Ancarani (FI): «Noi restiamo una certezza contro la sinistra»

Parla il capolista dei berlusconiani ravennati, alleato con LpR e Lega. Intanto, il Popolo della Famiglia rinuncia a presentare una sua lista

Alberto AncaraniDopo una gestazione piuttosto lunga legata più a questioni extraterritoriali che alla realtà ravennate, anche Forza Italia è entrata nella coalizione che sostiene Massimiliano Alberghini, candidato civico di Lega Nord e LpRa. Capolista dei berlusconiani ravennati, Alberto Ancarani, attuale capogruppo in consiglio, vero volto del partito in città, ha da sempre fortemente voluto l’accordo.
Cosa si aspetta per Forza Italia da queste amministrative?
«Mi auguro di confermare il risultato delle ultime elezioni regionali, ma ritengo ci siano tutti gli elementi per poterlo superare. I ravennati sono stufi di questo modo di governare il comune e non c’è motivo per non dare fiducia a chi in questi anni vi si è opposto anche duramente».

Il partito nazionale però è in forte crisi, perché dovrebbero votare proprio voi?
«Ci deve votare chi crede nella libertà di impresa, nella diminuzione della pressione fiscale, nella sussidiarietà verticale e orizzontale, nella meritocrazia. Insomma nell’esatto opposto di quanto ha messo in pratica il Pd in questo territorio fino a oggi. Mi permetto di aggiungere proprio basandomi sulle difficoltà del partito nazionale che un voto per Forza Italia, e in particolare per il sottoscritto, sarebbe molto utile anche al fine di modificare gli assetti nazionali del movimento nel quale militavo quando aveva percentuali elevatissime e in cui ho continuato a militare quando esse si sono abbassate».

Infatti. Oggi vanno di moda le liste civiche, lei peraltro corre sotto un simbolo del passato…
«Noi insistiamo mettendoci la nostra faccia. La maggior parte delle liste civiche di questa tornata sono fantocci del Pd, in alcuni casi gente che “si vergogna” di definirsi del Pd e quindi crea la lista civica cercando addirittura di vendere agli elettori che col Pd non abbia nulla a che fare. Personalmente non solo non mi vergogno affatto di essere di Forza Italia ma credo di rappresentare in questa tornata una delle poche certezze per tutti coloro che contrastano la sinistra in questa città».

Alberghini sembra a tratti più moderato di lei. Cosa ne pensa della sua campagna elettorale?
«La campagna di Alberghini è volta ad evidenziare che per governare una città serve prima di tutto competenza, poi serve aver lavorato nella vita e non solo aver fatto politica. Serve inoltre esserci nati e vissuti. Non è con la retorica accattivante che si dimostra di avere capacità di governo. Oggi la coalizione che lo sostiene è compatta e ampia e con l’aiuto di ognuna delle forze in campo siamo certi di portare Massimiliano a un grande risultato».

Quale avversario teme di più tra coloro che corrono contro De Pascale?
«Senz’altro Raffaella Sutter. Sebbene ne riconosca onestà intellettuale e un grande spirito di servizio, devo dire che se vincesse le elezioni sarei preoccupatissimo di come finirebbe per essere governata questa città. Sono distantissimo dal suo modo di concepire la politica e dai suoi valori. Tutto sommato penso anche che lei direbbe altrettanto di me!»

Mirko De CarliIntanto è ufficiale che il simbolo del Popolo della Famiglia non si presenterà a Ravenna, a differenza di quanto accade in molte altre città come Bologna dove si candida il ravennate Mirko De Carli che, insieme a Giampiero Babini, scrivono: «Saremo comunque impegnati a dare seguito all’appello di tanti che hanno visto nel Pdf una speranza buona e sana di politica capace di mettere #primalafamiglia. Lo faremo osservando ciò che accradà in questa campagna elettorale, al fine di darne un giudizio da condividere con la città. Per il voto sarà lasciata libertà di coscienza agli aderenti al movimento».
Tra le liste che più potrebbero beneficiarne, Lista per Ravenna e La Pigna di Maurizio Bucci.

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