Esenzione Tari finanziata con le donazioni per gli alluvionati: è polemica

Lega e Fratelli d’Italia contro il sindaco: «Il Comune incassa grazie alla generosità delle persone»Fornace Zarattini sommersa dalla “rotta” del Lamone a 20km

Fa discutere la decisione del Comune di Ravenna – così come annunciato dal sindaco Michele de Pascale nei giorni scorsi – di utilizzare parte del fondo delle donazioni raccolte dalla stessa Amministrazione a favore degli alluvionati, per esentare gli stessi dal pagamento della Tari.

«Una mossa da illusionista», secondo il segretario comunale della Lega, Luca Cacciatore, che aggiunge: «Così il sindaco di Ravenna “passa all’incasso” con i soldi della generosa collettività, senza intaccare le casse comunali».

«Un gesto più nobile – continua il leghista – sarebbe stato quello di recuperare le risorse dal taglio di sprechi e sperperi noti da tempo nel nostro territorio, senza intaccare minimamente il fondo pro alluvionati, fondo a cui il comune peraltro non ha versato un solo euro e che come finalità aveva ed ha quella di dare aiuti concreti e diretti ai cittadini bisognosi e non quello di pagarne le imposte comunali».

Sulla stessa linea, nei giorni scorsi, Alberto Ferrero, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia. «L’amministrazione locale – scrive in una nota – pare che non abbia perso il vizio di cercare a tutti i costi di “prelevare” dal fondo donazioni per le famiglie ed imprese alluvionate i costi o le spese che ha (o intende) sostenere, in ultimo in ordine di tempo il finanziamento Tari».

«I circa 7 milioni di euro sul conto dedicato alle famiglie e alle imprese colpite dall’alluvione – sottolinea Ferrero – «sono donazioni e non rimborsi spese o contributi. Il Comune di Ravenna, che non ci risulta abbia donato un solo euro nel predetto fondo alluvioni, pretende poi, non solo di gestire l’erogazione del denaro senza consultarsi con le opposizioni, ma addirittura di prelevare del denaro per rimpinguare le casse comunali a seguito della presunta esenzione Tari. Forse qualcuno dovrebbe spiegare al primo cittadino di Ravenna l’enorme differenza tra donazioni, rimborsi spese e contributi, posto che la donazione è un regalo, un aiuto diretto e concreto da parte di privati ed aziende per aiutare chi ha subito i danni catastrofici dell’alluvione, non certamente per rimborsi di imposte comunali».

Sul tema anche un’interrogazione al sindaco di Renato Esposito, sempre di Fratelli d’Italia, che chiede quale sia l’importo del fondo delle donazioni destinato allo scopo.

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