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    Categoria: politica

Elezioni, il Pri offre quattro posti in lista a chi manderà l’email con le idee migliori

Il segretario dell’Edera (alleato del Pd): «Il ruolo dei partiti è ancora determinante ma serve una rinnovata visione della società civile»

Per tutti quelli che almeno una volta hanno detto «se ci fossi io là a governare le cose a Ravenna andrebbero diversamente», ora c’è l’occasione per provarci davvero: il Partito repubblicano ha deciso di destinare quattro posti della sua lista di candidati alle prossime elezioni comunali per semplici cittadini che li avranno convinto con la loro idea per la città.

«Ci rivolgiamo – scrive in un comunicato Eugenio Fusignani, segretario dell’Edera che corre alleata al Pd e futuro vicesindaco in caso di vittoria di Michele de Pascale – a tutti quei cittadini che si riconoscono nei valori delle democrazie laiche occidentali e nella nostra visione della città; che abbiano idee su temi specifici e voglia di impegnarsi su essi, di sottoporci la loro idea di impegno, facendocela pervenire all’indirizzo mail info@pri-ravenna.it. Noi valuteremo questa idea e, se diventerà anche la nostra, daremo la possibilità a quei cittadini non solo di affidarcela ma di portarla avanti direttamente. In questo senso destineremo quattro posizioni della nostra lista elettorale per le Amministrative affinché quei cittadini possano concorrere, con parità di condizione e con riconosciuta indipendenza, al ruolo di consigliere comunale».

Chissà quante volte siete stati convinti di avere l’idea giusta per Ravenna ma di non avere le possibilità per portarla avanti. Ora il Pri vi aspetta: «A differenza dei finti nuovi che in realtà si chiudono in una stantia autoreferenzialità, i repubblicani aprono davvero all’apporto della cosiddetta società civile, consci del fatto che il ruolo dei partiti è ancora determinante per garantire l’interesse generale». Perché bisogna «guardare all’oggi con un rinnovato spirito e con una rinnovata visione della società» anche se Fusignani, già assessore provinciale, è convinto che serva «un ritorno al primato della politica per garantire un nuovo governo credibile e in grado di dare risposte ai problemi della città, il senso di responsabilità ha portato Pri e Pd a spendersi in prima persona, mettendoci la faccia. Al senso di disagio provocato da un superficiale atteggiamento nei confronti della politica, che peraltro ha generato l’ondata di populismo e di aggregazioni civiche che nascono in ogni campagna elettorale e si dissolvono il giorno stesso dello spoglio delle schede, i repubblicani sbandierano con orgoglio la loro appartenenza e il loro essere partito con tutto il significato che il termine assume anche nella nostra Carta Costituzionale».