Grattacoppa, ponte chiuso un anno per rifarlo. Sarà spostato anche il fiume Lamone

Il collegamento tra Torri e Savarna sarà demolito e ricostruito più alto e più largo. Il corso d’acqua verrà disegnato al centro dell’alveo

Pontegrattacoppa

Un rendering del nuovo ponte sul fiume Lamone tra Torri e Savarna

Dall’8 marzo sarà chiuso al traffico il ponte sul Lamone che collega Torri a Savarna, nella frazione di Mezzano nel forese nord di Ravenna: la chiusura durerà un anno per consentire demolizione e ricostruzione. L’importo dei lavori, finanziati interamente dal Comune, è di 2,8 milioni di euro. Per superare il corso del fiume i veicoli dovranno utilizzare il ponte a monte su via Reale o a valle su via Sant’Alberto. L’amministrazione comunale sta valutando la possibilità di ristori (in forma di esenzioni sui tributi localil) per le 4-5 attività imprenditoriali nei due centri abitati a ridosso del ponte e maggiormente danneggiate dal cantiere.

Il manufatto attuale, a cinque campate per una lunghezza totale di circa cento metri, risale circa sessant’anni fa. Verrà demolito completamente, comprese le fondazioni: «C’è un grave stato di degrado avanzato – spiega l’ingegnere Gianluca Rizzo, dirigente comunale del servizio Strade -. Il calcestruzzo è scoppiato e i ferri sono ossidati».

Prospetto

In alto il prospetto del ponte esistente sul Lamone tra Torri e Mezzano. In basso il nuovo ponte. Si può notare lo spostamento verso il centro del corso del fiume

Il nuovo ponte sarà a tre campate con fondazioni profonde tra 24 e 30 metri. Sarà più alto per esigenze idrauliche e più largo. Si passerà dai 9,3 metri attuali a tredici: la parte carrabile, con una corsia per senso di marcia, sarà di 6,5 metri con banchine asfaltate ai lati larghe un metro, oltre il guardrail un marciapiede di un metro. Anche le rampe di accesso verrano allargate, ridisegnate per addolcire la curva. Realizzato con una struttura mista acciaio e calcestruzzo: verrà usata lega con microparticelle di rame che daranno una colorazione rossastra simile alla ruggine. In realtà è l’opposto: «La patina è un film protettivo – spiega ancora Rizzo – che abbatte i costi di manutenzione perché non sarà necessaria zincatura e verniciatura».

L’intervento prevede anche la risagomatura delle sponde del fiume con lo spostamento dell’alveo. Oggi l’acqua scorre a ridosso dell’argine sud, nella nuova conformazione del ponte invece il corso sarà spostato più al centro. Nel complesso questo servirà per migliorare la sicurezza idraulica.

Comparazione

Il ponte sul fiume Lamone a Grattacoppa: a sinistra lo stato attuale, a destra il rendering di come sarà

Il sindaco Michele de Pascale ha assicurato che gli uffici comunali hanno fatto tutti gli accertami preventivi possibili per evitare inconvenienti che prolunghino i tempi del cantiere. Nella mattinata odierna, 22 febbraio, il primo cittadino ha fatto visita alle attività commerciali per manifestare l’intenzione di individuare aiuti a favore di queste imprese.

La preoccupazione dei cittadini e degli imprenditori è legittima se si guarda alla storia recente dell’intervento. Il cantiere era iniziato a febbraio 2020 e venne chiuso a marzo perché venne individuato un cavo Telecom che la compagnia telefonica non aveva segnalato: è stato quindi necessario attendere i tempi di Telecom per questo spostamento prima di poter riprendere il cantiere.

Ma le vicende del ponte sono travagliate da circa dieci anni, come ha spesso ricordato il decano dell’opposizione Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lpr. Una relazione del 2011 lo metteva fra i 48 del Comune più bisognosi di interventi. Venne introdotto il transito limitato ai mezzi fino a 20 tonnellate. Un progetto preliminare di ristrutturazione da 1,7 milioni di euro avrebbe fatto nascere un nuovo ponte per il 2017. Al momento in cui il Comune andò per affidare la redazione del progetto definitivo ed esecutivo, ci si accorse che mancavano le carte originali. E così partì tutto da capo per arrivare al progetto di demolizione e ricostruzione da 2,8 milioni di euro.

Per mitigare i disagi dei residenti che utilizzano i mezzi pubblici, soprattutto studenti, verrà introdotta una navetta che collega Torri e Mezzano passando da Borgo Masotti: servirà a portare i passeggeri alle fermate in via Real per le coincidenze con le linee principali.

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