Roncuzzi al vertice di Ravenna Holding, l’opposizione critica le sue competenze

Ancarani (Fi) e Ancisi (Lpr) non apprezzano la nomina dell’architetta come amministratrice delegata della cassaforte del Comune e chiedono una selezione pubblica con criteri manageriali

117429392 10224072171816385 1755524351343949296 NLa decisione del sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, di nominare l’architetta Mara Roncuzzi alla presidenza di Ravenna Holding, con incarico di amministratrice delegata, attira critiche dai consiglieri comunali di opposizione. Alberto Ancarani (Forza Italia) parla di grave errore di metodo e di merito. Per Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) il curriculum della 42enne ex assessora provinciale non mostra competenze professionali specifiche per l’incarico.

Il berlusconiano lamenta la tempistica della nomina. Il mandato di Carlo Pezzi si è concluso ora ma fra tre mesi si andrà al voto per la scelta del sindaco: «Non si può accettare che un sindaco uscente si assuma una responsabilità così importante che impatterà su chiunque vinca le elezioni a Ravenna nell’autunno prossimo. Chiediamo pertanto di sospendere una simile decisione e di restituirla al prossimo sindaco quando sarà stato eletto». Ancarani è critico anche sul profilo della diretta interessata: «Non vi è dubbio che per simili nomine il requisito della “fiduciarietà” sia molto importante. Ma, utilizzando apposite società di cacciatori di teste, come lo stesso premier Draghi sta facendo per importantissime nomine pubbliche, si possano trovare profili in grado di possedere sia i requisiti di competenza che quelli di fiduciarietà. Mara Roncuzzi è sì laureata, ma sulla competenza è lecito essere molto perplessi visto che la sua presenza nello staff del sindaco in questo mandato è stata del tutto impalpabile finendo per apparire più che altro come una ricompensa per l’ennesimo caso di personalità organica al Pd a cui era obbligatorio dare uno stipendio pubblico».

Visione simile proposta dal decano dell’opposizione: «È ingiustificabile che, per il ruolo di comando e direzione di una società come questa, assegnato ad un amministratore delegato con potere esclusivo su tutto l’apparato tecnico-gestionale, ciò avvenga senza una selezione pubblica fondata sul possesso di competenze professionali specifiche di segno manageriale». Ancisi guarda al cv di Roncuzzi: «Appena poche esperienze professionali maturate con collaborazioni o incarichi saltuari tra il 2005 e il 2011 nella veste di architetto, peraltro poco attinente alle attività di carattere finanziario immobiliare proprie di Ravenna Holding».

Nella spiegazione della sua scelta, De Pascale ha assicurato che Roncuzzi potrà imprimere una svolta green alla Holding: «Appare perfino grottesco – commenta Ancisi –. Le esperienze maturate nel comitato esecutivo del Parco del Delta del Po e nell’Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo sostenibile sono state sempre per nomina politica del sindaco. Ma con quali ricadute sulle politiche ambientali della nostra amministrazione comunale? Micidiali per quanto riguarda il Parco del Delta del Po, a proposito della tutela di valli, pialasse, pinete, ecc. Tragiche per il consumo del suolo, devastato da una serie di lottizzazioni urbanistiche, con insediamenti folli di nuovi quartieri residenziali e supermercati realizzati o in corso avanzato di programmazione, che di verde e sostenibile non hanno nemmeno l’ombra, e per talune scelte incoerenti di politiche energetiche».

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CONSAR BILLB 02 – 12 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24