Promozione Palio, la Lega accusa: «Dal Comune fondi agli amici». La replica

Il Carroccio critica la tempistica di un solo giorno con cui una determina dirigenziale ha scelto la proposta arrivata da un collaboratore del sindaco Isola in campagna elettorale

Palio NiballoAttorno al Palio del Niballo si sta consumando uno scontro fra Lega e amministrazione comunale a Faenza. Il Carroccio mette in fila le date e accusa il Comune di aver usato la promozione dell’evento per elargire fondi agli amici, nello specifico a uno degli uomini che ha curato la campagna elettorale di Massimo Isola. Gli uffici comunali respingono le accuse con generiche spiegazioni e sorvolano sui dettagli evidenziati dall’opposizione.

Tutto comincia con una nota inviata alla stampa dalla Lega: «Sorprende, ma non tanto, che dopo nemmeno due mesi dall’elezione, il Comune di Faenza abbia affidato direttamente a Tommaso Cappelli, collaboratore del senatore Stefano Collina nonché collaboratore in campagna elettorale di Massimo Isola, il servizio di redazione dei testi, contenuti per le produzioni audio, video e web per un progetto relativo al fondo nazionale per la rievocazione storica. Un impegno di cinquemila euro per l’affidamento della promozione delle manifestazioni del Palio». La Lega trova anomala la tempistica: «L’offerta è stata presentata il 9 novembre 2020 e il giorno successivo è arrivata la determina della dirigente del settore Cultura. Un dubbio ci pervade: che sia una mancia per l’impegno in campagna elettorale? Una determina, quasi frettolosa, in un momento, fra l’altro, dove le manifestazioni sono ferme e non si ha certezza che si possano svolgere».

La replica arriva, a stretto giro di posta, da Benedetta Diamanti, dirigente comunale e coordinatrice organizzativa del Palio: «Il progetto a cui si fa riferimento è stato giudicato il migliore a livello nazionale su 114 progetti presentati nell’ambito del bando nazionale per le rievocazioni storiche promosso dal Ministero per i beni culturali, aggiudicandosi un finanziamento di quasi 68mila euro. Un motivo d’orgoglio per il Comune di Faenza e per tutto il mondo del Palio, un’idea e un lavoro capace di superare manifestazioni più blasonate e di sviluppare attività di valorizzazione del Palio in un anno in cui purtroppo le manifestazioni erano ferme causa il covid e di dare ossigeno economico ai rioni». E anche sulla rapidità dei tempi c’è una spiegazione secondo Diamanti: «Tempi strettissimi di attuazione causa la tempistica definita a livello ministeriale. Le normative consentono, entro piccole soglie economiche, di coinvolgere direttamente nella massima trasparenza realtà associative e alcuni professionisti, già conosciuti per le loro competenze nei diversi ambiti di azione che dovevano essere garantiti. Visto il risultato ottenuto difficile contestare che non sia stata la scelta opportuna».

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