Verdi-Sinistra in marcia contro il rigassificatore ma è alleata con il Pd favorevole

L’11 settembre manifestazione di protesta con una camminata da Ravenna a Punta Marina, aderisce anche il partito che aveva sostenuto la coalizione di De Pascale alle elezioni amministrative

Alla marcia di protesta contro il rigassificatore, l’11 settembre da Ravenna a Punta Marina, parteciperà anche l’alleanza Verdi-Sinistra che alle prossime elezioni politiche del 25 settembre si presenterà in coalizione con il Pd favorevole all’impianto al largo della costa ravennate. E non si può trascurare che alcuni esponenti di Sinistra italiana, oggi nell’alleanza con i Verdi, erano candidati nella lista di Coraggiosa che sosteneva Michele de Pascale alle Amministrative del 2021 e ora in giunta esprime l’assessore con delega alla Transizione Ecologica (Gianandrea Baroncini). Sinistra italiana si è sempre espressa contro il rigassificatore, anche quando Coraggiosa prendeva posizioni a favore.

«In questi giorni sono state presentate numerose osservazioni relative al progetto – si legge in un comunicato della lista firmato da Gianluca Baldrati e Alessandro Perini – che consentono di comprendere il potenziale impatto negativo dell’opera. Ci confermano la bontà della nostra posizione, che fin dall’inizio è stata di contrarietà nel merito, nonostante una destra molto distratta sembri non ricordarsene».

I problemi energetici riguardano la di dipendenza dal gas: «Non li risolveremo sostituendo al metano russo il ben più costoso Gnl statunitense o qatariota. Tanto più inutile appare un impianto che entrerà in funzione nella migliore delle ipotesi solo a fine 2024, ma che in compenso dovrà essere tenuto in funzione per ben 25 anni, contribuendo così per un lungo periodo a mantenere elevato il costo dell’energia. Se si fosse investito sulle fonti rinnovabili come Europa Verde-Sinistra Italiana chiedono da anni, oggi la crisi del gas quasi non ci toccherebbe».

La ricetta di Verdi-Sinistra è massimizzare gli investimenti nella direzione del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili: «Questa non vuole essere una contrarietà al progetto di Ravenna, solo perché si trova “a casa nostra”, come fa la destra a Piombino, ma una contrarietà a questo modello energetico basato sulle fonti fossili. Se vogliamo che Ravenna sia capitale energetica, che sia capitale delle fonti rinnovabili».

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