Fdi: «Profitti extra per Hera con l’alluvione, dovrebbe donare qualche milione»

Il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, Stefano Bertozzi, la giudica un’azione «per obblighi morali»

Raccolta rifiuti a Sant'AgataHera sta ricavando profitti extra dalla ripresa post alluvione, ad esempio per le grandi quantità di acqua utilizzata per le attività di pulizia, e dovrebbe fare una donazione di qualche milione di euro a favore della collettività. È la sintesi del pensiero espresso da Stefano Bertozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Faenza.

Nella giornata di ieri, 28 giugno, si è riunita la Commissione permanente 3 del Comune dedicata al tema alluvione. All’ordine del giorno la questione delle utenze (in particolare acqua) e della tariffa rifiuti per tutte le famiglie alluvionate.

La quasi totalità delle famiglie e delle imprese si ritroveranno nei prossimi mesi, finito il periodo di sospensione, a dover sostenere costi esorbitanti per il consumo di acqua legato alle operazioni di pulizia delle proprie abitazioni e/o attività. In alcuni casi gli stessi soccorritori sono stati costretti ad utilizzare utenze domestiche per gli interventi in emergenza.

«L’assessore Ortolani – dice Bertozzi – ha spiegato in maniera formalmente ineccepibile il meccanismo alla base della tariffa, ha ribadito che la tariffa deve coprire il 100 percento del costo, ha spiegato il ruolo di Atersir, e i tempi che saranno necessari per arrivare ad un possibile, auspicabile, ma per nulla certo sconto, che nella migliore delle ipotesi diventerà reale non prima di fine 2024».

Bertozzi segnala le voci che stanno contribuendo alle maggiori entrate per la multiutility partecipata in maniera determinante da tanti dei comuni alluvionati: «I servizi di pulizia, spazzatura, raccolta, smaltimento rifiuti che vengono erogati fuori dai capitolati di gara attualmente attivi non sono fatti “al costo” ma contengono quote di profitto, legittime nulla da questionare, ma si tratta di profitti aggiuntivi legati ad un fatto calamitoso».

Il consigliere comunale di centrodestra ritiene che Hera, «per la storia che si porta dietro e per gli obblighi morali che ha», dovrebbe restituire alle popolazioni alluvionate quei profitti extra che sta incamerando. «Il sistema più efficace, pragmatico, rapido, ed anche doveroso, sarebbe invece quello di effettuare una donazione. Non una donazione simbolica di poche migliaia di euro, buona per finire sui giornali, ma una cifra compatibile con i numeri di bilancio di Hera che nel 2022, è bene ricordarlo, ha realizzato un utile al netto delle imposte di 372,3 milioni di euro. Un cifra compatibile con qualche milione di euro di donazione».

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