La giunta De Pascale ora è al lavoro: ecco l’identikit dei nuovi assessori  

Tra conferme e new entry, con un’unica vera sorpresa

Ecco nel dettaglio chi sono gli uomini e le donne che affiancheranno Michele De Pascale a partire da oggi, giovedì 30 giugno, al governo del Comune di Ravenna. Un mix di conferme (4) e di novità (5) rispetto all’ultima giunta, quattro donne e cinque uomini, un vicesindaco con deleghe pesantissime e un sindaco che tiene per sé alcuni temi strategici (Pianificazione, Riorganizzazione istituzioni e fondazioni culturali e Romagna) e la delega alla Sanità. Sindaco che dovrebbe diventare anche Presidente della Provincia, come noto diventato un ente di secondo livello (a eleggerlo saranno sindaci e consiglieri comunali dei diciotto Comuni il 3 agosto) in attesa di un verdetto finale dal referendum costituzionale di ottobre (il Sì ne implicherebbe la totale abolizione).

Conferme/1: Bakkali a Infanzia, Università e Politiche di genere. Tra i nomi che da sempre circolano tra le conferme in giunta c’era quello della giovane Ouidad Bakkali, classe 1986, originaria di Agadir (Marocco) ma con cittadinanza italiana, laurea triennale in Scienze Internazionali, iscritta alla Magistrale in Cooperazione, Sviluppo e Diritti Umani a Bologna. Dal 2011 al 2016 è stata assessora alla Cultura, Pubblica istruzione e infanzia, Istruzione superiore e Formazione professionale nella giunta guidata da Fabrizio Matteucci, ora si vede confermata su alcune deleghe come Pubblica istruzione e Infanzia, Istruzione superiore, Formazione professionale, e vede aggiungersi Università, Politiche europee, Cooperazione internazionale, Politiche e Cultura di genere. La sua prima nomina fu una sorpresa, il giudizio sul suo mandato non proprio unanime anche data la scarsa esperienza. Tra le novità introdotte sotto il suo primo mandato come assessore all’Infanzia la riorganizzazione scolastica e il sistema dei voucher per i nidi appena entrato in fase di attuazione. Perde la Cultura ma assume l’assessorato all’Università fino a oggi “feudo” del Partito repubblicano e anche le Politiche di genere che erano state dell’assessore comunista Giovanna Piaia. È stata tra i più stretti collaboratori di De Pascale durante la campagna elettorale.

Conferme/2: Cameliani con le deleghe a Economia e Partecipate. Una delle vere sorprese nella seconda giunta Matteucci, Massimo Cameliani si è trovato negli ultimi anni a diventarne una colonna portante assumendo un numero imprecisato di deleghe. Viene confermato con gran parte delle sue deleghe originali che sono Sviluppo economico, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura, Personale, Ravenna digitale, a cui  si aggiungono Patrimonio e Aziende partecipate. È stato l’unico assessore a sottoporsi alla prova del fuoco del voto che ha superato con il record assoluto di oltre mille preferenze personali mentre il partito perdeva oltre ottomila voti, grazie anche all’area cattolica. Dipendente della Cna di Ravenna nell’area Contrattualistica del lavoro e della Legislazione del lavoro, ha una laurea magistrale in giurisprudenza ed è nato il 1 giugno 1979. Non proprio indimenticabili i suoi mesi come assessore al Turismo (delega assunta dopo che Andrea Corsini fu nominato assessore regionale), può sicuramente vantare tra i successi la trasformazione della Nuova Pansac in una cooperativa che è riuscita a salvare almeno parte dei posti di lavoro messi a rischio dalla crisi dell’azienda. Ora dovrà tornare a occuparsi di sviluppo economico e crisi, ma anche del grande tema delle partecipate per cui sono state annunciate novità.

Conferme/3: Fagnani, dalle Grandi opere allo Sport. Vice nel Pd del segretario provinciale Michele de Pascale, è entrato nella giunta Matteucci solo a dicembre 2015 per prendere il posto del prematuramente scomparso Enrico Liverani. La sua, quindi, è una conferma solo in parte, come ha tenuto a precisare anche il sindaco durante la presentazione della giunta. Oltre ai Lavori pubblici e alla Mobilità, ora Fagnani ha anche le deleghe alle Grandi infrastrutture e alla Subsidenza e servizi geologici, oltreché allo Sport. Sarà lui quindi a curare, tra le altre cose, anche il progetto del Beach Stadium a Marina di Ravenna più volte annunciato da De Pascale durante la campagna elettorale. Renziano della prima ora, è membro dell’assemblea nazionale del Partito democratico. Sarà lui anche ad avere a che fare con il ministro Delrio su alcune importanti partite, tanto che sembrava potesse avere anche la delega al Porto che invece è stata confermata, come ormai da tradizione, al vicesindaco del Pri Eugenio Fusignani. Classe 1974, ha una maturità artistica e ha lavorato come libero professionista e come site manager in Acmar fino al 2014 quando è passato ad Edile Service. Per pochi mesi, prima delle nomina ad assessore, è stato presidente di Azimut, la partecipata del Comune di Ravenna.

Conferme/4: Morigi, resta il Bilancio, arrivano i Servizi sociali. Entrata in quota Sel nella seconda giunta Matteucci con delega al Bilancio, è confermata da De Pascale dopo essere stata eletta nella lista Sinistra per Ravenna che appoggiava il candidato Pd (in rottura con il resto di Sel che appoggiava Sutter). I 1.750 voti portati in dote dalla sua lista e la sua esperienza la rendono uno degli assessori con deleghe importanti che già aveva come Bilancio (ma senza più le Partecipate, andate a Cameliani), Partecipazione e Politiche giovanili a cui si aggiungono i Servizi sociali e anche, un po’ a sorpresa, l’Immigrazione per cui erano circolate ipotesi diverse, dal nome dell’avvocato Lina Taddei all’ipotesi di accorparla con l’Istruzione (come la stessa impostazione del programma elettorale di De Pascale lasciava intendere) per poi andare a Ouidad Bakkali. Particolarmente interessante sarà seguire la delega a Casa (un’emergenza su cui sono state annunciate molte novità) e i Servizi Sociali che entro l’anno dovranno tornare in capo al Comune, come annunciato da De Pascale. Morigi, che ha sempre detto di voler spostare l’asse della coalizione a sinistra, ha sicuramente le deleghe in cui questo “spostamento” può forse essere misurabile. Classe 1977, ha una maturità magistrale, ha lavorato come contabile in imprese private.

New entry/1: Baroncini, il segretario con Decentramento e Ambiente. Tra le new entry della giunta De Pascale c’è il segretario comunale del Pd di Ravenna: Gianandrea Baroncini, per tutti Giangi. Nato a Cotignola nel 1982 ha una laurea triennale in scienze politiche ed è stato eletto segretario comunale nel novembre 2013, prima si è occupato per anni della Sinistra Giovanile, della sezione Strocchi e poi  ha lavorato per il Pd occupandosi anche della festa provinciale de l’unità. È stato per dieci anni in consiglio comunale e dal 2011 al 2016 si è in particolare occupato dei lavori della commissione Bilancio e della commissione Cultura. Oggi entra in giunta con la delega a Decentramento, Affari generali, Affari istituzionali, Volontariato, Protezione civile, Ambiente, Verde pubblico, Diritti degli animali. Durante la presentazione della giunta De Pascale ha sottolineato in particolare l’importanza delle delega al Decentramento: il forese è stato uno degli argomenti più utilizzati in campagna elettorale dal Pd e, soprattutto, proprio dal forese sono arrivati i voti necessari per la vittoria di de Pascale al ballottaggio. Come lo stesso sindaco, anche Baroncini lascerà a breve l’incarico di segretario comunale del partito.

New entry/2: Costantini, da Confesercenti la novità per il Turismo. Per quanto il suo nome circoli da mesi sui giornali e il suo volto sia noto in città (qualcuno avrebbe addirittura auspicato una sua candidatura a eventuali primarie, che poi non si sono mai tenute, per la carica di sindaco), Giacomo Costantini è una vera novità dentro Palazzo Merlato. Nato a Ravenna nel 1982, è consulente piccole medie imprese per Confesercenti Ravenna ed è laureato in Economia e Management. In Confesercenti offre consulenze per l’avvio impresa e segue progetti di networking. Inoltre è promotore e organizzatore di iniziative dedicate alla divulgazione della cultura di impresa (come Vitamine per la Comunicazione, Giornate dell’Ecommerce, Enzima Creativo) ed eventi di promozione del territorio (come la Notte d’Oro, la Festa del Cappelletto). Forse per questo a lui è affidata anche la delega nuova di zecca “organizzazioni eventi” che accompagna quella principale e fondamentale, il Turismo, ossia il tema su cui il sindaco De Pascale ha annunciato in campagna elettorale più  discontinuità rispetto alle precedenti giunte Matteucci. Uno dei pochi, se non l’unico, che ha incassato i complimenti di un avversarsio: Maurizio Bucci.

New entry/3: La sopresa Del Conte, ingegnere all’Urbanistica. Tra le vere sorprese di questa giunta, Federica del Conte non era mai stata nominata in totogiunte e il suo nome arriva a stupire anche parte dello stesso Pd. Eletta in consiglio comunale («per me già questa era stata un’enorme soddisfazione» ci dice) con oltre 500 preferenze e già presidente del consiglio territoriale di Castiglione, Federica Del Conte è una libera professionista, ingegnere edile che riceve la pesantissima delega a Urbanistica, Edilizia privata e la nuova sulla Rigenerazione urbana. Sarà uno degli assessori che più di altri dovrà lavorare a stretto contatto con il sindaco che ha tenuto per sé  la delega a “pianificazione strategica  e strutturale”. L’idea è quella più volte annunciata di iniziare subito a lavorare al nuovo Poc per immaginare appunto incentivi a chi rigenera e consumo zero di territorio se non per insediamenti produttivi. A lei toccherà anche il grande capitolo Darsena. «Non mi aspettavo che mi venisse chiesto di entrare in giunta – racconta in sala consigliare al termine della presentazione – e devo dire che sono stata felice di accettare, ma non nego una certa preoccupazione perché sono consapevole della responsabilità». E in effetti l’Urbanistica è senza dubbio uno degli assi portanti dell’azione di qualsiasi giunta comunale.

New entry/4: Fusignani, il vice con Porto, Centro storico e Sicurezza. Unico nome noto prima delle elezioni era quello di Eugenio Fusignani, segretario provinciale del Pri che, avendo ottenuto un risultato perfino superiore alle aspettative (i repubblicani hanno eletto due consiglieri) e avendo soprattutto contribuito in modo tangibile alla vittoria di De Pascale al ballottaggio (fondamentali i voti delle enclave dove storicamente il Pri è più forte), ha evidentemente potuto alzare la posta. E così non solo Fusignani subentra a Mingozzi nel ruolo appunto di vice primo cittadino, ma lo fa con deleghe anche di un certo peso quali Sicurezza e Polizia muncipale (novità assolute per il Pri) e la novità della delega al Centro storico che sarà una sorta di coordinamento di tutti gli assessori che hanno competenza in materia, dal Turismo ai Lavori pubblici, dal Commercio alla Cultura. Non solo, Fusignani avrà anche quella che è sempre storicamente stata la delega del Pri e che, dopo soprattutto l’empasse degli ultimi 5 anni, si pensava sarebbe potuta cambiare di mano: il Porto.  Classe 1958, geometra libero professionista, Fusignani è stato consigliere comunale dal 1993 al 2000, assessore comunale nel 2000 e poi provinciale dal 2001 al al 2011. Oggi siede nel cda di Ravenna Holding.

New entry/5: Signorino, il pezzo da novanta per la Cultura. Certo la sorpresa più clamorosa della prima giunta De Pascale: la delega alla Cultura va infatti a Elsa Signorino, presidente di RavennAntica che si è dimessa dall’incarico. Una soluzione che arriva senza che mai indiscrezioni in questo senso fossero uscite nei corridoi o sulla stampa. Classe 1950, laurea in pedagogia, dal 2001 Signorino è presidente della Fondazione RavennAntica istituita per la valorizzazione, anche a fini turistici, del patrimonio archeologico, architettonico e storico del territorio. È stata insegnante e funzionaria di partito e ha ricoperto per oltre 20 anni incarichi di governo negli enti locali in qualità di assessore provinciale prima, e di assessore regionale poi, occupandosi di Cultura, Politiche Sociali, Politiche del Lavoro, Istruzione e Università. Ha ricoperto, fra gli altri, l’incarico di presidente dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, e di vicepresidente della Fondazione Flaminia. Dal 1995 è stata per due legislature parlamentare. Come avvenuto per l’incarico di presidente di RavennAntica, nemmeno per quello di assessore riceverà alcun emolumento o compenso. Signorino, come noto, percepisci vitalizi per gli incarichi ricoperti in Regione e in Parlamento.

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