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    Categoria: politica

Fds e Sel lasciano la maggioranza «Giudizio negativo sulla giunta»

L’attacco da sinistra: «Da tempo costretti a comportarci
come l’opposizione». Il Pd resta con Idv e Pri (19 seggi su 32)

La maggioranza al governo nel comune di Ravenna perde pezzi: quando manca meno di un anno alla fine del secondo mandato di Fabrizio Matteucci (Pd), Sinistra Ecologia Libertà e la Federazione della Sinistra escono dalla coalizione che oltre al Partito Democratico comprende anche Italia dei valori e Partito repubblicano italiano. Perde pezzi ma regge: senza Sel e Fds, un consigliere a testa, la maggioranza può contare su 19 seggi (16 Pd, 2 Pri, 1 Idv) su 32.

«È ormai condiviso da entrambi i soggetti politici il giudizio negativo nei confronti della giunta guidata da Fabrizio Matteucci, inadempiente rispetto alle linee programmatiche concordate nel 2011», si legge in una nota congiunta diffusa dai portavoce dei due partiti.

Le critiche all’indirizzo delle linee di governo sono esplicite: «Da tempo ormai Sel e Fds sono costrette di fatto a comportarsi come forze di opposizione contro provvedimenti importanti per la vita della città che nulla hanno di progressista e che vengono adottati senza coinvolgimento reale né dei cittadini, né degli alleati di governo». Segue l’elenco di temi che nel corso del tempo hanno alimentato i mal di pancia dell’ala più a sinistra della coalizione: il finanziamento alle scuole private, il Poc della Darsena, il dimensionamento scolastico, la mancata ripubblicizzazione del ciclo idrico, la metodologia di costituzione dell’Ausl unica, la politica ambientale rispetto all’estrazione di gas, la realizzazione di un grattacielo a Marina di Ravenna, la vendita di azioni di Hera per finanziare opere di manutenzione.

Dei nove assessori che compongono la seconda giunta Matteucci fanno parte anche rappresentanti delle due forze politiche in uscita, Valentina Morigi (Sel) al Bilancio e Giovanna Piaia (Fds) a Servizi Sociali e Sanità che pare non siano intenzionate a lasciare la squadra potendo contare ancora sull’appoggio del primo cittadino: «Nonostante il lavoro delle assessore – continua la nota –, che si sono distinte per competenza e per le scelte adottate che hanno mantenuto in piedi recinti di buona pratica amministrativa, il giudizio complessivo sull’operato di questa giunta non può che essere negativo. I tagli insopportabili dei governi partecipati e sostenuti dal Partito Democratico Monti-Letta-Renzi che mettono a rischio la tenuta dei conti e i servizi dei comuni italiani non hanno prodotto alcuna vera reazione nei nostri amministratori, mostrando la continuità tra il Partito Democratico locale e quello nazionale che sta perseguendo politiche per noi irricevibili in tema di diritti dei lavoratori, scuola, beni pubblici».

Si va così a delineare meglio uno scenario in vista delle elezioni amministrative in programma per la prossima primavera. L’assemblea di Sel nelle scorse settimane aveva già annunciato la decisione di non correre con il Pd: «Sinistra Ecologia Libertà e la Federazione della Sinistra si adopereranno dunque perché in questa città possa nascere una coalizione di sinistra ampia e partecipata, alternativa al Partito Democratico e ai poteri forti che in questi ultimi tempi hanno preso linfa dalle politiche ben poco lungimiranti di questa amministrazione».