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In dicembre oltre duemila turisti in più a Ravenna rispetto al 2016

Ma il gruppo Cambierà continua a criticare una mancanza di strategia. «Gli eventi sono stati promossi troppo poco fuori dalla città»

Videomapping sul Battistero degli Ariani

Rispetto allo stesso periodo del 2016, lo scorso dicembre sono stati registrati circa 2.400 turisti in più nelle strutture ricettive del comune di Ravenna. Oltre 6.600, invece, le presenze (ossia i pernottamenti) in più dell’ultimo mese del 2017. Una crescita rispettivamente del 16 e del 18 percento (con la città d’arte che in quanto pernottamenti aumenta del 22 percento). Sono i dati, ancora in attesa di validazione da parte dell’Istat, del servizio Statistica dell’Amministrazione di Ravenna, di cui si è discusso, tra le altre cose, nel corso della seconda parte della commissione dedicata al Turismo convocata in Comune dopo le polemiche di inizio anno. A far discutere sono in particolare i 200mila euro investiti dal Comune quasi interamente per gli spettacoli del cosiddetto videomapping su monumenti e palazzi del centro di Ravenna, una scelta rivendicata fortemente dall’assessore al Turismo Giacomo Costantini che sostiene possa rappresentare anche a sua volta una sorta di strategia promozionale per la città, essendo stato possibile realizzare video e foto molto suggestivi di Ravenna nel corso del periodo natalizio, da promuovere nei prossimi mesi.

A guidare la schiera dei critici è invece Samantha Tardi, consigliera comunale del movimento civico Cambierà, prima firmataria della richiesta congiunta dell’opposizione di discutere di dati e strategie turistiche in commissione consiliare (di cui è vicepresidente) che sottolinea come quelli di dicembre rappresentino solo una piccolissima percentuale (l’1,37 percento delle presenze complessive) dei dati dell’anno e come l’occupazione delle strutture alberghiere in città non avrebbe comunque raggiunto nemmeno il 32 percento dei posti letto disponibili. «Stiamo parlando di cifre ridicole che scoraggerebbero qualunque imprenditore dotato di senno a tenere aperta una struttura ricettiva», si legge in una nota inviata alla stampa firmata dalla stessa Tardi e dall’esperto web di Cambierà, Fabio Forlivesi, che poi rilevano come, a fronte di un investimento di circa 200mila euro del Comune per le feste natalizie siano stati spesi «solo 3.500 euro per la promozione web e poco più di 1.000 euro per quella fuori dai confini della città, su un comunque scarsissimo investimento marketing in senso assoluto, ma che vede comunque spesa una cifra oltre le 20.000 euro per una propaganda entro le mura cittadine, la quale, per quanto sacrosanta, non aiuta ad attrarre flussi turistici. Non volendo quindi entrare nel merito del gusto – continuano gli esponenti di Cambierà –, che per definizione è qualcosa di puramente soggettivo, possiamo però dire che questo oneroso evento resta uno spettacolo per chi già si trova a Ravenna e non certo un’attrattiva turistica per portare nuovi utenti nel circuito ricettivo della città».

Secondo Cambierà, «serve in definitiva una strategia, una più efficace promozione e un obiettivo che deve essere comune e condiviso: creare un prodotto turistico di successo; possibilmente con la salda collaborazione delle associazioni di categoria, che hanno vistosamente disertato questo incontro (la commissione consiliare, ndr)».