Santini, l’operaio part-time di Pap che cerca funghi e guarda Propaganda Live Seguici su Telegram e resta aggiornato Appassionato di fumetti, l’unico che ammette di essersi fatto una canna, è intransigente sui valori della sinistra Gianfranco Santini. disegnato da Giacomo Damassa Secondo uno schema di domande della nostra redazione poste in modo analogo a tutti gli 11 candidati a sindaco di Ravenna per le prossime elezioni amministrative, ecco il profilo, personale, l’orientamento politico e le idee per governare la città del candidato a sindaco Gianfranco Santini, 57 anni anni, nato a Verghereto. Sulla scheda elettorale alle Comunali di Ravenna ci sarà anche Potere al Popolo, realtà fondata a Napoli per riunire la sinistra alle elezioni Politiche del 2018. La missione si è sgretolata presto. Oggi il volto più noto sulla scena nazionale è Marta Collot, candidata sindaco a Bologna. A Ravenna le forze di Pap avevano già dato vita al contenitore Ravenna in Comune nel 2016. Ora la candidatura di Santini, una delle tre di estrema sinistra in campo. Titolo di studio: perito elettronico Lingue parlate: inglese base Professione: operaio Orientamento religioso: ateo Tessera di partito: Potere al Popolo, prima Fgci, Pci, Pds, Ds Esperienze politiche precedenti: segretario per 10 anni della sezione Pds Scintilla. Stato civile: sposato da 30 anni, una figlia di 27 anni Reddito annuo: 25mila euro tra lavoro dipendente part-time e pensione di invalidità Veicoli di proprietà: Skoda Fabia Gpl del 2010 Immobili di proprietà: casa con mia moglie, piccole parti della casa dei miei genitori a Ravenna e ad Alfero ereditate dopo la scomparsa di mio padre nel 2003. Segue lo sport? Rugby più di altri, il calcio sempre meno. Tifa Inter Pratica sport? No Altri hobby? escursioni nei boschi o a funghi in pineta Un libro? Il Sol dell’avvenire di Valerio Evangelisti Un film? I Cento passi Un disco? opera omnia di Guccini Un programma tv? Propaganda Live La vacanza/viaggio più bella fatta finora e quella dei sogni? In Scozia con mia figlia tre anni fa. Quella dei sogni in Irlanda L’ultima volta che… …ha usato un mezzo di trasporto pubblico? Treno …ha letto un libro? Uno al mese, appassionato di fumetti …ha preso una multa? Anni fa, velox a 52 Km/h ...ha manifestato in piazza? Spessissimo e volentieri …ha detto una bugia? Tempo fa ...ha fatto la lavatrice? È un po’ che non ne faccio …ha pianto? Al funerale di un amico ...si è ubriacato? Totalmente astemio …ha usato droghe? Canne da ragazzo Santini con i candidati della lista di Potere Al Popolo Che lezione deve trarre Ravenna dalla pandemia? Quali politiche sanitarie deve metter in pratica il prossimo sindaco? I nodi dei tagli ventennali alla sanità sono venuti al pettine. Ora basta convenzioni con i privati, ricostruire la sanità dai servizi territoriali e di prossimità al Pronto soccorso. Basta convenzioni con i privati, fondi in arrivo solo per l’azienda pubblica per ricostruire la sanità di prossimità, i servizi ospedalieri e il Pronto soccorso Qual è il suo parere sul green pass? Contrario se contro i lavoratori Il migliore e il peggiore della giunta uscente? La palma del peggiore al vicesindaco Fusignani. Per il regolamento sul decoro e come rappresentante del Pri, visto il loro ruolo contro l’ambiente nel Porto e nei rapporti con Eni e Saipem Un merito che va riconosciuto al governo uscente e, d’altra parte, l’errore più grave commesso… Il merito sta nelle piccole cose che una volta si sarebbero dette di sinistra, spesso sollecitate dall’azione di Manzoli (Ric). L’errore è stato il servilismo verso il mercato e i poteri forti: immobiliaristi, Eni, Marcegaglia su tutti I tre problemi principali di Ravenna? L’ambiente con lo stoccaggio CO2 e il deposito Gnl, la subsidenza, le estrazioni, la gestione rifiuti e il consumo del territorio. Sanità, scuola e servizi razionalizzati dai tagli ventennali. Forese e lidi ridotti a quartieri-dormitorio dai tagli a tutti i servizi di prossimità Tre motivi o caratteristiche o aspetti per cui le piace Ravenna? Nonostante i decenni di amministrazione liberista rimangono nei ravennati ancora elementi di solidarietà da cui dobbiamo ripartire Quale sarebbe il suo primo provvedimento da sindaco? Avviare la transizione ecologica come volano di nuovo sviluppo e nuova occupazione, partendo dal patrimonio immobiliare del Comune Per Santini il porto di Ravenna andrebbe riqualificato in modo sostenibile, con l’elettrificazione della banchine, potenziando il trasporto ferroviario e i controlli per la sicurezza sul lavoro Quale potrebbe essere l’iniziativa più importante del suo mandato, quella per cui vorrebbe essere ricordato? Dare finalmente attuazione al risultato del referendum sull’acqua pubblica del 2011 tradito dal Pd nei risultati. La società Romagna Acque deve farsi carico della distribuzione dell’acqua Istituirebbe qualche nuovo assessorato che ritiene necessario? Il gioco dei nuovi assessorati non mi appassiona, il cambio deve essere nella sostanza, in cosa si fa e quale tipo di società si vuole costruire Ci dica un progetto o una strategia per il futuro sviluppo di… turismo: Basta modello classico della riviera come vetrina estiva del consumismo. Dobbiamo mettere veramente a valore l’insieme di monumenti Unesco, la cultura e il meraviglioso patrimonio ambientale, del quale va ripensata la gestione darsena: Recupero e ristrutturazione sostenibile dell’esistente, creando anche spazi di produzione culturale. Basta speculazioni edilizie fatte di centinaia di nuovi appartamenti e di nuovi centri commerciali porto: Occorre agire su una reale azione di trasformazione sostenibile. Banchine elettrificate, trasporto delle merci via ferrovia per eliminare i camion che soffocano l’ambiente, eliminazione di depositi come il Gnl. Contro l’illegalità e lo sfruttamento occorre fare veri controlli. Su fanghi e piastre logistiche stendiamo un pietoso velo centro storico: I centri commerciali sono il nuovo centro storico e così lo hanno distrutto nel commercio e nelle presenze. Va ripensato tutto, dal modo di usufruirne ai servizi di supporto forese: Basta “dormitori” con nuove lottizzazioni. Ricreare un nuovo tessuto sociale ed economico contro il degrado e per una sicurezza vera riprendendoci gli spazi. Ricostruire la prossimità con spazi aggregativi, culturali e sportivi, servizi di sanità pubblica cioè vere Case della Salute, supporto ai piccoli negozi e alle botteghe artigiane, trasporti pubblici degni di questo nome commercio: Aiuti e incentivi per ricreare prossimità e attenzione a tutto il versante dell’economia solidale e alle produzioni agricole e artigianali, verso un vero km zero cultura: La città è viva culturalmente e bisogna valorizzare con fondi e spazi, e in tutto il territorio, i progetti culturali e aggregativi di associazioni e gruppi. Il degrado e l’abbandono si combattono in questo modo, non con la repressione, ricetta elettorale per molti. Occorrono risposte vere e alternative al richiamo sempre negli stessi luoghi e per gli stessi eventi. Taglio totale dei fondi pubblici a tutti i grossi eventi, Ravenna Festival per primo Total0 0 0 0 Forse può interessarti... 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