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    Categoria: politica

Indagati 4 dirigenti del consorzio “Ambiente 2.0“ per caos rifiuti

Per l’ad e tre responsabili di settore la Procura di Ravenna ipotizza il reato di “interruzione di servizio pubblico in concorso“

Sono quattro i dirigenti del consorzio milanese “Ambiente 2.0“ indagati dalla Procura della Repubblica di Ravenna in seguito ai recenti, gravi disservizi nella raccolta dei rifiuti nel capoluogo e nelle città della provincia.
Com’è noto il gruppo di aziende che si era aggiudicata la gara d’appalto del servizio per conto di Hera, a fine aprile – per mancanza di mezzi e personale – non era riuscito nel corso di diversi giorni a smaltire l’accumulo di rifiuti, lasciando nel caos ambientale diverse zone del territorio. L’ipotesi di reato degli inquirenti è interruzione di pubblico servizio in concorso.
A quanto pare, come riportano alcuni mezzi di informazione locale, di tratta dell’amministratore delegato e di tre responsabili di settore. In un interrogatorio preliminare con i giudici, gli indagati si sono tutti avvalsi della facoltà di non rispondere.
L’inchiesta – coordinata dal Procuratore capo Alessandro Mancini – è stata affidato per le indagini ai Carabinieri del nucleo investigativo ravennate che dovranno chiarire cos’è accaduto e quali sono le eventuali responsabilità del mancato svuotamento dei cassonetti dal 16 aprile, quando “Ambiente 2.0” è subentrato operativamente al precedente gestore della raccolta (il consorzio con a capo la coop Ciclat), fino a metà maggio, quando la società milanese ha convenuto con Hera una risoluzione consensuale del contratto di servizio (fonte Ansa-ER).