Voucher in agricoltura, la Regione: «Chiederemo allo Stato nuovi strumenti»

L’abolizione ha causato problemi agli imprenditori agricoli. La Lega chiede di intervenire e la Regione risponde: «Ci muoveremo con il governo»

L’abolizione dei voucher si fa sentire nel settore per i quali, inizialmente, erano stati pensati: l’agricoltura. I buoni lavoro erano stati infatti inizialmente sperimentati in questo settore. Coldiretti aveva già lamentato le conseguenze di questa scelta e ora in Regione la Lega Nord, con un documento firmato anche dal consigliere regionale faentino, Andrea Liverani, ha chiesto di intervenire.

La giunta ha risposto con l’assessore Patrizio Bianchi spiegando di essersi attivata con il governo « per chiedere di approvare quanto prima norme per i lavoratori stagionali in agricoltura che garantiscano maggiore flessibilità ma al contempo impediscano usi distorti e irregolari che la diffusione anomala dello strumento dei voucher aveva provocato. Abbiamo un tavolo di confronto con l’esecutivo nazionale, che ci ha assicurato di essersi attivato sul tema”.

L’assessore ha poi precisato che «nell’ambito delle competenze regionali per le comunicazioni obbligatorie di assunzione nel settore agricolo è stata messa a disposizione per i datori di lavoro agricoli una funzionalità nel sistema informatico di comunicazione obbligatoria che consente di adempiere agli obblighi di comunicazione dell’instaurazione dei rapporti di lavoro agricoli in modo semplificato».

La Lega ha invitato la Giunta di chiedere al Governo e al ministro Martina «di velocizzare l’approvazione di un provvedimento, in particolare per il settore agricolo che si trova a confrontarsi con difficoltà burocratiche e fiscali di ritorno, che possono avere come conseguenza l’aumento del ricorso al lavoro nero».

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