Liste civiche in ordine sparso: niente indicazioni agli elettori sul voto

La maggior parte degli eletti fuori dai partiti non si espone sulla scelta alle urne del 4 marzo. Maiolini (Cambierà) sceglie i Cinque Stelle, Distaso (Sinistra per Ravenna) si orienta verso Liberi e Uguali. Perini è candidato con Insieme

Consiglio Comunale

Come è evidente, pur essendo passati nemmeno due anni dalle amministrative non esiste una corrispondenza delle forze politiche che si presentano in Parlamento con quelle che sono state elette in consiglio comunale a Ravenna dove si sono moltiplicate le liste civiche. E così abbiamo chiesto agli esponenti appunto civici che cosa intendano fare una volta nel seggio. Alla domanda sceglie di non rispondere Massimo Manzoli, consigliere di Ravenna in Comune, lista di sinistra sostenuta da forze che alle politiche si presentano in ben tre formazioni: Leu, Potere al Popolo e anche la lista Insieme in appoggio al Pd. Sulla stessa linea Raffaella Sutter, che era candidata sindaco per la stessa lista. Entrambi continuano tuttavia a ritenere Ravenna in Comune un buon laboratorio di confronto delle varie anime della sinistra.

Problema per certi versi analogo è quello che si pone per Sinistra per Ravenna, lista civica e politica che appoggiò il Pd alle amministrative e che oggi non si schiera ma vede la propria coordinatrice Ilaria Morigi candidata per Leu, mentre alcuni esponenti di spicco come l’attore Luigi Dadina votare per liste in appoggio al Pd. E Michele Distaso, il consigliere oggi in carica? «Personalmente posso dire che anche io, come molte persone a sinistra, vedo una campagna elettorale piena di confusione e parca di contenuti. In questo senso la candidatura di Ilaria Morigi per Leu mi consola e mi toglie dai dubbi, lei è una persona che conosco e stimo da anni e il mio voto per la Camera andrà sicuramente per lei. Invece per quanto riguarda il Senato mi sto ancora guardando intorno, a conferma del mio stato di incertezza, ma è molto probabile che il mio voto andrà per un’altra donna, certamente schierata per la parte sinistra dell’emiciclo».

Passando sul fronte opposto, nemmeno dalla Pigna arriveranno indicazioni o suggerimenti di voto, ma per ragioni diverse: «Il 4 marzo non voterò, ovviamente, per il Pd o per il Movimento 5 Stelle. Ma non voterò, nemmeno, per i candidati della coalizione Lega Nord-Forza Italia-Fratelli d’Italia: Massimiliano Alberghini e Samantha Gardin – ci dichiara Veronica Verlicchi –. Il perché é presto detto: non posso certo sostenere chi si riempie la bocca di slogan sulla sicurezza e poi ostacola, fino ad impedire, le nostre azioni in consiglio comunale. Come se non bastasse, la Gardin e Alberghini hanno dichiarato di voler portare avanti la politica di Gianluca Pini, che per decenni ha lavorato per far perdere il centro destra in tutta la Romagna. Non sono certo contro la Lega Nord e gli altri partiti di centro destra. Anzi. Ma i candidati Alberghini e Gardin sono “insostenibili”. Come lista civica La Pigna non daremo alcuna indicazione di voto ed i nostri elettori e sostenitori che saranno liberi di scegliere chi vogliono. Come sempre».

E Lista per Ravenna che si trova con simpatizzanti sia a sostegno del Pd che a sostegno della candidata della Lega, ma che alle ultime amministrative ha corso con il centrodestra sostenendo proprio Massimiliano Alberghini (oggi candidato al Senato) come sindaco? Lo abbiamo chiesto naturalmente ad Alvaro Ancisi che ci spiega: «Lista per Ravenna, a cominciare da me, non esprime alcuna indicazione di voto. I cittadini sono abbastanza maturi per decidere chi votare per loro libero convincimento, valutando quali programmi e candidati siano degni del loro apprezzamento. Confidiamo, in tal modo, di meritare la fiducia dei concittadini che, in occasione delle elezioni comunali, intendono premiare, distaccandosi anche dalle proprie idee di partito, la qualità del nostro totale e pregnante impegno civico».

Una lista civica è anche CambieRà, nata dai simpatizzanti grillini che non avevano però ricevuto la certificazione 5 Stelle. Il capogruppo Marco Maiolini è infatti nei meet up a Cinque Stelle dal 2012: «Ormai sono uno dei militanti più anziani…» e il 4 marzo rimarrà su questa linea: «Certo, ci sono stati errori ma a sbagliare sono le persone, non le idee. Io credo che quella di Luigi Di Maio sia la proposta politica migliore». Per quanto riguarda l’assenza di ravennati in lista, Maiolini si dice dispiaciuto: «Abbiamo condiviso tante battaglie, soprattutto con Pietro Vandini e Fabrizio Martelli, e di certo ci sarebbe stato modo di lavorare insieme. Però mi aspettavo la loro esclusione, purtroppo dopo la vicenda dello scorso anno mi sembrava difficile che la linea cambiasse. I due candidati che ci sono nel nostro collegio, Ruffili e Zanforlini, mi sembrano persone valide, li voterò». Più delusa invece Samantha Tardi che ha annunciato in un post su Facebook il suo addio al Movimento 5 Stelle.

Inutile chiedere a Daniele Perini, di Ama Ravenna (lista civica in sostegno del Pd) che è capolista per una lista, Insieme, questa volta in appoggio al Pd nazionale che tenta la non semplice impresa di raggiungere il 3 percento.

 

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