Oltre mezzo miliardo al Fondo regionale per la non autosufficienza (+84 milioni già quest’anno rispetto al previsionale 2024), fra i più alti in Italia, raddoppiate le risorse per la manutenzione e il contrasto al dissesto idrogeologico. Sono 68,5 milioni di euro quelli chiesti dal Governo per l’equilibrio dei conti pubblici nazionali
Al termine di un confronto con le parti sociali e i sindacati, la Regione presenta la manovra di bilancio 2025-2027, con qualche significativa novità rispetto alla bozza iniziale: gli aumenti della tassa Irpef nel triennio saranno ridimensionati e, in attesa di definire un nuovo sistema di compartecipazione progressiva basato sull’Isee, non sarà necessario il ticket farmaceutico per i cittadini già esenti.
La manovra verrà esaminata da tutte le commissioni assembleari per approdare poi in commissione di bilancio per gli emendamenti domani (giovedì 20 marzo) L’arrivo in Aula per il voto finale dell’Assemblea legislativa è previsto per fine mese.
Si tratta del primo bilancio della XII Legislatura, improntato sulle priorità definite dal programma del nuovo presidente Michele de Pascale: un volume da 14,3 miliardi di euro, di cui oltre 10 per la sanità, e con il quale terminerà contestualmente l’attuale esercizio provvisorio per i conti regionali.
«Ci troviamo a predisporre una manovra complessa in tempi rapidi, considerata la tempistica di insediamento e la finalità di limitare al massimo l’esercizio provvisorio – sottolineano de Pascale e l’assessore regionale al Bilancio, Davide Baruffi -. Questo aspetto ha reso più complicato il confronto con le realtà associative e sindacali, che però abbiamo voluto immediatamente recuperare con determinazione e con volontà di ascolto. La Regione Emilia-Romagna ha scelto di assumersi la responsabilità di difendere il servizio sanitario e la tutela delle fragilità, a fronte di una politica nazionale, e questo è un dato oggettivo, che taglia risorse agli enti locali e non garantisce un adeguato finanziamento alla tutela della salute pubblica».
In questa direzione si è valutato di azionare una pluralità di leve per la distribuzione equa della manovra: per aspetti normativi indipendenti dalla volontà della Regione, sul 2025 l’unica leva fiscale azionabile è quella dell’addizionale Irpef, mentre sul 2026 e 2027 sarà possibile intervenire anche con altri gettiti. A fronte delle richieste emerse dai sindacati, è stato preso l’impegno formale di prevedere, contestualmente all’entrata in vigore della manovra complessiva, una riduzione della terza aliquota Irpef che riacquisisce una piena progressività.
Le misure:
Viene confermato il potenziamento strutturale senza precedenti del Fondo regionale per la non autosufficienza, uno tra i più alti a livello nazionale con oltre mezzo miliardo di euro (esattamente 568,2 milioni). Da quest’anno infatti, è previsto, un aumento di 84 milioni di euro rispetto al bilancio previsionale 2024 che crescerà di ulteriori 25 milioni nel 2026 (+110 milioni) e arriverà a +135 milioni nel 2027. Le persone non autosufficienti in Emilia-Romagna oggi sono 220mila e nei prossimi 20 anni potrebbero salire a 370mila.
La Regione interverrà poi con mezzi propri sulla sanità: il progetto è quello di avviare un’autoriforma del sistema regionale, senza comunque rinunciare alla vertenza aperta con il Governo nazionale per un adeguato trasferimento di fondi. Insieme ai sindacati, è stato sottoscritto un documento che permetta di condividere obiettivi concreti ed esigibili, come il potenziamento dei servizi rivolti alla non autosufficienza e di quelli rivolti alla salute e sicurezza sul lavoro, valorizzando al contempo il personale sanitario e sociosanitario.
Per continuare a garantire ai cittadini, a partire da quelli più fragili, servizi essenziali di qualità, la Giunta ha reputato necessaria la crescita delle entrate, attraverso l’aumento dell’addizionale regionale Irpef, del ticket sanitario, dell’Irap e del bollo auto.
A seguito al confronto con le forze sociali però la maggiorazione prevista sul terzo scaglione di redditi (compresi tra i 28mila e i 50mila euro) verrà ridimensionata: in particolare, rispetto al +1% annunciato per il triennio 2025-2027si passerà a un aumento dello 0,9% per il 2025, 0,75 per il 2026 e 0,6 per il 2027. E per il quarto scaglione di reddito (oltre i 50 mila euro) l’incremento rimane dello 1,06%. Inoltre, non saranno previsti pagamenti del ticket sulle prescrizioni farmaceutiche i cittadini già esenti dal pagamento per visite ed esami.
Riguardo all’imposta regionale sulle attività produttive (Irap), l’aliquota base è attualmente pari al 3,9% e dal 2026 verrà applicata una maggiorazione omogenea dello 0,3%, con attenzione specifica ad alcune categorie, a partire dal Terzo settore. Infine, verrà aumentata del 10% la tassa automobilistica, il cosiddetto bollo auto. Si tratta della prima maggiorazione alla tassa dopo anni, e sarà applicata a partire dal 2026.
Infine, la manovra di bilancio prevede 1,9 miliardi di nuovi investimenti sui temi del lavoro, imprese e comunità che uniranno risorse regionali, europee e statali (comprese quelle del Pnrr): 167 milioni andranno allo sviluppo sostenibile e alla tutela di territorio e ambiente, 109,5 milioni all’agricoltura, 58 milioni al turismo, 672 milioni saranno devoluti a trasporti, viabilità e mobilità, 265 milioni per lo sviluppo economico, 284 milioni alle politiche per il lavoro, 57 milioni all’edilizia, 17 milioni per politiche giovanili, sport e tempo libero, 73 milioni per istruzione e diritto allo studio, 110 milioni per energia e diversificazione delle fonti energetiche, 105 milioni per politiche sociali e famiglia.