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    Categoria: politica

Referendum costituzionale Il comitato per il no si presenta

Appuntamento lunedì 1 febbraio a Casa Melandri

Ancora mancano mesi al referendum sulle riforme costituzionali che riguardano in particolare la trasformazione del Senato e la fine del cosiddetto “bicameralismo perfetto”, ma già inizia la campagna elettorale. E se di recente Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio in visita a Ravenna per lanciare la campagna del candidato sindaco del Pd ha chiesto l’impegno dei militanti democratici per il sì, in città è nato intanto il comitato per il No. In città è promosso dal Comitato in Difesa della Costituzione di Bagnacavallo, dal Comitato di Faenza per la Valorizzazione e la Difesa della Costituzione, dal Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna, da Libertà e Giustizia, circolo di Ravenna, dal Gruppo dello Zuccherificio. Tra le cittadine e i cittadini che, fin dall’inizio, hanno scelto di essere presenti nel Comitato promotore (vedi elenco allegato) ci sono personalità che, in molti casi, hanno partecipato alla campagna referendaria del 2006, che portò alla sconfitta della riforma voluta dal governo Berlusconi: insegnanti, attivisti in associazioni culturali e di impegno civile, professionisti, sindacalisti, docenti universitari, che da tempo collaborano con i Comitati Costituzione, come Pietro Albonetti, Arnaldo Benini, Vincenzo Comito, Nicoletta Guidobaldi, Maurizio Viroli. Ad aderire anche molti iscritti all’Ampi che ha aderito al “no” a livello nazionale.
“Il presidente del Consiglio Renzi ha presentato il Referendum come suo – si legge nel comunicato del comitato – Come plebiscito sulla sua persona e sul suo governo. Sarebbe, questa, la strada più impropria per dare vita ad un Referendum, che la nostra Costituzione presenta come mezzo efficace e diretto di partecipazione. Nel caso delle riforme costituzionali, fra l’altro, non è previsto il quorum. Come dire, la Costituzione è di chi si attiva. Per questa ragione, intendiamo attivarci in prima persona, perché la Costituzione non è faccenda governativa, né, tantomeno, plebiscitaria. E’ nostra. Il problema non è essere a favore o contro il governo. Il problema è esprimere consenso o dissenso rispetto a questa riforma deformante, che indebolisce i poteri del Parlamento, accentra poteri nel governo e fa del Senato un docile strumento nelle mani dei governi di turno”.
Le prime iniziative del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale della provincia di Ravenna – formato, per ora, dal Comitato in Difesa della Costituzione di Bagnacavallo, dal Comitato di Faenza per la Valorizzazione e la Difesa della Costituzione, dal Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna, da Libertà e Giustizia, circolo di Ravenna, da FIOM, dal Gruppo dello Zuccherificio –  hanno, spiegao, lo scopo primario di informare. Per questo segnalano la nuova veste del sito dei Comitati Costituzione della provincia di Ravenna – www.salviamolacostituzione.ra.it – a disposizione del Comitato nazionale e provinciale; la presentazione del Comitato della provincia di Ravenna lunedì 1 febbraio 2016, con la partecipazione di Sandra Bonsanti, presidente Emerita di Libertà e Giustizia e Domenico Gallo, coordinatore del Coordinamento nazionale per la Democrazia Costituzionale;  un incontro di dialogo il 9 febbraio alle 17.30, Sala Spadolini della Biblioteca Oriani con Gianfranco Pasquino, a partire dal suo recente lavoro Cittadini senza scettro. Le riforme sbagliate (Università Bocconi Editore, 2015).
Infine, il Comitato segnala la raccolta fondi per il Comitato per il NO della provincia di Ravenna. Chi vuole contribuire può inviare i bonifici alle seguenti coordinate bancarie Codice IBAN: IT72B0601067684510700721591. Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna S.p.A. – Filiale di Ravenna, intestato a Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna. E’ necessaria la causale “Sostegno al Coordinamento per la Democrazia Costituzionale di Ravenna”.