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Maggioranza divisa sulla pista di ghiaccio. Coraggiosa: «Meglio non farla»

Il Comune di Ravenna conferma l’attrazione in piazza Kennedy gestita da un privato (con un contributo anche pubblico) che in cambio dovrà piantare alberi. La pensano diversamente i consiglieri della lista che ha la delega alla Transizione ecologica con l’assessore Baroncini

La pista di pattinaggio sul ghiaccio in piazza Kennedy a Ravenna per le festività natalizie del 2019

«Non installare la pista di ghiaccio per il pattinaggio sarebbe stata la decisione più opportuna». È la critica della lista Coraggiosa contro la decisione presa dalla giunta comunale di Ravenna di cui fa parte con la delega alla Transizione ecologica assegnata a Gianandrea Baroncini.

I consiglieri comunale Luca Cortesi e Francesca Impellizzeri hanno presentato un question time in consiglio comunale: «L’aumento dei costi energetici e gli effetti dei cambiamenti climatici impongono la necessità di provare a mandare anche messaggi che vadano nella giusta direzione del risparmio dei consumi e del rispetto dell’ambiente». Cortesi ha ricordato le recenti decisioni del Comune di Ravenna di ridurre gli orari di accensione della pubblica illuminazione in strada proprio per un risparmi energetico. Altre città vicine, ad esempio Cervia e Lugo, hanno deciso che quest’anno non allestiranno le piste. Anche una classe di studenti aveva lanciato un appello per un ripensamento ritenendo la pista un’attività energivora e in contrasto con le temperature esterne non particolarmente rigide.

L’assessore al Turismo di Ravenna, Giacomo Costantini, oltre a ribadire la grande attrattività della pista e la conseguente ricaduta economica sugli esercenti del centro storico, ha precisato che le spese energetiche (come negli anni scorsi) sono a carico del privato che gestirà la pista e non sostenute dal Comune, che conferma una compartecipazione complessiva sulle iniziative del Natale tra cui la pista. Inoltre è stata richiesta l’installazione di un motore più performante e quindi con consumi ridotti rispetto al passato, a cui si aggiunge anche la richiesta di una compensazione ambientale in alberi da piantumare.

Coraggiosa condivide che le attività volte a riportare vitalità e socialità nel centro storico siano fondamentali: «Ma siamo convinti che Ravenna sia una comunità matura in cui i cittadini avrebbero compreso e condiviso questa scelta».