Lega flop, Fdi secondo partito, Ancisi resiste, crolla la Pigna, Fi si dimezza

I risultati delle 18 liste nelle sei coalizioni politiche o civiche in area centrodestra: in tutto 10 seggi su 32 in municipio

Alle Comunali di Ravenna del 3-4 ottobre erano sei le coalizioni – alcune con connotati più politici e altre più civiche – dell’area di centrodestra: se si sommano i voti raccolte dalle 18 liste coinvolte si arriva al 34,5 percento. Il Pd da solo ha fatto il 36,3. Alla minoranza vanno 10 dei 32 seggi in consiglio comunale (l’attribuzione non è ancora definitiva) e sono tutti del centrodestra (i no vax e la sinistra estrema non arrivano a piantare la bandierina).

Donati Grandi

Filippo Donati con il capolista di Viva Ravenna, Nicola Grandi

Fdi secondo partito in città ma con la Lega non arriva al 20 percento (7 seggi)
Il 22,5 percento uscito dalle urne per Filippo Donati in termini assoluti significa 15mila voti. Cinque anni fa Massimiliano Alberghini ne prese 5mila in più (con un affluenza più alta di 6 punti). Tre le liste riunite quest’anno a sostegno dell’albergatore 60enne con i simboli più importanti della destra italiana attuale. Né Lega né Fratelli d’Italia sono arrivati alla doppia cifra: 8,4 per il Carroccio (poco più di 5.200 voti) e 8,9 per Fdi  (poco meno di 5.600) che ora è il secondo partito in città per 351 voti e avrà 3 dei 10 seggi della minoranza in consiglio comunale. Se confrontati con le amministrative 2016 c’è una netta crescita per il partito di Meloni che aveva appena l’1,69 (1.205 voti) mentre per la formazione di Salvini è un calo significativo di 6,4 punti percentuali passando da 4 a 2 seggi in municipio. Ma per entrambi è impietoso il confronto con l’ultima chiamata alle urne (Regionali di gennaio 2020): nel comune Lega al 29,9 e Fdi al 9 (in quel caso l’affluenza locale arrivò al 68,9). Completa il quadro della coalizione la novità civica Viva Ravenna con il 4,5 che avrà un seggio oltre a quello di Donati in quanto candidato sindaco.

Alvaro Ancisi

Alvaro Ancisi

Lista per Ravenna ha perso smalto ma Ancisi conserva la poltrona (1 seggio)
A 81 anni, alla quarta candidatura a sindaco, il decano dell’opposizione Alvaro Ancisi ha conquistato il 5 percento come candidato. Nel polo civico messo insieme con sei liste, il traino è stato, come prevedibile, Lista per Ravenna, creatura fondata da Ancisi stesso nel 1997: 3,3 percento. Nel 2016 Lpr correva in coalizione con Fi-Fdi-Lega per Alberghini e raggiunse il 6,35 consentendo l’elezione di Ancisi in consiglio comunale. Scenario che si ripeterà. Tra le altre liste il risultato migliore è arrivato da Amici Animali (0,68) mentre l’unico simbolo di partito (Popolo della Famiglia) ha raccolto lo 0,27.

Veronica Verlicchi Ramiro Recine Bucci

Veronica Verlicchi con Bucci e Recine

In cinque anni la Pigna ha bruciato due terzi dei voti (1 seggio)
Deludente la prova della coalizione Pigna. Cinque anni fa la lista civica era all’esordio assoluto, fondata da Maurizio Bucci (albergatore e ristoratore) con un lungo passato in consiglio comunale con diversi partiti. Aveva raggiunto il 5,3 presentandosi da sola. Quest’anno attorno alla candidatura di Veronica Verlicchi è stato costruito un polo di cinque liste: nemmeno il 2 percento per la Pigna dopo un’intera legislatura della candidata sui banchi del municipio, sotto l’1 tutte le altre. In termini assoluti il simbolo Pigna ha preso 1.210 voti, un terzo dei 3.804 del 2016.

Ancarani 2Forza Italia continua a sgretolarsi, Ancarani è quarto nel centrodestra (1 seggio)  
Mastica amaro Alberto Ancarani. Il consigliere comunale di Forza Italia porta a casa un 3,3 come candidato sindaco ma la lista Fi conquista solo il 2,6 percento (1.634 voti), riuscendo a stare sopra alla Pigna nella competizione all’interno del centrodestra. Nel 2016 aveva sfiorato il 5 percento (3.549) mentre 20 mesi fa alle Regionali era stato 2,7. Il berlusconiano è quarto nel campo del centrodestra e ottiene il seggio in consiglio comunale per il terzo mandato.

Bertolino spunta il duello su Rossini per evitare la maglia nera (0 seggi)
La fotografia panoramica del centrodestra si chiude con l’esito del duello serrato per evitare l’ultima posizione. Alla fine l’ha spuntata Mauro Bertolino su Matteo Rossini: 323 voti per la lista Alleanza di Centro e 146 per Riconquistare l’Italia. Adc ha raccolto più voti di diverse liste nelle coalizioni di Verlicchi e Ancisi.

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