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Verso il voto: le manovre in provincia di Ravenna e i nomi dei primi candidati

Certe le riconferme nel Pd di Collina e Pagani. Liberi e Uguali punta su Errani e Paglia. E per la Lega Pinci lancia Alberghini…

Vasco Errani

Nel panorama dei ravennati che tenteranno l’impresa di entrare in Parlamento il prossimo 4 marzo, la sorpresa che per ora appare più clamorosa arriva sicuramente dal Movimento 5 Stelle che martedì 16 gennaio ha aperto le parlamentarie e qui, in una giornata convulsa in cui per molti è stato difficile accedere alla piattaforma online Rousseau, si è scoperto che, come in molte altre regioni d’Italia (va detto), alcune candidature non sono state accettate, tra queste in particolare quella dell’ex candidato sindaco Pietro Vandini (non sempre in linea con il verbo del leader) e l’attivista storico Fabrizio Martelli. Sono invece state approvate le candidature di altre due storiche attiviste ravennati, Cinzia Pasi e Roberta Babini, per il Senato mentre tutti gli altri nomi degli ammessi sono a questo link.

Ma le manovre sono ovviamente in corso anche sugli altri fronti. In particolare è su quello della sinistra che si hanno i maggiori sommovimenti a partire da quella estrema. Tra chi infatti ha iniziato la raccolta firme c’è Potere al popolo, formazione nata dal basso a cui hanno aderito anche Prc e Pci (ex Pdci) e chi non ha apprezzato l’operazione Leu, ovvero la formazione di Liberi e Uguali che racchiude Mdp, Sinistra Italiana e Possibile. A Ravenna Leu può contare su personalità di particolare spicco per tutte e tre le formazioni: i parlamentari Giovanni Paglia (Si) e Andrea Maestri (Possibile) e l’ex presidente della regione Vasco Errani (Mdp). Tre nomi di peso. Il “tetris” degli incastri per i seggi sicuri è in via di risoluzione, ma l’elezione salvo sorprese dovrebbe essere assicurata solo per Errani e Paglia.

Chi sembra già certo è invece il Partito democratico che sicuramente riconfermerà Stefano Collina, ex senatore, e Alberto Pagani, ex deputato, entrambi al termine del primo mandato. Esce di scena Josefa Idem (che era capolista in Senato cinque anni fa e che è stata anche ministro con Enrico Letta prima di essere costretta alle dimissioni per lo scandalo legato al mancato pagamento dell’Ici) e non è chiaro se ci saranno candidature femminili di qualche peso e concreta possibilità (potrebbe essere quella di Livia Molducci?). Intanto il Pd sta organizzando decine di incontri nei vari circoli proprio in vista delle elezioni.

Sul fronte opposto, ancora non è certa la candidatura di Gianluca Pini della Lega Nord, parlamentare uscente in forte disaccordo con la politica di Matteo Salvini di allargamento della Lega a tutta l’Italia. Pini stesso ha peraltro lanciato la candidatura di Massimiliano Alberghini che alle scorse amministrative riuscì a portare il centrosinistra al ballottaggio a Ravenna.

Tra le liste che si presentano per la prima volta e sono impegnate a raccogliere firme, infine, c’è anche il Popolo della famiglia di Adinolfi (passato di recente in città) che candiderà tra gli altri il ravennate Mirko De Carli (già candidato sindaco anche a Riolo Terme e dirigente nazionale del movimento) e in città è possibile trovare i banchetti per firmare anche per Prima gli italiani, lista che unisce la Fiamma Tricolore e Forza Nuova.