I fidanzati delle assessore? Il sindaco: «Tutto trasparente e imparziale»

Matteucci risponde a La Pigna, che intanto chiede le dimissioni
di Bakkali, Morigi e anche del direttore generale del Comune

Dopo le accuse del giorno precedente di una delle esponenti della propria lista, Veronica Verlicchi, il candidato a sindaco della Pigna, Maurizio Bucci, chiede in una nota inviata alla stampa le dimissioni delle assessore Valentina Morigi e Ouidad Bakkali e del dirigente generale del Comune di Ravenna, Carlo Boattini. I motivi, spiega Bucci, sarebbero «incompatibilità, opportunità e conflitti d’interessi». Il riferimento (vedi articoli correlati) è alle convenzioni stipulate dal Comune ad associazioni culturali di cui fanno parte, a vario titolo, i fidanzati delle due assessore, la figlia di Boattini e anche il presidente della commissione Cultura del Comune, il consigliere Pd Fabio Sbaraglia.

Mentre i diretti interessati al momento scelgono la strada del silenzio, a rispondere è stato in una nota pubblicata anche su Facebook il sindaco Fabrizio Matteucci.

«La qualità e l’intensità della vita culturale di Ravenna valgono il confronto con le la qualità e l’intensità della vita culturale delle grandi città italiane ed europee – dichiara il Primo cittadino –. Inseguire un profilo più basso testimonia solo una profonda inadeguatezza di visione o una propaganda elettorale che non si fa scrupolo di infangare associazioni e persone, e anche il nome della città. Per animare la vita culturale di Ravenna, insieme alla importante attività delle Istituzioni Culturali più consolidate, il Comune ha dato vita in questi anni ad un sistema di convenzioni, compartecipazioni, contributi e messa a disposizione di servizi a favore di associazioni, imprese e istituzioni, sulla base di una valutazione della qualità dei progetti culturali e di servizi per il territorio. Questa valutazione naturalmente può essere oggetto di giudizi positivi o di critiche, nel suo insieme e su ogni singolo progetto. In ogni caso i contributi sono sempre stati erogati in modo pubblico e trasparente, con una valutazione dei progetti e l’imparzialità rispetto ai soggetti proponenti».

Matteucci elenca poi nel dettaglio le realtà che in questi anni hanno realizzato progetti culturali grazie a finanziamenti del Comune (la lista integrale tra gli allegati). «Sono circa 350 realtà, ed è un elenco parziale. Tutto trasparente, pubblico, oggetto di dibattito 365 giorni all’anno. Non ho intenzione di lasciare trascinare la città in un dibattito che abbia l’impronta sconcia di alcuni interventi di questi giorni. Invito tutti a rispettare Ravenna, le sue espressioni culturali e a non togliere ossigeno ai tanti mondi vitali che animano la vita culturale di Ravenna. E anche a non insultare e diffamare le persone perbene, anche se c’è la campagna elettorale».

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