Ztl anche da via Maggiore e ingresso a pagamento in centro: è polemica

Approvate le linee guida del Piano della Mobilità Urbana
L’opposizione e il Pri insorgono. L’assessore e il Pd frenano

La giunta del Comune di Ravenna ha approvato nei giorni scorsi le linee guida del Pums (il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), recependo le indicazioni del nuovo Piano dell’Aria regionale che prevede, tra le altre cose, il raggiungimento nel 2020 di un’estensione minima delle zone a traffico limitato pari al 100 percento della dimensione del centro storico e delle aree pedonali invece pari al 20 percento del centro storico stesso.

Per raggiungere questi obiettivi sono tre le aree che la giunta (uscente) prevede di rendere a traffico limitato in futuro: una tra le vie Paolo Costa, Girolamo Rossi e Ghiselli; un’altra tra le vie Pascoli, Cerchio, Oriani, Tombesi dall’Ova e Guaccimanni e un’ultima tra via Maggiore, Fiume Abbandonato, degli Spreti e Landoni. Sono cinque invece le vie che dovranno diventare esclusivamente pedonali: Bassa del Pignattaro, Casa Matha, Santi, Galla Placidia e Monti.

Tra le previsioni presenti nelle linee guida, anche quella di rendere accessibile il centro storico per i veicoli a motore solo a pagamento, con il sistema Road Pricing, già sperimentato a Milano.

Naturalmente la pubblicazione di queste notizie sui quotidiani in queste ore ha scatenato la polemica, con Lista per Ravenna e Lega Nord che gridano allo scandalo (sottolineando come il candidato sindaco De Pascale, in futuro, non potrebbe non seguire le indicazioni della Regione governata dal suo stesso partito, il Pd, a differenza di Alberghinij) e anche i Repubblicani si dicono nettamente contrari (vedi interventi tra gli allegati in fondo all’articolo).

A cercare di minimizzare è in prima battuta anche l’assessore alla Mobilità del Comune di Ravenna, Roberto Fagnani. «In questo momento – spiega in un posto pubblicato sulla sua pagina Facebook – non è all’ordine del giorno alcuna nuova pedonalizzazione. Sono linee guide che la regione ci chiede di approvare per potere poi accedere ai finanziamenti europei e regionali. Sulla loro attuazione pratica il Comune di Ravenna assumerà le proprie decisioni quando sarà il momento, che non è oggi. C’e in atto un percorso partecipato a cui abbiamo invitato cittadini, associazioni, commercianti. Dal percorso partecipato del Pums sono emersi forti tre temi: ciclabilità, trasporto pubblico e accessibilità per le persone con disabilità. A settembre verrà presentato il documento con i risultati del percorso. Dopo l’amministrazione dovrà contro dedurre. Entro il 2017 la Regione ci chiede di approvare il Pums».

«Il Pums – continua ancora Fagnani – ha un ampio respiro: va da qui a 10 anni, quindi fino al 2026, e sopratutto non si può ridurre a un solo argomento. Al’interno vi sono una serie di cose da realizzare per rendere la nostra mobilità sempre più sostenibile».

Concetti che vengono ribaditi anche dal candidato sindaco del Pd, Michele de Pascale. «Non sta per venir deliberata nessuna variazione al traffico. In ogni caso sia i processi partecipativi, come quello finanziato dalla Regione, che le decisioni non possono essere affidati all’amministrazione uscente, ma le scelte verranno condotte dall’amministrazione che si insedierà dal 5 giugno. Come ho già dichiarato più volte e come è contenuto nel mio programma non è prevista alcuna ulteriore pedonalizzazione anzi, la priorità va data a un potenziamento e miglioramento all’accessibilità ai parcheggi del centro e all’utilizzo di nuove tecnologie per rendere meno rigidi vincoli al traffico e potenziare e migliorare l’accesso al centro».

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