Consiglio comunale, M5s in rivolta «La presidenza è fuorilegge, ora basta»

Vandini abbandona la conferenza dei capigruppo dopo il caso
delle commissioni sul Progettone e attacca tutta la maggioranza

«Cinque anni di confronti spesso drogati e finti mi hanno intossicato. Voi dovete essere presi a piccole dosi altrimenti diventate dannosi». Sono le parole che Pietro Vandini, capogruppo M5s in consiglio comunale a Ravenna, rivolge alla maggioranza di governo locale nel momento in cui sbatte la porta e comunica l’abbandono fino alla fine del mandato della conferenza dei capigruppo, la riunione dei rappresentanti dei vari gruppi consiliari, presieduta dal presidente del Consiglio, con lo scopo di coordinare e programmare i lavori dell’assise. Casus belli è la vicenda legata alla convocazione delle commissioni consiliari per la presentazione dell’aggiornamento del progetto per l’escavo dei fondali con il dettaglio cruciale della realizzazione di due casse di colmata a mare lungo le dighe foranee per la collocazione dei fanghi dragati.

Serve riassunto degli eventi. Per la giornata di ieri, 5 novembre, erano convocate in riunione congiunta tre commissioni (Assetto del territorio, Ambiente, Attività produttive): all’ordine del giorno l’esposizione, fatta dal presidente dell’Autorità portuale Galliano Di Marco che aveva accolto l’invito, del nuovo Progettone. Vandini e Sirio Stampa (Lpr), rispettivamente a capo delle commissioni Ambiente e Attività produttive, hanno deciso di annullare le loro convocazioni perché non era stato possibile ottenere documentazione utile a studiare il progetto preventivamente in modo da presentarsi in aula con i compiti fatti a casa. I grillini lamentano un’eccessiva rigidità degli uffici comunali, arroccati sulla burocrazia e scarsamente disponibili a collaborare per la diffusione delle carte che avrebbero facilitato il lavoro dei consiglieri in commissione. Andrea Tarroni (Pd) non ha invece annullato la sua commissione (Asseto del territorio): «Una volta saputo che i documenti erano stati diffusi in mattinata – ha detto ieri all’apertura dei lavori in municipio – ho ritenuto non ci fosse motivo di rinviare». Vale la pena ricordare che i documenti del più grande progetto per il porto di Ravenna erano stati distribuiti solamente quattro ore prima. Di commissione conoscitiva e di prassi consolidate ha parlato la consigliera Silvia Savorelli (Pd): «Al primo incontro di solito si viene per ascoltare e nelle riunioni successive c’è modo di fare domande». Alla commissione non ha partecipato la consigliera M5s Francesca Santarella (prima di lasciare l’aula ha letto un comunicato scaricabile in versione integrale dal link in fondo alla pagina).

Vandini è furioso nella lettera aperta rivolta alla maggioranza (testo integrale in allegato al link in fondo alla pagina): «Dovete ringraziare che esitono ancora persone capaci di rimanere all’interno del confronto democratico e con una stabilità mentale tale da non sfociare in atteggiamenti fisicamente violenti». Le critiche del pentastellato vanno all’indirizzo di Lidia Molducci (Pd), presidente del consiglio comunale: «Maledico il giorno in cui ingenuamente ho votato la sua presidenza: raramente super partes, sempre politicizzata, sempre di parte. Ha permesso un record vergognoso: ci sono nostre interrogazioni che dal 2013 attendono risposta e il regolamento prevede che sia data risposta entro 30 giorni. Avete violato più volte il regolamento, siete dei fuorilegge».

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