Indice di produttività dei parlamentari: il leghista Gianluca Pini sul podio

Tra le prime posizioni anche Paglia di Sinistra Italiana. Verso il fondo
della graduatoria invece i dem Pagani alla Camera e Collina al Senato

È stato pubblicato nei giorni scorsi il nuovo rapporto sullo stato della produttività parlamentare dei circa tre anni e mezzo della XVII legislatura a cura dell’associazione Openpolis, che monitora e documenta il lavoro dei politici italiani per poterli mettere a confronto. Attraverso elementi quantitativi e qualitativi è stata valutata l’azione di deputati e senatori per rilevarne l’efficacia, oltre ad analizzare presenze, assenze e missioni

L’indice di produttività, attraverso il quale viene stilata la classifica, prende in esame il numero, la tipologia, il consenso e l’iter degli atti presentati dai parlamentari (tutte le informazioni e i criteri utilizzati a questo link) mentre non prende in considerazione il lavoro, anche rilevante, che alcuni parlamentari svolgono per gli incarichi necessari al funzionamento della macchina politica e amministrativa del Parlamento (Commissioni, Gruppi, Comitati, Giunte, Collegi e Uffici di Camera e Senato).

Dando un’occhiata ai parlamentari della provincia di Ravenna, spicca il terzo posto su 630 deputati del leghista Gianluca Pini, primo tra i deputati senza incarichi (spiccano nella sua tabella riepilogativa i quasi 1.300 emendamenti presentati come primo firmatario). «Ma si lavora sempre per migliorare – è stato il suo commento nei giorni scorsi su Facebook –. Grazie a tutte le mie collaboratrici e ai miei collaboratori senza i quali sarebbe impossibile svolgere una mole di lavoro così importante con qualità e precisione. Grazie del supporto anche a chi crede ancora nella Politica come rappresentanza quotidiana della nostra gente, quindi grazie a tutti voi», scriveva Pini rivolgendosi ai suoi “fan” su Facebook.

Tra i piani altissimi della classifica anche Giovanni Paglia, eletto per Sel, ora in Sinistra Italiana, 38esimo su 630, con 139 interrogazioni a risposta scritta e 113 in commissione di cui è stato primo firmatario oltre che un migliaio di emendamenti.

Solo 521esimo su 630 invece il deputato del Pd Alberto Pagani, “danneggiato” probabilmente, a differenza dei colleghi ravennati di cui sopra, di far parte di un ampio gruppo di maggioranza (anche se va detto che la prima in classifica in assoluto è comunque la piddina – e magistrato – Donatella Ferranti). A superarlo anche Andrea Maestri del gruppo misto (tra le fila di Possibile di Civati), 451esimo ma di fatto fuori classifica avendo avuto a disposizione circa la metà del tempo dei colleghi, essendo subentrato ed entrato in parlamento solo nel luglio del 2015.

Passando ai senatori, i due della provincia di Ravenna, entrambi del Partito democratico, sono nella seconda metà della classifica: l’ex ministro Josefa Idem è 167esima, il faentino Stefano Collina 230esimo su 315 senatori.

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