In America se sei contro i matrimoni omosessuali o l’aborto, diventi
un repubblicano. Qui invece i partiti non hanno un’identità
Qualche sindaco (come Ignazio Marino a Roma e Virginio Merola a Bologna) aveva tentato di trascriverle in un Registro delle Unioni Civili. Invece no, aveva ragione il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro: le nozze tra gay celebrate all’estero in Italia non valgono. Questa è l’ennesima pecionata all’italiana, dei nostri politici e soprattutto della sinistra. Perché si può essere i più convinti sostenitori delle nozze gay – come farebbe una sinistra seria – ma non le può introdurre con una sentenza il consiglio di stato, organo senza alcuna rappresentatività politica.
Il Consigliere di Stato Deodato (nomen omen) dice: «Volete i matrimoni? E allora fatevi la legge!». Ha ragione lui. Poi, certo, si autodefinisce «giurista cattolico» e twitta come un pazzo contro gay, trans, coppie e Famiglie Arcobaleno. Il 25 aprile, ad esempio, accanto alla foto delle “Sentinelle in piedi” (movimento ultra-cattolico) ha scritto: «La nuova #resistenza si chiama difesa della famiglia». Il 5 aprile riprende “Manif pour tous” (altro movimento ultra-cattolico) e scrive: «Non volevo due mamme, ho sempre voluto una mamma e un papà». E ad una precisa domanda ha risposto: «Le opinioni personali appartengono a ogni giudice, possono essere espresse e non incidono nell’esercizio della funzione. La nostra sentenza rispetta la legge». Ovvero: io sono un cattolico fondamentalista e faccio il mio mestiere, siete voi che vi definite progressisti che dovreste fare qualcosa, e invece…
Ah, è poi c’è Mister Avanti Tutta Renzi, che se deve cancellare l’articolo 18 lo fa in un lampo, ma che se deve approvare la legge sulle unioni gay, ecco, il Vaticano che dirà, e poi il possente Ncd di Angelino Alfano, amico del Vaticano, potrebbe abbandonare il Governo… (Ma dico io: ma che caspita di programma politico c’ha, ‘sto Ncd, a parte dimostrare una certa alacrità ad occupare poltrone nei ministeri e a curare gli appalti a Cl?) E così non se ne fa nulla.
Quindi, se non sono d’accordo su niente dentro il Pd, figuratevi dentro il Governo. Come mettere un vegano e un carnivoro amante del maiale a decidere: «Che si mangia stasera? Prosciutto o broccolini?». Non sono larghe intese, è un piattino di tofu del cazzo.