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A Bagnacavallo il Comune cambia linguaggio: «Più attento alla parità di genere»

Approvato un documento per combattere le disuguaglianze a partire dai termini utilizzati nelle comunicazioni verso i cittadini e negli atti amministrativi: «La lingua contribuisce a rafforzare o scalfire stereotipi e pregiudizi»

Il Comune di Bagnacavallo cambierà il linguaggio usato per le comunicazioni alla cittadinanza e negli atti amministrativi adottando uno stile più attento alla parità di genere. Le nuove linee guida sono state presentate al consiglio comunale il 9 marzo dalla sindaca Eleonora Proni e dall’assessora alle Pari Opportunità Ada Sangiorgi.

Il documento, intitolato “Il linguaggio della parità” e approvato dalla giunta nell’ambito del piano della comunicazione 2021, impegna l’amministrazione comunale a utilizzare un linguaggio che metta l’accento sulla parità di genere, «nella consapevolezza che la lingua non soltanto descrive la realtà, ma ne è anche sostanza e contribuisce a rafforzare o scalfire stereotipi e pregiudizi». L’iniziativa rientra, come ha ricordato Sangiorgi, «nella lotta alle disuguaglianze, che è uno dei temi sui quali la nostra amministrazione è maggiormente impegnata, e in questo ambito la parità fra donne e uomini è negli obiettivi primari».

Ma saranno anche altri gli impatti sulla realtà del comune. L’amministrazione intende infatti garantire una sempre maggiore rappresentanza femminile nelle attività promosse o patrocinate dall’ente, siano esse di carattere sociale, culturale o amministrativo. Inoltre veranno attivati percorsi di riflessione pubblica su tali tematiche, in collaborazione con le istituzioni culturali, scolastiche e con il mondo dell’associazionismo, con particolare riferimento alle giovani generazioni, per garantire la  concreta applicazione delle linee guida sia nelle attività di informazione e comunicazione sia nel linguaggio tecnico-amministrativo.

Saranno poi attivati tre tavoli interni di confronto per l’applicazione delle linee guida: un tavolo amministrativo per l’applicazione nel linguaggio e nelle procedure amministrative; un tavolo culturale per la promozione di iniziative di conoscenza e sensibilizzazione; un tavolo politiche giovanili per la realizzazione di progetti che riguardino le giovani generazioni.