Cervia: gestore del porto sfrattato dal Comune querela il sindaco

Lite fra l’amministrazione publica e la società concessionaria dal 1971. Intanto il Tar sospende il provvedimento di decadenza

porto turistico cerviaContinua il braccio di ferro nei tribunali italiani, a colpi di denunce e ricorsi, tra il Comune di Cervia e la società Marina di Cervia con sede a Napoli, titolare dal 1971 della concessione demaniale per il porto turistico cervese. L’ultima puntata della diatriba ruota attorno al decreto di revoca della concessione emanato dall’amministrazione comunale ma sospeso dal Tar del Lazio a cui si è appellata la concessionaria. La mossa della giunta guidata da Luca Coffari mirava allo sgombero della struttura entro fine marzo, ipotizzando l’intervento della forza pubblica in caso contrario.

«È un fatto storico per la nostra città – dichiarava il primo cittadino –. Il porto ben gestito può essere una risorsa fondamentale per lo sviluppo del comparto turistico legato alla nautica, ma anche per l’intera città. Il Comune se non vi saranno ricorsi con sentenze negative, gestirà il porto già da subito in attesa di fare un nuovo bando. Verranno tutelati gli attuali proprietari di posti barca e cantieri nautici».

E invece è arrivato proprio il pronunciamento che il Comune non si augurava. Il Tar del Lazio ha sospeso in via interinale l’esecutività dell’atto di decadenza. Marina di Cervia resta al porto in attesa che il tribunale si pronunci nel merito dopo aver concesso la sospensiva. Il decreto assegna al Marina 15 giorni per presentare il ricorso, su cui il comune potrà presentare poi le proprie difese. Infine il tribunale valuterà nel merito le motivazioni e si pronuncerà.
«La società – scrive Marina di Cervia – ribadisce l’infondatezza e la capziosità delle contestazioni cristallizzate nell’atto di decadenza dalla concessione e, più in generale, l’integrale illegittimità dell’operato del grappolo di amministratori e alti funzionari cervesi che, oramai da anni, tenta, con ogni mezzo, di indurre  il concessionario a rinunciare alla gestione del bene demaniale». Dalla società inoltre «piena e incondizionata fiducia nella magistratura penale ravennate, che attualmente sta vagliando l’intera gestione comunale del procedimento decadenziale».

Luca CoffariAl sindaco cervese verrebbe  contestata da parte del Marina una rivelazione di segreti d’ufficio e diffamazione a mezzo stampa. Per i funzionari responsabili nell’unità speciale guidata da Coffari arriva la denuncia dal Marina per falso ideologico, per il contenuto dell’atto stesso di decadenza. «Abbiamo piena fiducia nella magistratura e nella procura a cui ora spetterà vagliare le accuse – dice Coffari –. Noi abbiamo fatto il nostro dovere come rappresentati delle istituzioni e questa denuncia fatta personalmente a chi segue il procedimento amministrativo in corso appare quasi un tentativo di condizionare l’azione del Comune. Se il Marina pensa di rallentare o evitare l’azione dell’amministrazione comunale si sbaglia di grosso, noi andiamo avanti spediti con l’attuazione del decreto di decadenza  ed entro questo mese il porto turistico dovrà essere liberato». Riguardo alle accuse di rivelazione di segreto d’ufficio, per il sindaco «appare davvero incredibile in quanto sia l’avvio del procedimento nonché la decadenza sono atti pubblici e pubblicati sull’albo pretorio ed anzi la legge stabilisce che gli si debba dare ampia comunicazione esterna».

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