Stefano Ravaglia a capo del Pri ma la minoranza è esclusa dalla segreteria

Gambi: «Una scelta di arroganza per difendere piccole posizioni di potere. Così non sarà il segretario di tutto il partito. La nostra battaglia continua»

Paolo GambiStefano Ravaglia, dopo la vittoria al congresso della mozione Fusignani, è stato eletto alla guida comunale del Partito Repubblicano. Una scelta annunciata dopo che la maggioranza ha ottenuto il 70 percento dei voti al congresso. La minoranza non ha però ottenuto nessune esponente nel Comitato di Segreteria, una questione che fa infuriare Paolo Gambi, che ha presentato la mozione in rappresentanza del fronte che si oppone a Fusignani. In direzione Ravaglia ha ottenuto 22 voti come segretario, Gambi 12.

Questi i membri del comitato di segreteria: Eugenio Fusignani, Giannantonio Mingozzi, Chiara Francesconi, Guido Camprini, Alberto Gamberini, Enrico Laghi, Fabrizio Lorenzetti, Mauro Mazzotti, Antonello Piazza e Andrea Vasi.

«Stefano Ravaglia – dice Gambi – , ha deciso di escludere dal Comitato di Segreteria qualsiasi esponente della minoranza congressuale. In questo modo Ravaglia ha deciso di non essere il segretario di tutti i repubblicani di Ravenna ed in particolare di quell’area, superiore al 30%, che intende il rapporto col Pd in modo più competitivo e non definitivo. La scelta di Ravaglia è una scelta di arroganza per difendere piccole posizioni di potere. Per quanto ci riguarda, continueremo, con ancora maggiore determinazione e pubblicamente, la nostra battaglia contro una concezione dei rapporti col Pd che conduce inevitabilmente alla subalternità».

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