La segretaria del Carroccio contesta presunti conflitti d’interessi nella
lista di Michela Guerra. E torna alla carica anche l’ex M5S Santarella
Il presunto scandalo riguarda il luogotentente Giovanni Morgese, noto carabiniere di Ravenna, che la Guerra ha presentato alla stampa nei giorni scorsi come il referente per la sicurezza della sua squadra (ma che, va detto, non è candidato nella lista di Guerra). «Un carabiniere, un uomo che dovrebbe rappresentare lo Stato e lavorare al servizio dei cittadini, si mette invece a fare politica in prima persona, impegnandosi a sostenere una candidata sindaco – scrive Gardin –. È una vergogna inaccettabile, un affronto alla grande storia dell’Arma cui tutti siamo legati, un insulto a chi veste la divisa tutti i giorni senza avere scopi politici. Auspichiamo che i vertici dei Carabinieri, dal Comando provinciale a quello Comando regionale fino alle massime cariche nazionali, intervengano per impedire che un loro sottoposto metta a repentaglio la dignità e l’indipendenza dell’Arma. Un Carabiniere in servizio non può impegnarsi a favore di una certa parte politica e a discapito di altre, ne va della serenità di tutti i candidati».
A tal proposito, Gardin annuncia che «lunedì il gruppo parlamentare della Lega Nord provvederà subito a presentare un’interrogazione scritta al Ministero della Difesa per fare chiarezza su questo scandalo».
«Quel Carabiniere va immediatamente rimosso dal suo incarico – attacca la segretaria leghista -, la legge va rispettata, non possiamo transigere su questo».
«Le vergogne in casa della Guerra – secondo la segretaria della Lega – però non finiscono qui. Chi guida un’importante associazione di categoria come Assohotel dovrebbe garantire indipendenza e autonomia, a tutela dei propri associati. E invece il presidente nazionale e regionale Filippo Donati si tiene stretto la sua poltrona di rappresentante del settore salvo poi mettersi anche lui al servizio della Guerra. E così continuano i conflitti di interesse».