Lega Nord pronta per la mobilitazione «E per vincere a Ravenna saremo civici»

Il segretario romagnolo Morrone: «Serve l’alleanza con Ancisi»
L’escluso Ancarani (Forza Italia): «Quello che conta è battere il Pd»

Leggenda vuole che mentre Maurizio Bucci della Pigna aveva invitato i potenziali alleati di centrodestra nella sede di circonvallazione al Molino, a poche centinaia di metri di distanza, sabato 31 ottobre si sia svolto un incontro tra Gianluca Pini, per la Lega Nord, Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, e Alberto Ancarani di Forza Italia. Incontro in cui Pini e Ancisi confermavano l’asse privilegiato Lega-LpRa al primo turno delle prossime elezioni comunali di Ravenna con un paio di nomi di riserva come candidati nel caso l’imprenditore Elio Bagnari (foto a sinistra) dovesse sciogliere negativamente la riserva. Riserva che sta andando decisamente per le lunghe, va detto, tanto da insospettire qualcuno.

Comunque, Bagnari o non Bagnari, al momento i segnali che giungono da Lega e lista civica sono concordi nel dire che quello sarà l’assetto privilegiato per arrivare all’ambito obiettivo del secondo posto e giocarsi l’eventuale storico ballottaggio con il Pd. Si potrebbe dire che se i grillini sognano Parma e Livorno, questa formazione potrebbe piuttosto far pensare a Venezia, dove un candidato di sinistra come Casson ha perso contro il civico di destra Brugnano.

Forza Italia a questo punto verrebbe lasciata correre da sola a raccogliere un voto di estrema destra con Fratelli d’Italia e candidato sindaco Alberto Ancarani, molto attivo capogruppo berlusconiano e che tutt’ora sarebbe pronto all’alleanza e che ha comunque le idee molto chiare: «Quello che conta davvero – ci dice – è battere il Pd per scardinare questo status quo in cui via della Lirica decide dal portavoce dell’ultimo comitato cittadino fino al presdiente dell’Autorità portuale, una gabbia che soffoca l’economia della città».

Eppure, per quanto agguerrito, Ancarani sembra forse destinato a restare fuori dalla coalizione. Chiediamo intanto ragione di questa esclusione al neoeletto segretario nazionale della Lega Nord Romagna Jacopo Morrone, che precisa: «Ancarani è un amico, ma nella nostra strategia politica su Ravenna pensiamo che l’elettorato a cui dobbiamo rivolgerci non voterebbe Berlusconi, e Forza Italia, che piaccia o meno, è Berlusconi, non può rappresentare una novità». Certo, difficile pensare che per l’elettore ravennate possa essere una novità Ancisi, il decano dell’opposizione in consiglio comunale da oltre quarant’anni. «Capisco l’obiezione, ma Ancisi ha sicuramente dimostrato di saper fare l’opposizione e sono convinto che lui e la sua squadra possano essere capaci di governare che è l’obiettivo a cui tendiamo e che per la prima volta sembra davvero a portata». E in nome di questo obiettivo, dice ancora Morrone, è stata fatta una scelta che sembra non in linea con l’aggressiva politica che sta portando fortuna a Salvini in termini di consenso nel resto del nord Italia (Faenza compresa). «I temi non cambiano e restano i nostri, così come si vedrà dal programma, ma ritengo che per portare gli elettori stanchi del Pd a votare l’opposizione sia più convincente un candidato civico, un imprenditore che per tutta la vita ha fatto onestamente il proprio lavoro». Sull’attuale esclusione di Bucci e della sua Pigna Morrone si limita a dire che «convocare le altre forze del centrodestra con una mail come ha fatto lui non mi sembra la modalità migliore, c’è un percorso da fare e che stiamo facendo. Ora si tratta di gettare le fondamenta, poi da qui al voto mancano ancora molti mesi, vedremo».

Tra le fondamenta c’è quella del profilo del candidato. Elio Bagnari resta un nome di primo piano, anche se ancora manca appunto il suo sì definitivo. E il consigliere comunale della Lega Paolo Guerra sarà confermato in lista? «Una risorsa per il partito – conferma Morrone – Paolo ha lavorato per cinque anni con competenza e credo sia uno dei più “carichi” tra di noi. Di persone così abbiamo sicuramente bisogno».

Ma la vera campagna elettorale inizierà, pare di capire, per la Lega solo dal 10 novembre, dopo l’incontro a cui anche Morrone parteciperà, lunedì 9, con Matteo Salvini (i due insieme nella foto, a sinistra) e soprattutto dopo il fine settimana di iniziative che aspettano il Carroccio. In particolare nel Ravennate, venerdì 6 novembre dalle 10 alle 12 è in programma un volantinaggio a sostegno dei prodotti italiani davanti ai supermercati Conad di via Galilei, a Ravenna, le Maioliche a Faenza e il Conad di San Pietro in Vincoli. Ai clienti verrà anche data in omaggio una moneta di plastica per contrastare l’accattonaggio di chi recupera le monete dai carrelli. Sabato ci sarà un banchetto con due lettini e un ombrellone in piazza a Cervia e in piazza del Mercato a Ravenna per manifestare contro la Bolkestein, mentre nel pomeriggio tutti sono invitati a Cattolica per una “vongolata” in difesa della pesca italiana. Infine, l’appuntamento clou è quello di domenica 8 verso mezzogiorno quando a Bologna interverrà Matteo Salvini. Dalla Romagna partiranno, dice Morrone, «nove pullman, un numero considerevole. Di questi due partono dalla provincia di Ravenna. E per chi volesse unirsi, c’è ancora qualche posto». A Bologna ha annunciato in queste ore la sua presenza anche Berlusconi. Un dettaglio che potrebbe avere ripercussioni anche sul piano locale per le alleanze.

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