Comunità energetiche approvate da maggioranza e opposizione. Solo il Pri si astiene

Mozione M5s per favorire la nascita di progetti collettivi aprendo anche uno sportello Urp: in consiglio comunale 28 voti favorevoli su 30. La minoranza attacca la spaccatura nel centrosinistra

M5s Schiano

Giancarlo Schiano, M5s

Il consiglio comunale di Ravenna ha approvato una mozione presentata da Giancarlo Schiano (M5s) e firmata anche da altri capigruppo della maggioranza per incentivare lo sviluppo delle comunità energetiche. In buona sostanza si tratta di un insieme di cittadini, attività commerciali o imprese che decidono, in uno scambio tra pari, di unire le forze per la produzione di energia da fonti rinnovabili derivate da impianti fotovoltaici, accumulatori, pale eoliche, etc. La mozione è passata quasi all’unanimità: su 30 consiglieri solo i due esponenti del Pri si sono astenuti.

Schiano precisa che «l’approvazione della mozione fa seguito al programma condiviso con la maggioranza» e impegna sindaco e giunta nella promozione sul territorio per la creazione di Comunità energetiche rinnovabili di quartiere e di autoconsumo collettivo, incoraggiando e sostenendo i progetti tra pubblico/privato, individuando operatori tecnico/economici capaci di proporre soluzioni concrete, finalizzate a permettere all’Ente comunale, ai privati ed alle imprese Ravennati di aggregarsi e risparmiare.

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Sono 32 i consiglieri comunali a Ravenna. Dopo il voto 2021 sono 22 per la maggioranza e 10 per l’opposizione

«Verrà istituito uno sportello Urp per l’informazione, verrà integrata la programmazione con progetti concreti di alleanze pubblico/privato, per ridurre i fabbisogni energetici, migliorare il comfort nell’edilizia pubblica esistente, preservando l’ambiente, la salute pubblica ed il clima; favoriremo l’opportunità per i cittadini di aggregarsi, nelle forme previste, in Comunità Energetiche ed energetiche Rinnovabili». Verrà individuato un edificio pubblico per ogni quartiere da proporre come “progetto di innesco” per le Comunità Energetiche Rinnovabili  e verrà aperto un bando per la realizzazione di un programma per lo sviluppo diffuso delle Comunità energetiche Rinnovabili di quartiere.

L’astensione del Pri, dai banchi del centrodestra, viene vista come un segnale di frammentazione sul tema: «Se ci sono forze con anime profondamente differenti e incompatibili all’interno della maggioranza che lo dichiarino subito».

All’indomani delle critiche sollevate dall’opposizione, è arrivata la replica dei grillini affidata a un comunicato per la stampa: «La mozione è stata approvata è stata approvata con 28 voti favorevoli e nessuno contrario, la portata della mozione ha unito maggioranza e opposizione. Nessuna “distanza o frammentazione” ma solo la normale espressione di progettualità che, nel dialogo rispettoso delle parti e facendo seguito al programma condiviso di maggioranza, può indicare la giusta strada per raggiungere gli interessi dei cittadini nel rispetto del dialogo democratico».

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