Nuove collaboratrici del sindaco, Alberghini: «Alla faccia dell’imparzialità»

Lo sconfitto al ballottaggio attacca De Pascale. E il deputato
Maestri: «Indecente nominare la capo gabinetto di suo suocero»

«Credo che Michele de Pascale sia sulla buona strada per farci rimpiangere Fabrizio Matteucci…». È il commento sarcastico di Massimiliano Alberghini, neoconsigliere comunale e candidato a sindaco del centrodestra uscito sconfitto al ballottaggio dello scorso 19 giugno, sulla nomina dello staff del nuovo Primo cittadino di Ravenna.

In particolare Alberghini prende di mira la scelta di mettere sotto contratto (part time e a tempo determinato, fino al termine del mandato di De Pascale, così come prevede la legge) Stefania Mieti, dirigente in Provincia nel gabinetto del presidente uscente Claudio Casadio, che come noto è anche suocero di De Pascale. «Alla faccia dell’imparzialità, alla faccia della buona amministrazione e alla faccia della discontinuità», commenta ancora in un video pubblicato su Facebook Alberghini, secondo cui si tratta di costi notevoli e si sarebbe potuto trovare qualcuno di meritevole già tra i dipendenti del Comune di Ravenna. «Ma per il Pd la meritocrazia è una parola sconosciuta…».

Critico lo era stato subito dopo l’annuncio del Comune anche il parlamentare ravennate Andrea Maestri, ora con Possibile di Pippo Civati ma entrato alla Camera proprio per la sua candidatura originariamente con il Pd. «In base alla vigente normativa degli enti locali – ricorda l’onorevole Maestri, che è anche avvocato – il sindaco può nominare persone di stretta fiducia nel suo staff, senza alcun concorso, per chiamata diretta. Sono dunque legittime le tre nomine appena sfornate dalla prima riunione di giunta. Tuttavia, il Sindaco, non sfugge ai doveri previsti dall’art. 78 del Testo Unico Enti Locali che sono quelli di comportarsi, nell’esercizio delle proprie funzioni, nel rispetto dei principi di imparzialità e buona amministrazione. Potendo scegliere, il sindaco bene avrebbe potuto individuare persone già dipendenti del Comune di Ravenna che lo coadiuvassero nelle funzioni di diretto supporto: sarebbe stato un bel gesto di discontinuità col passato e un’apertura di fiducia galvanizzante per i lavoratori comunali».

«Sprezzante di ogni canone di imparzialità e di decenza istituzionale – ha invece attaccato Maestri –, il nostro nuovo sindaco ha inteso invece scegliere direttamente come capo di gabinetto la capo di gabinetto del presidente della Provincia, che è suo suocero. Come primo atto ufficiale della Giunta mi pare una cosa davvero imbarazzante. E mi sento in dovere di dirlo».

Oltre a Mieti (con una retribuzione mensile lorda, per il suo part-time, di circa 2.500 euro) sono state (vedi articoli correlati) nominate da De Pascale la sua portavoce, Eleonora Polacco (retribuzione lorda di circa 3.200 euro al mese), che già aveva coordinato la comunicazione del candidato del centrosinistra in campagna elettorale, e Maria Giovanna Facchini, ex segretaria comunale del Pd di Russi e assessore sempre a Russi, ruolo da cui si è dimessa (per lei retribuzione di circa 2.400 euro lordi al mese).

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