«Nessuno contesta che una città come Ravenna debba dotarsi di almeno uno o più hotel a cinque stelle ma non condivio la proposta di De Pascale di utilizzare a tale scopo il palazzo di Piazza dei Caduti, che attualmente ospita la Provincia. Le motivazioni segnano evidentemente la distanza tra chi presta attenzione a come si usano le risorse della città e chi no». È la prima presa di posizione pubblica di Massimiliano Alberghini in veste di candidato sindaco per l’alleanza tra Lega Nord e Lista per Ravenna e arriva a commento della suggestione lanciata dal candidato del Pd nel corso di un incontro dedicato al turismo (vedi tra gli articoli correlati).
La prima dichiarazione di Alberghini – oggi stesso infatti è stata ufficializzata la discesa in campo del 50enne commercialista – non risparmia critiche al rivale di centrosinistra: «Ritengo che, in materia di attività prettamente imprenditoriali, l’iniziativa spetti al settore privato, quello vero, senza che il pubblico debba continuamente spendere risorse della comunità per aiutare qualcuno, addirittura mettendogli a disposizione un bene monumentale del XVII secolo». Per la precisione – come si può leggere sul sito della Provincia – il palazzo sorge sui resti di una dimora patrizia presumibilmente del XVII secolo ma la veste attuale fu ultimata nel 1928 al termine di tre anni di lavori cominciati dopo un incendio del 1922. La cripta rappresenta il nucleo più antico del complesso architettonico e risale con tutta probabilità alla fine del secolo XVIII. È l’unica memoria autentica dell’antico palazzo Rasponi.
La proposta di De Pascale non piace a Alberghini (al link in fondo alla pagina il testo integrale) anche perché «l’idea di creare un hotel in una zona dove non esistono parcheggi è di per sé una contraddizione con la necessità di ridare ampia ed ordinata accessibilità, e con essa vivibilità, al centro storico, ma anche una forzatura agli strumenti urbanistici vigenti e alle regole che vengono imposte ai comuni cittadini». Il candidato di centrodestra teme che «faccia la fine del mercato coperto, dove il privato è come sempre una cooperativa vicina alla politica. Niente si muove mai a caso nell’attuale governo locale».
Le suggestioni targate De Pascale hanno scatenato la reazione anche della lista civica la Pigna con Giuseppe Roccafiorita (in fondo alla pagina al link il testo integrale dell’intervento del capolista della Pigna): «Quando supereremo la desolante percentuale media del 50 percento di utilizzo dei posti letti disponibili nelle strutture ricettive nel nostro Comune, potremo parlare di nuove strutture alberghiere, e a quel punto siamo sicuri che non mancheranno ottimi e capaci imprenditori locali, e non, felici di investire sul turismo del nostro territorio, lasciando al pubblico quella che è la sua vocazione, non certo fare l’albergatore. E riguardo la destinazione del Palazzo della Provincia, lasceremmo volentieri il problema da risolvere al suocero dello stesso candidato Michele De Pascale, ovvero il presidente della Provincia Pd Claudio Casadio, risparmiando amenità simili alla cittadinanza».