Sinistra Italiana resta autonoma ma «pronta ad allearsi con il Pd»

Il segretario provinciale Alessandro Perini sul futuro della forza politica che ha scelto, dopo lo scioglimento di Coraggiosa, di non confluire nei dem: «Faremo sentire ancora più forte la nostra voce. Sul territorio il partito c’è, a breve il prossimo congresso»

Alessandro Perini Sinistra ItalianaDopo la fine di Coraggiosa, la lista a sinistra del Partito Democratico che aveva raccolto varie formazioni e che ora confluisce nel Pd di Elly Schlein (già ideatrice del progetto politico Coraggiosa), abbiamo rivolto alcune domande ad Alessandro Perini, segretario provinciale di Sinistra Italiana che aveva aderito al progetto.

Perché Sinistra Italiana non fa come le altre forze di Coraggiosa e non confluisce nel Pd?
«Sinistra italiana è nata per essere un soggetto politico autonomo dal Partito democratico. Il nostro programma non è coincidente con quello del partito di Schlein e non lo sono i nostri obiettivi di fondo. Con il Pd condividiamo un quadro valoriale a partire dall’antifascismo e dalla tutela della Costituzione, ma questo lo rende solo un potenziale alleato. Noi e il Pd abbiamo una posizione divergente sulla guerra ma al contempo stiamo portando avanti una battaglia unitaria per l’ottenimento del salario minimo e condividiamo un giudizio fortemente negativo su un governo che promuove condoni fiscali, criminalizza la povertà e non si interessa di chi lavora. Per questo crediamo che con il Pd e il M5S vada costruita un’alleanza e un’alternativa programmatica all’attuale esecutivo».

Prima di Coraggiosa era finita non benissimo l’esperienza di Ravenna in Comune. Ha senso pensare ancora a uno spazio politico di sinistra così affollato di soggetti diversi e in perenne mutazione ma apparentemente mai in crescita?
«Noi abbiamo partecipato all’esperienza della lista promossa da Coraggiosa come comunità politica che si era raccolta nell’esperienza di Ravenna in Comune, ma aveva maturato l’idea di portarne le istanze in un’esperienza di governo territoriale. Proprio perché crediamo nella necessità di una sinistra radicale nelle proposte al governo della città. Ci sono due errori a sinistra: sentirsi perennemente all’opposizione e pensare che un ruolo in maggioranza significhi avallare tutte le scelte della giunta. Per esempio la nefasta scelta di ospitare sulle nostre coste un rigassificatore andava contrastata con molta più forza nelle istituzioni. La nostra risposta è che per una sinistra ecologista e femminista che ambisca a governare e quindi sia tenace e resistente nella cura del bene comune ci sia assolutamente spazio».

La scomparsa di Coraggiosa significa anche che Sinistra Italiana sarà senza rappresentanza in consiglio comunale a Ravenna. Come pensate di far sentire la vostra presenza sul territorio?
«Tutti gli elettori e le elettrici che hanno votato per una sinistra ecologista alleata, ma autonoma dal Pd, ora sono privati dalla rappresentanza in consiglio comunale. Questo ci spingerà a far sentire ancora più forte la nostra voce a partire dall’esperienza che portiamo avanti nei consigli territoriali. Sul territorio il partito c’è, abbiamo fatto iniziative su temi quali scuola, ambiente, lavoro, sanità e a livello nazionale i nostri iscritti e le nostre iscritte sono già impegnate nella prossima discussione congressuale. Quest’occasione di confronto è aperta anche a tutti gli elettori e le elettrici interessati a contribuire al rafforzamento di una sinistra davvero coraggiosa».

Come vi porrete rispetto alle prossime amministrative sul territorio e alle Europee?
«Alle Europee vogliamo partire dal rafforzare l’Alleanza Verdi Sinistra e farla diventare una piattaforma a disposizione di tutte le esperienze civiche, progressiste ed ecologiste che abitano il nostro Paese. Con le stesse modalità ci muoviamo nei territori, dove desideriamo costruire alleanze con il Pd, il M5s e le forze civiche per promuovere un nuovo patto per i diritti delle persone e dell’ambiente».

Siamo in piena emergenza climatica, secondo voi gli amministratori locali stanno facendo le scelte giuste? Voi del resto siete alleati di Bonaccini…
«Noi siamo al fianco degli amministratori impegnati a garantire il pieno supporto ai cittadini e alle imprese sin dalle prime ore dell’emergenza alluvione, mettendo in campo le risorse necessarie al sostegno immediato e chiedendo al governo quelle necessarie a risarcire pienamente i danni subiti. Lo stesso vale per i danni degli eventi calamitosi di questi ultimi giorni. Allo stesso tempo crediamo che le scelte delle nostre amministrazioni locali relative al consumo di suolo, alle politiche energetiche e alla gestione della risorsa idrica siano da invertire nella direzione di una messa in sicurezza e in valore del territorio e dei beni comuni per contrastare i cambiamenti climatici. Gli eventi estremi che stiamo imparando a conoscere e a temere negli ultimi anni non possono più essere ignorati, per questo è necessario confrontarci e arrivare a un piano di azione comune».

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