Futuro nella Pigna di Bucci? «Non so, devo ancora riflettere
Di certo sarei stato per le primarie di tutto il centrodestra»
A comunicare il proprio addio alla Lega insieme a lui in municipio anche due militanti storici come Giovanni Calisesi (fondatore della sezione ravennate della Lega) e Orazio Pezzi, quasi commossi. E alla lista di chi ha lasciato la Lega negli ultimi anni vanno aggiunti anche gli ex segretari comunali Luciano Fosci, ora portavoce di Fratelli d’Italia, e Vincenzo Papi e l’ex candidato a presidente della Provincia Rudi Capucci, come ricorda lo stesso Guerra, che però cerca di evitare qualsiasi polemica, limitandosi a sottolineare come nel corso di questa legislatura si sia sentito spesso da solo, senza un partito o una segreteria alle spalle in grado di sostenerlo.
«La mia è stata una decisione molto sofferta – spiega Guerra –, in questi anni sono rimasto a fare il mio lavoro di consigliere comunale cercando di entrare su tutti i temi e sono onorato del fatto che molti cittadini mi siano venuti a cercare oltre che orgoglioso di aver ottenuto risultati: penso a porto e gioco compulsivo, all’introduzione del question time, al mio impegno per la Bolkestein e gli imprenditori balneari che ha portato a un odg condiviso…». Ma il tutto, senza un partito vero alle spalle. «Io non sono un politico, ho portato avanti le battaglie secondo i miei principi e l’orientamento del partito che rappresentavo mettendo però al centro sempre e solo i problemi di Ravenna».
Ne è emerso più volte il quadro di un leghista anomalo… «Se qualcuno pensava che parlassi di immigrazione e basta, certo, non è stato così. Non so se sia stato questo il motivo, ma resta il fatto che mi sono trovato isolato, forse perché non sono e non sono mai stato un politico, ho il mio lavoro e non sono nessuno per giudicare le strategie di un partito. Quello che chiedevo era solo un minimo di rispetto per le persone…».
E alle prossime elezioni per chi correrà Paolo Guerra? Il suo nome era stato tirato in ballo in particolare da Maurizio Bucci della lista civica La Pigna, che in passato si era detto disposto a sostenerlo come candidato unico del centrodestra a Ravenna, ma al momento ancora non ci sono passi ufficiali. «Ora faccio un passo indietro e mi prendo alcuni giorni per riflettere – commenta Guerra – ancora non ho deciso se e come parteciperò alle prossime elezioni. Spero comunque possa esserci un progetto serio alternativo al Pd perché questa città avrebbe un gran bisogno di un cambiamento, almeno un mandato. Nell’opposizione non c’è un lupo che mangia i bambini, i ravennati non devono aver paura, saranno poi loro a giudicare l’alternativa. Un’alternanza farebbe bene tra l’altro secondo me anche allo stesso Pd, che potrebbe ripulirsi e tornare al passo con le vere problematiche della città».