De Pascale: «Alberghini maschilista Noi cambieremo le disparità di salario»

Il candidato del centrosinistra promette interventi per le politiche di genere: oggi a Ravenna 7 donne su 31 presidenti di partecipate

A Ravenna su trentuno presidenti di enti a partecipazione pubblica le donne sono sette. Partendo da questo dato e con la convinzione che «favorire l’ascesa delle donne alle posizioni di vertice è urgente per assicurare una crescita sostenibile dell’economia», il candidato sindaco del centrosinistra Michele de Pascale prende un impegno con i cittadini sul fronte delle politiche di genere per conquistare il loro voto al ballottaggio del 19 giugno: «Entro i cinque anni garantiremo equità di trattamento e parità di rappresentanza nelle professioni pubbliche e nelle partecipate. Ogni anno promuoveremo un’analisi che, in continuità con il Bilancio di Genere, permetta di intervenire sulle disparità salariali a partire dalla stessa amministrazione».

Proseguendo nel nuovo solco della campagna elettorale che da alcuni tempi vede un De Pascale non solo capace di incassare i colpi ma anche pronto a contrattaccare, arriva l’affondo contro l’avversario della sfida a due: «Contro il maschilismo imperante delle destre e di Alberghini, il quale non si è nemmeno degnato di presentarsi al confronto tra i candidati alla Casa delle donne e accoglie nella sua coalizione figure politiche che si sono da sempre distinte per le offese verso le donne, noi riteniamo che questo divario di genere debba essere subito colmato».

La nota scritta diffusa dal portavoce del candidato riassume alcune statistiche raccolte dall’assessorato comunale e dalla Regione: «In Emilia Romagna le donne hanno uno stipendio medio mensile inferiore di 302 euro a quello degli uomini, differenza che aumenta a 509 per le dirigenti, a 391 per i quadri, scende a 261 per le impiegate per risalire a 318 per le operaie. Dunque più alto è il livello professionale, maggiore è la differenza di reddito uomo/donna. Nel lavoro dipendente, le donne guadagnano in media il 22 percento in meno degli uomini. Il reddito da lavoro autonomo delle donne è inferiore in media a quello degli uomini di quasi la metà (46,8%). Per quanto riguarda le pensioni, le donne guadagnano mediamente quasi il 26 percento in meno rispetto agli uomini».

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