beer Edition, l’evento organizzato da Ravenna Runners Club in collaborazione con Darsenale e Birra Bizantina.

L’appuntamento è venerdì 27 giugno (le iscrizioni online sono aperte fino a mercoledì 25, quelle in loco a partire dalle 15 del venerdì) e la corsa è aperta a tutti, senza limiti fisici o anagrafici. Si tratta infatti di una manifestazione ludico-motorio di 8 chilometri, con partenza alle 19.30 dalla zona antistante al Darsenale Brewpup. Il percorso si snoda lungo la Darsena fino al Parco di Teodorico, transitando anche nell’area del Moro di Venezia, fino al ritorno nel piazzale del Darsenale.

Venendo alle due caratteristiche identificative della gara, musica e birra, l’intrattenimento sonoro sarà affidato all’emittente romagnola Radio Studio Delta, che a partire dalle 19 commenterà la corsa e il post gara per finire con il djset di Ada Rey Dj. Lungo il percorso saranno presenti diversi punti di musica dal vivo e una postazione per ascoltare una playlist di brani per runner dedicata all’evento. Uno spot musicale di Radio Delta sarà installato anche a Parco Teodorico.

Per quanto riguarda la birra, diversi punti ristoro lungo il percorso distribuiranno due delle birre più amate del darsenale, Pilota e Alba. Inoltre, ai primi tre partecipanti che taglieranno il traguardo, saranno consegnati tre diversi premi firmati Birra Bizantina: il primo sarà un fustino da 5 litri, un bicchiere e una canotta personalizzata Bizantina, il secondo sarà rappresentato da quattro birre, una maglietta Bizantina, un bicchiere Bizantina e le gelatine mentre il terzo premio sarà la canotta Bizantina e quattro birre.

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