Guerra al 13 percento senza Stelle «La città non è intellettualmente pronta»

La lista Cambierà, nata dalla mancata certificazione di Grillo, è la terza forza in città dopo Pd e Lega

Il risultato di Michela Guerra e della sua lista civica Cambierà potrebbe essere letto come la prova che, se ci fosse stato il Movimento 5 Stelle con il proprio simbolo, la corsa per il ballottaggio avrebbe visto forse due contendenti per il secondo posto. Con pochi mezzi, una campagna elettorale condotta in ritardo proprio per la mancata certificazione della lista dallo staff del movimento di Grillo, una parte seppure in minoranza apertamente ostile al progetto, Guerra ha migliorato le performance di cinque anni fa del Movimento 5 Stelle raggiungendo un 13,4 per il candidato sindaco e un 12,7 per la lista e muovendo in tutto oltre 9mila voti.

Sono la terza forza politica (e non la seconda come annunciato da Guerra sul suo profilo Facebook durante la nottata degli scrutini) dietro a Pd e Lega Nord. Tra i i più votati ci sono Marco Maiolini (176 preferenze), Samantha Tardi (134), Emanuele Panizza (133), Federica Mariani (127). I voti raccolti dovrebbero garantire la presenza di uno o due consiglieri oltre alla stessa Guerra.

Nella lunga nottata elettorale la candidata a sindaco non si è dimostrata particolarmente soddisfatta del risultato. Ha infatti scritto su Facebook: «Grazie a tutti i volontari, ai tecnici che hanno provveduto a preparare un programma corposo è fattibile per la città. Dispiace che la città non sia intellettualmente pronta per il salto di qualità. Ma seguiteci, noi andremo avanti con le nostre battaglie di civiltà, sempre senza slogan è sempre senza bugie. Imparerete con calma a non farvi ingannare dai pregiudicati e venditori di frottole. Sempre spendendo 2.600 euro per tutta la campagna contro i 136.000 euro degli avversari».

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