domenica
15 Giugno 2025
comune di ravenna

Consigli territoriali, vademecum per il voto: chi, dove, come, quando, perché

In tre "parlamentini" il centrosinistra in minoranza

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Dopo una serie di incontri in tutto il territorio comunale dove si sono presentati i vari candidati, domenica 12 marzo si vota per rin- novare i Consigli territoriali di Ravenna città e forese. Ecco un breve vademecum riassuntivo per chi ancora non avesse le idee chiarissime in proposito.

Cosa sono i consigli territoriali
Sono nati durante lo scorso mandato per andare a sostituire le circoscrizioni, abolite a livello nazionale. Sono appunto assemblee che si occupano di questioni legate al territorio di fatto con un potere più consultivo che altro (ma possono contribuire a organizzare diverse attività decentrate), valorizzano e promuovono la partecipazione dei cittadini, degli organismi e delle libere forme associative; nell’ambito degli indirizzi politici dell’amministrazione comunale esercitano le proprie funzioni consultive e propositive. Composti ciascuno da venti consiglieri volontari vorrebbero essere un canale di dialogo tra amministrazione comunale e cittadini. A termine di regolamento i consigli territoriali resteranno in carica fino alla prossima elezione del consiglio comunale prevista nel 2021, continuando ad esercitare le proprie funzioni fino all’insediamento dei nuovi consigli territoriali.

Chi può votare e l’affluenza
Possono votare tutti i cittadini italiani e stranieri che abbiano compiuto 16 anni e risultino residenti nel comune di Ravenna alla data dell’11 gennaio 2017. Chi non è maggiorenne voterà nel seggio dei genitori/genitore con i quali vive, presentando un documento di riconoscimento con foto, attestante la via di residenza. Complessivamente sono chiamati a votare 137.982 cittadini (66.244 maschi e 71.738 femmine), di cui 16.317 stranieri (7.817 maschi e 8.500 femmine). Alle scorse consultazioni l’affluenza si fermò al 6 percento degli aventi diritto al voto quando alle precedenti amministrative aveva votato il 72 percento. Alle scorse amministrative al primo turno ha votato invece appena il 63 percento degli aventi diritto.

Dove, come e quando si vota
Si vota solo domenica 12 marzo, dalle 8 alle 20. Le sedi dei seggi non saranno quelle consuete previste per le elezioni politico-amministrative poiché si devono utilizzare solo edifici di proprietà comunale o gratuitamente concessi. I seggi elettorali saranno in totale 38, 11 allestiti in uffici e sale del Comune, 11 in sedi di pro loco e comitati cittadini e 7 in centri sportivi. Per sapere dove andare a votare il 12 marzo si può consultare la pagina Internet www.comune.ra.it/elezioni12marzo. Come si diceva si può votare solo la preferenza e si può dare una doppia preferenza solo però a due candidati della stessa lista e di sesso diverso, come già previsto anche alle ultime consultazioni amministrative, peraltro.

I costi e i volontari
Queste consultazioni elettorali sono a costo zero per il Comune: a partire dai futuri consiglieri territoriali, che svolgeranno gratuitamente il loro compito, così come gli scrutatori, i segretari di seggio e tutto il mondo del volontariato che si è mobilitato per le elezioni, non vi sarà alcun esborso dal Comune né per la tornata elettorale né per il funzionamento dei nuovi consigli.

Da chi e come sono composti
Sono composti da cittadini eletti dagli aventi diritto al voto, cittadini che vengono candidati in liste che rispecchiano le liste presenti alle precedenti amministrative. I posti sono quindi ripartiti a monte sulla base della percentuale di voti ottenuti in quel territorio da ogni singolo simbolo e si può scegliere di fatto solo una preferenza. In tutto sono 660 candidati, di cui 232 donne e 428 uomini (tra gli allegati l’elenco completo).

La composizione
Dato il voto disomogeneo delle consultazioni dello scorso giugno 2016 che hanno visto aree importanti del territorio in cui Pd e soci hanno di fatto perso, saranno tre i consigli territoriali che non avranno una maggioranza di centrosinistra in linea con quella al governo a Palazzo Merlato. Questo politicamente potrebbe riservare qualche sorpresa nei prossimi anni e magari garantire un po’ più di vivacità del dibattito rispetto agli anni passati visto che, ammesso e non concesso che le forze di opposizione trovino tra loro un accordo, i consiglieri sono poi chiamati a eleggere un presidente. Nel dettaglio sono quella del Centro Urbano (ex Prima circoscrizione), quella della Darsena e quella del Mare dove Pd e alleati non superano i 9 consiglieri, mentre in altre tre circoscrizioni la situazione è di assoluta parità: Ravenna Sud, l’ex seconda, Mezzano. In tutto il Pd deve eleggere 78 consiglieri a cui si aggiungono i 3 di Insieme per Cambiare, i 12 del Pri, i 6 di Sinistra per Ravenna e i 2 di Ama Ravenna. L’opposizione invece avrà 31 consiglieri della Lega Nord, 24 sono quelli di CambieRà, i 10 de La Pigna, i 10 di Forza Italia (che nelle sue liste ha accolto anche tre esponenti del Popolo della Famiglia, i 13 di Lista per Ravenna, e gli 11 di Ravenna in Comune). Resta natural- mente da vedere se e come l’opposizione riuscirà ad accordarsi per muoversi in modo coordinato, soprattutto dopo la vicenda Pini (vedi articoli correlati).

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