Mister Micoperi non scende in campo ma scarica il candidato Liverani
«Serve una figura forte che non vedo nemmeno nelle liste avversarie»
In realtà adesso è possibile che la campagna elettorale appena inaugurata in città lo veda invece solo come spettatore, nonostante sia stato tirato per la giacca più volte dalla politica, soprattutto dopo la fama planetaria ottenuta con la sua Micoperi per l’operazione di raddrizzamento della Costa Concordia. Prima dell’operazione al Giglio di certo non era stato invece al centro delle stesse attenzioni… «Ma a Ravenna, a differenza di quello che succede in altre città, è davvero difficile fare gli imprenditori…», ci racconta ricevendoci nel suo ufficio di via Trieste. «Dio solo sa quante volte ho tentato una collaborazione con il sindaco Matteucci e la sua giunta, ma ogni tentativo è andato a vuoto».
Il cruccio, per il patron di Micoperi, è in particolare quello di non trovare corrispondenze tra il Pd locale e quello nazionale guidato da Renzi, di cui resta un grande fan. «Vedo molta differenza tra il Partito democratico che è riuscito a ridare dignità al nostro Paese e quello ravennate, ancora molto legato alla politica del passato. Ci vorrebbe un Renzi anche a Ravenna: questa città ha bisogno di una figura forte, rappresentativa, che ridia slancio…». Un identikit che non corrisponde per Bartolotti a quello di Enrico Liverani, scelto invece dai vertici locali dei democratici come candidato a sindaco. «Non condivido nella maniera più assoluta il metodo: il Pd attraverso elezioni primarie, avrebbe potuto fare una scelta più democratica, anziché imporne una dall’alto senza rispettare i cittadini».
Ma per Bartolotti – che smentisce di star collaborando con la Pigna di Maurizio Bucci come continua a pensare qualcuno – non sembrano esserci all’orizzonte neppure alternative valide. «Non penso possano funzionare le liste anti Pd di cui sento parlare, ma che sono costruite con la logica della vecchia politica. Resto convinto che se all’interno del Pd non si costruiscono condizioni diverse a favore della nostra comunità (la speranza che ci confida Bartolotti è ancora quella che il Partito democratico decida di cambiare il nome del candidato, magari con pressioni dal nazionale, ndr), serva qualcuno di spessore fuori dalla politica che faccia ripartire questa città con competenza e le faccia ritrovare il suo orgoglio romagnolo. Al momento non vedo persone che possano essere in grado di farlo, ma se se ne candiderà una, avrà il mio sostegno, indipendentemente dalla lista per cui si presenterà. E oltre alle persone servono programmi, che non sono ancora sul tavolo».