E mentre la sinistra cerca di unirsi, il Pd continua a cercare la quadra sul candidato sindaco, il centrodestra temporeggia e i grillini, quelli che a detta di molti potrebbero a oggi ambire a portare il Pd al ballottaggio, stanno cercando di capire come saranno scelti i loro candidati. Notizie in questo senso sembrano arrivare da Bologna dove la selezione non sarebbe affidata alla rete, come era accaduto per i consiglieri regionali e i parlamentari.
Ne parliamo con Pietro Vandini, capogruppo in consiglio comunale che ribadisce la sua intenzione a non ricandidarsi ma a dare una mano al Movimento, che pare peraltro ultimamente aver appianato alcuni dissidi interni. «A Bologna hanno presentato una proposta che praticamente è in linea con quanto si è fatto da sempre a livello comunale. L’unica differenza è che si prevede una votazione online nel caso ci siano più liste». Un’ipotesi questa che Vandini giudica assai remota, perché mettere in piedi una lista non è cosa semplice «e sono comunque convinto che poi, alle votazioni on line i cittadini saprebbero ben distinguere tra chi ha lavorato cinque anni e chi invece vuole approfittarne o anzi magari fare un favore al Pd».
«Quindi – prosegue il capogruppo – se le cose saranno così ci muoveremo come ci muovemmo nel 2011, quindi organizzando incontri, “graticole” per chi vuole candidarsi che viene a farsi bombardare di domande e gruppi di lavoro sui singoli temi». Vandini è convinto che questa possa essere la volta buona e rivolge un appello ai cittadini: «Indipendentemente dal metodo, che sia online o che sia come nel 2011, è il momento in cui chi vuole provare ad entrare nella storia di Ravenna, deve farsi avanti». E rivolge un invito anche a chi è stato un po’ nelle retrovia, pur appoggiando il movimento negli anni passati: «Adesso è il momento di metterci la faccia, perché lo ripeto, se si farà un preciso percorso, a Ravenna potremo vincere».
E per facilitare il dialogo con i cittadini Vandini annuncia a breve una serie di incontri in luoghi pubblici, tra cui alcuni bagni al mare, con anche i parlamentari.



