Ravenna celebra il centenario del partigiano Arrigo Boldrini

Il sindaco Matteuci: «Grazie comandate Bulow». In programma la commemorazione a Roma e un convegno storico al teatro Alighieri

Arrigo Boldrini«Cento anni fa nasceva Arrigo Boldrini. Oggi Ravenna città partigiana della costituzione e del tricolore rende omaggio al comandante Bulow – scrive in una nota – il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci. Boldrini era nato infatti a Ravenna il 6 settembre 1915. Nel 1943 aderì al Pci clandestino e divenne uno dei protagonisti della resistenza in Romagna, con il ruolo strategico di responsabile militare del Cnl a Ravenna e collaborando con le forze alleate per la liberazione della città e della Romagna dai nazifascisti. Per questo nel 1945 fu decorato dal comandate generale dell’Ottava Armata britannica con la medaglia d’oro al valor militare (nella foto sotto). Presidente fin dalla fondazione dell’Anpi, fu membro nel primissimo dopoguerra della Consulta Nazionale e dell’Assemblea Costituente. Prima deputato poi senatore, Boldrini ebbe un ruolo come parlamentare e dirigente nazionale del Pci (poi del Pds e dei Ds) a partire dal 1945, per quasi mezzo secolo, fino al ritiro dalla vita politica nel 2004. È morto nella sua città il 22 gennaio del 2008.

Comandante Bulow decoratoMatteucci ha sottolineato che «Bulow è una parte preziosa della nostra storia e in occasione del centenario della nascita gli sarà tributato un omaggio speciale. Il 15 settembre – annuncia il sindaco – sarò alla Camera dei Deputati dove Arrigo Boldrini sarà commemorato  alla presenza delle più importanti cariche istituzionali dello Stato. Il 9 ottobre lo ricorderemo nella sua città, con un convegno all’Alighieri promosso dal Comune e dall’Istituto storico della Resistenza che vedrà illustri storici in veste di relatori».

«Arrigo Boldrini è stato uno dei figli migliori di Ravenna e del nostro Paese;  
uno dei principali protagonisti della Resistenza, un padre della nostra – continua la dichiarazione del  Costituzione. Senza il sacrificio e l’impegno di uomini come lui, l’Italia non sarebbe un paese democratico. Per me, che ho avuto la fortuna e il privilegio di conoscerlo e di essergli amico, è stato un esempio prezioso di coerenza, impegno civile e politico. Dalla sua bellissima amicizia con Benigno Zaccagnini viene un prezioso insegnamento: si deve avere il coraggio di superare le proprie ideologie per trovare un terreno comune di ideali e di impegno che abbiano come obiettivo il bene della comunità».

Per la cronaca va ricordato che Borldrini, sia in vita che dopo la scomparsa, è stato al centro di controversie e aspre polemiche politiche rispetto a un suo presunto coinvolgimento in episodi criminosi avvenuti subito dopo la fine della guerra, come la strage di Codevigo. Esplicitamente accusato dallo storico di destra ravennate Gianfranco Stella quale responsabile degli eccidi (e più recentemente anche dal “revisionismo“ dei pamphlet di Giampaolo Pansa), Boldrini si è sempre dichiarato estraneo a quelle vicende ed è sempre stato scagionato anche in sede giudiziaria. Qualche anno fa, alcuni esponenti del centrodestra ravennate hanno portato avanti l’istanza di rimuovere il busto celebrativo del comandante Bulow, collocato dopo la sua morte in Municipio, ritenendolo un simbolo di parte.

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