venerdì
19 Dicembre 2025
Verso il voto

«Intrecci tra associazioni di categoria e Pd mettono paura alle imprese»

Vandini (M5s) rilancia le segnalazioni di associati che non fannocritiche all'interno perché arriverebbero alle stanze dei bottoni

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Tra gli imprenditori di Ravenna c’è paura a confrontarsi liberamente all’interno delle rispettive associazioni di categoria perché le eventuali critiche mosse all’amministrazione pubblica arrivano in fretta nella stanza dei bottoni del partitone e causano malumori. Il segnale d’allarme per la commistione tra associazioni di categoria e Partito democratico arriva da Pietro Vandini, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale, che decide di dare voce alle diverse segnalazioni ricevute da operatori associati.

Se l’associazione di categoria – è la riflessione del grillino – nasce per essere «una unione organizzata che rappresenta e tutela gli operatori economici di un certo settore e assiste l’associato nei rapporti con la controparte, con le istituzioni, con gli enti pubblici, con le altri parti sociali» allora «le associazioni di categoria non devono essere il vivaio di un partito politico. Nel nostro territorio succede invece molto spesso che funzionari delle associazioni diventino sindaci o consiglieri regionali, ex sindaci diventino funzionari, consiglieri comunali diventino figure di spicco nelle associazioni e viceversa. La conseguenza è quella di permettere al Pd di mantenere il controllo del territorio».

Vandini poi fa un esempio concreto citando il caso Confesercenti. L’associazione prevede alcune norme sulle incompatibilità. Le parole prese dal sito lasciano poco margine all’interpretabilità: «È incompatibile con responsabilità e funzione nell’Associazione l’incarico in segreterie ed organi esecutivi, funzionariali ed amministrativi dei partiti politici, in quelli parlamentari, di consiglio regionale, provinciale e comunale, di presidente di aziende municipalizzate e speciali. Sono incompatibili inoltre con la carica di presidente, vicepresidente ed assessore provinciale, di sindaco, vicesindaco, assessore e membro di giunta nelle realtà comunali, nonchè di presidente di Circoscrizione». Eppure, sottolinea Vandini, non mancano i casi recenti di funzionari che si candidano per le Regionali o addirittura papabili candidati a sindaco.

Chi è stipendiato dalle associazioni di categoria deve rimanere fuori da certe dinamiche: di questo è convinto il consigliere comunale M5s perché «ne va della credibilità dell’associazione che lo paga e soprattutto dei suoi associati. È davvero spiacevole vedere che un certo modo di fare politica tenta di inquinare tutti i canali di partecipazione e confronto, forse per timore di perdere quel controllo ossessivo creato in oltre 40 anni di governo del territorio. Per noi le associazioni di categoria sono un interlocutore fondamentale ed è per questo che stiamo cercando di coinvolgerle per organizzare serate informative sul Microcredito messo in piedi con gli extrastipendi dei nostri parlamentari, lo vogliamo fare nei prossimi mesi e vogliamo farlo assieme a loro».

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