Barattoni: «Siamo delusi perché per noi le risposte alle crescenti disuguaglianze non potranno mai essere l’egoismo sociale e il negazionismo climatico»
«Siamo il primo partito in provincia di Ravenna, abbiamo preso più voti del 2018 (quando però il Pd non poteva contare sui “bersaniani”, a quei tempi in Liberi e Uguali, ndr) ma abbiamo perso e l’esito delle urne e gli elettori vanno sempre rispettati». Lo dichiara Alessandro Barattoni, segretario provinciale del Partito democratico.
«Ora – continua Barattoni – dobbiamo riflettere su quello che la qualità politica della nostra azione, pur producendo risultati importanti, non è riuscita a trasmettere e sulle alleanze che abbiamo costruito. Mi auguro che l’analisi del voto esamini la complessità di ciò che è accaduto in un contesto sociale ed economico difficile che fa prevalere le preoccupazioni e le sofferenze delle persone rispetto alle speranze. Siamo stanchi perché abbiamo dato il massimo e delusi perché, per noi, le risposte alle crescenti disuguaglianze nel paese non potranno mai essere l’egoismo sociale, il corporativismo economico, il negazionismo climatico e dei diritti. Ma da domani saremo pronti a riflettere e a fare opposizione a una coalizione di centrodestra che si è dimostrata finora più compatta e unita».