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    Categoria: politica

Forza Italia: tutti contro tutti a correre in soccorso del vincitore

Proprio il giorno in cui Sergio Mattarella è stato eletto Presidente della Repubblica, il cosiddetto Patto del Nazareno si è squagliato come un ghiacciolo al sole agostano di Cervia. «Il patto del Nazareno è finito, sepolto, defunto», si è affrettato a dichiarare Giovanni Toti, il consigliere politico di Silvio Berlusconi. «Ce ne faremo una ragione», si è affrettato a rispondere il Primo Ministro Matteo Renzi, felice e salterino come non mai. Non era una caso: il più grande sostenitore del Patto tra Pd e Forza Italia per le cosiddette riforme, cioè il presidente uscente Giorgio Napolitano, era appena uscito di scena. Renzi si sentiva finalmente libero, e bello. Ha usato l’accordo con Berlusconi con la placida spietatezza di un pretaccione democristiano, gli ha promesso che avrebbero scelto assieme un Presidente della Repubblica incline, come Napolitano, a concedergli la grazia in cambio di una qualche concessione.

Invece no, Renzi l’ha fregato, ha eletto  Mattarella, uno che a Berlusconi proprio non piace: era della  sinistra democristiana, e si era persino dimesso, da ministro in un lontano Governo Andreotti, per non votare la Legge Mammì, a favore delle televisioni del Silvio. Un nemico, insomma. Ma cosa succede a Forza Italia? Berlusconi che nei sondaggi continua a perdere voti, pare occuparsi soprattutto delle sue aziende. Ha venduto il 7,8 percento di Mediaset per 390 milioni, forse vende il Milan ai thailandesi. E dentro Forza Italia, quei simpatici piranha dei suoi parlamentari si sbranano tra loro.

Tutti contro tutti. Per molto tempo, finché il patto tra Renzi e Berlusconi ha retto, Forza Italia era divisa tra Brunetta, nemico di Renzi, e Verdini, amico di Renzi, e il giochino era questo: Brunetta, il capogruppo alla Camera, sbraitava: «Renzi ci vuole fregare! Dobbiamo mollarlo», allora la Boschi telefonava a Verdini, Verdini chiamava il Cavaliere, e al Cavaliere toccava pregare Brunetta di rettificare: cosa che, puntualmente, accadeva. Il patto reggeva, tutti i parlamentari speravano di essere rieletti. Ma adesso è saltato tutto. Forza Italia cala nei sondaggi, nessuno dei parlamentari forzitaliota è sicuro di essere rieletto e sgomita per venire a galla come un’aragosta con l’elastico sulle chele nell’acquario del ristorante Grande Muraglia.

Il Cavaliere si fida solo dei fedelissimi Maria Rosaria Rossi (che i nemici hanno soprannominato la “Badante”, del Silvio ovviamente), Niccolò Ghedini, Giovanni Toti e Deborah Bergamini. Ma non più di Francesca Pascale, che Silvio ha appena mollato mettendo alla porta anche Dudù, dicono. I ribelli di Raffaele Fitto meditano di allearsi all’Ncd di Alfano, uno virgola poco percento, nei sondaggi, per avvicinarsi a Renzi. Nessuno ha più notizie di Verdini: pare che con i suoi mediti in segreto di votare a favore del Governo Renzi, quando può. Anche i parlamentari della possente Scelta Civica del fu Loden Monti hanno traslocato nel Pd.

Nel Paese, molti che votavano Forza Italia pare intendano votare Renzi, come alle europee. Insomma, è un fuggi fuggi in soccorso dell’unico vincitore, Renzi. La destra si è quasi dissolta nel Pd. Beh, a destra resta solo Matteo Salvini della Lega, uno che ha un elaborato e profondo programma politico: «Basta tasse e i negher fura di ball». Insomma, pare che dovremo tenerci Renzi per molti anni a venire. A meno che D’Alema e Bersani…