L’opposizione si mostra compatta e porta i casi Acer e Ap in consiglio comunale

Richiesta da tutti i consiglieri di minoranza per due sedute straordinarie dedicate alla gestione delle case popolari e allo stallo del porto

I sette schieramenti di opposizione in consiglio comunale a Ravenna si compattano e portano in assemblea i casi Acer e Ap: la gestione dell’azienda pubblica delle case popolari e lo stallo in cui si trova il porto saranno i temi di due sedute straordinarie richieste dai dodici consiglieri di minoranza.

Per quanto riguarda Acer, la richiesta è per «valutare l’operato nel mandato 2011-16 nella prospettiva del nuovo mandato 2016-2021 e del conseguente prossimo rinnovo degli organi dirigenti». Come detto, Acer è l’azienda pubblica di cui il Comune si avvale, unitariamente agli altri enti locali della provincia, per la gestione delle proprie case popolari e del proprio ufficio Casa. In totale in provincia circa cinquemila alloggi. Quattro le questioni che secondo l’opposizione andranno chiarite: la presunta mancanza di requisiti professionali per i membri del cda, la costituzione e poi soppressione di due società di scopo senza un rendiconto dettagliato, le assunzioni con concorso sotto indagine della guardia di finanza, i contenziosi giudiziari pendenti con dipendenti.

A proposito del porto invece si fa richiesta di una «informativa in merito alla gestione dell’Autorità portuale di Ravenna da parte del commissario straordinario Giuseppe Meli, con particolare riferimento all’eventuale conflitto di interessi presente in Sapir, nonché alla problematica dello svuotamento delle casse di colmata» e «l’illustrazione del progetto di escavo dei fondali elaborato durante il periodo di commissariamento, non ancora depositato in Comune ai fini dell’iter di approvazione». Tra i temi da affrontare anche il clima all’interno degli uffici dell’ente dopo il caso emerso nelle scorse settimane di un funzionario ai domiciliari per stalking nei confronti dei vertici e la replica dell’interessato che accusa i vertici di operazioni non trasparenti.

A presentare le richieste di seduta straordinaria sono stati i consiglieri Massimiliano Alberghini (Gruppo Alberghini), Alberto Ancarani (Forza Italia), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Gianfilippo Nicola Rolando, Samantha Gardin, Learco Tavoni e Rosanna Biondi (Lega Nord), Maurizio Bucci (Pigna), Michela Guerra, Samantha Tardi, Marco Maiolini (Cambierà), Raffaella Sutter (Ric).

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