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Ponte Grattacoppa, fine a lavori entro dicembre? L’opposizione chiede ristori

Demolito il vecchio a marzo 2021, il sindaco aggiorna le tempistiche per l’apertura del nuovo. Lega e Pigna sottolineano i disagi per residenti e imprese della zona

Il sopralluogo al ponte del 17 febbraio 2022

Secondo le ultime dichiarazioni pubbliche del sindaco di Ravenna, il nuovo ponte sul fiume Lamone a Grattacoppa potrebbe aprire al traffico entro fine 2022 quindi a distanza di quasi due anni dalla demolizione del vecchio.

Intanto le forze politiche di opposizione si fanno portavoce dei disagi vissuti dagli abitanti della zona. «Dai 5 ai 10 km in più per raggiungere Ravenna, questa è la triste realtà che chi abita a Savarna e dintorni deve affrontare ogni giorno – dice Giacomo Ercolani della Lega –. Con una stima molto approssimativa, i costi aggiuntivi per chi deve recarsi in città 5 giorni alla settimana, andata e ritorno, si aggirano tra i 500 e i 1000 euro annui. Quasi 2500 gli abitanti nella zona di Savarna, Grattacoppa, Conventello e Torri direttamente coinvolti dai disagi, per non parlare delle attività che certamente sono state penalizzate dal minore traffico».

Il Carroccio chiede un intervento del Comune entro la fine dell’anno che tenga conto dei costi aggiuntivi sostenuti dalle famiglie e delle perdite sostenute dalle imprese indennizzandoli nella loro interezza, per tutti i mesi di ritardo a partire dalla data del 2 marzo 2021, data in cui il progetto avrebbe dovuto essere terminato».

Anche la lista civica la Pigna è intervenuta: «Abbiamo da poco depositato due atti con i quali chiediamo al Consiglio comunale di votare favorevolmente la nostra proposta di ristori, nella speranza di poterli discutere in aula il prima possibile».