L’Italicum spacca Ravenna tra Bologna e Ferrara

I collegi approvati dal consiglio dei ministri dividono il territorio
De Pascale (Pd): «Ci auguriamo si torni indietro sulla decisione»

Il Consiglio dei ministri ha approvato i collegi dell’Italicum, la legge recentemente approvata per l’elezione alla camera in vigore da luglio 2016, spaccando a metà la provincia di Ravenna: Faentino, Bagnacavallo, Cotignola, Bagnara e Russi con Imola e Bologna e il resto del territorio con Ferrara.

La scelta ha attirato le critiche di Michele de Pascale, segretario provinciale del Pd: «Abbiamo alacremente lavorato per settimane per scongiurare questo scenario che oltre a dividere il nostro territorio non tiene nemmeno conto dei confini dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Le nostre ipotesi alternative, che salvaguardavano l’unitarietà del nostro territorio provinciale, si sono scontrate con la scarsa attenzione del Governo e con l’ingordigia del territorio di Bologna che, mai sazio, pensa in questo modo di sottrarre alla Romagna parte della sua rappresentanza parlamentare. Ci auguriamo che possa prevalere il buon senso e si possa tornare indietro rispetto ad una decisione che penalizza ingiustamente il territorio della nostra provincia a prescindere da chi dovesse risultare vincitore alle elezioni. Per quel che riguarda il Pd pretenderemo dai territori di Bologna e Ferrara e dal Pd regionale e nazionale quel rispetto che in questa circostanza è pesantemente venuto meno».

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